di Silvia Sottile
Billy il Koala – The
adventures of Blinky Bill è basato su una classica serie di libri australiani
scritti da Dorothy Wall a partire dal lontano 1933. Questo piccolo koala è un
eroe amatissimo da generazioni di bambini, un personaggio molto famoso in
Australia, dove rappresenta un’autentica icona nazionale. Nel corso degli anni
sono state realizzate varie trasposizioni di queste avventure, tra cui un
lungometraggio animato e una serie televisiva sbarcata in tutto il mondo (e
approdata anche in Italia) ma questa volta l’animazione si evolve e si passa dal
2D alla grafica computerizzata. Alla regia troviamo Deane Taylor, art director
di Nightmare Before Christmas.
La trama è molto semplice e lineare ma sempre di sicuro
effetto per i più piccoli. Billy è un adorabile e simpatico cucciolo di koala,
dotato di fervida immaginazione ed enorme coraggio. Vive nel pacifico villaggio
di Greenpatch e sogna di diventare un leggendario avventuriero proprio come suo
padre Bill, il più grande esploratore dell’entroterra australiano. Quando, dopo
un anno, il padre (partito per esplorare il “mare dei draghi bianchi”) non ha
ancora fatto ritorno, Billy decide di partire per cercarlo e riportarlo a casa,
naturalmente di nascosto da mamma Betty. Così lascia Greenpatch (nel frattempo finita
sotto le grinfie dell’iguana Cranky che detta legge in assenza di Bill) e si
avventura nell’incantevole, torrido e pericoloso paesaggio dell’entroterra
australiano. Nel suo lungo, caldo ed emozionante viaggio nel deserto, Billy incontra
Nutsy, una piccola koala dello zoo, abituata alla vita in cattività, e Jacko,
un ansioso e simpatico clamidosauro. I nostri piccoli esploratori dovranno
attraversare mille ostacoli ed avversità (dai coccodrilli a un felino
selvatico), mostrarsi uniti, svegli e coraggiosi, mettere alla prova le loro
capacità (e acquisirne altre) per compiere la loro missione: ritrovare il papà
di Billy e tornare a casa sani e salvi, diventando dei veri e propri eroi.
La storia presenta una struttura narrativa classica, di facile comprensione, con un personaggio che deve affrontare numerose peripezie per crescere, prendere consapevolezza di sé e maturare: un classico percorso di formazione, dunque. Uno dei messaggi principali della pellicola, rivolta principalmente ad un pubblico di bambini, è infatti quello di credere in se stessi e non mollare mai. Presenti anche il tema dell’altruismo e il profondo affetto per la famiglia e gli amici.
Nonostante lo svolgersi delle vicende si riveli piuttosto
prevedibile, ci troviamo di fronte ad un racconto accattivante e avvincente,
una bella storia di avventura e coraggio, un film garbato, divertente ed
emozionante, adatto soprattutto ai più piccoli. Sebbene la qualità dell’animazione
sia lontana dalla perfezione grafica a cui ci ha abituati la Pixar, gli
sterminati paesaggi australiani sono resi al meglio con i colori caldi del
deserto e quelli vivaci e sgargianti della natura. Poi i simpaticissimi animali
incontrati nel corso dell’avventura (tra cui il vombatide Wombo, le Emù Beryl
& Cheryl) e l’assoluta bontà di fondo che permea le azioni e i sentimenti
dei protagonisti, ne fanno un prodotto gradevole, solare e positivo. Da
sottolineare anche l’interessante presenza di personaggi femminili attivi e
coraggiosi tanto quanto quelli maschili.
Billy il Koala, nelle nostre sale dal 31 marzo con Microcinema, è un delizioso, gradevole, colorato ed emozionante film per bambini, che si divertiranno davvero tanto nel seguire le simpatiche e rocambolesche avventure dell’adorabile (e determinato) piccolo eroe Billy e dei suoi amici.
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