di Silvia Sottile
Presentato in selezione ufficiale alla Festa del Cinema di
Roma 2016, The Accountant, diretto da
Gavin O’Connor (Warrior), è un
avvincente thriller con protagonista il premio Oscar Ben Affleck che ci regala
un’ottima interpretazione.
Christian Wolff (Affleck) è un genio della matematica, più a
suo agio con i numeri che con le persone. Affetto da una forma di autismo ad alto
funzionamento, viene fin da piccolo sottoposto dal padre ad un rigido
addestramento militare. Sotto la copertura di un ufficio di consulenza fiscale,
in realtà Wolff lavora come commercialista freelance per pericolose
organizzazioni criminali internazionali. Quando la Sezione Crimini del
Dipartimento del Tesoro, comandata da Ray King (il premio Oscar J.K. Simmons)
inizia ad indagare su di lui, Christian assume un incarico da un cliente
apparentemente legittimo: una compagnia di robotica all’avanguardia (uno dei
soci è interpretato da John Lithgow), in cui un’impiegata della contabilità (Dana/Anna
Kendrick) ha scoperto una grossa discrepanza nei libri contabili. Ma quando
Christian si avvicina alla verità, un killer spietato (Brax/Jon Bernthal)
inizia a colpire.
Ricco di suspense, azione, inaspettati e intriganti colpi di
scena nella trama, The Accountant
regala due ore ad alto tasso di adrenalina. Se alcune svolte di sceneggiatura
risultano poco credibili e quindi per godere al meglio della pellicola conviene
sospendere l’incredulità (come del resto è sempre auspicabile al cinema), ciò
non inficia assolutamente il risultato complessivo, forte anche di una delle
migliori interpretazioni di Ben Affleck – ormai specializzato nei ruoli da
supereroe – sia grazie alla sua fisicità, sia grazie al suo sguardo spesso
ritenuto (a torto o a ragione) poco espressivo che risulta in questo caso
calzare a pennello per il personaggio problematico di Christian Wolff, una
sorta di mix tra Batman (attualmente
interpretato dallo stesso Affleck) e il Dustin Hoffman di Rain Man, tendente ovviamente più verso il giustiziere di Gotham
City. Vogliamo comunque sottolineare che la prova dell’attore, regista,
sceneggiatore e produttore due volte premio Oscar (Argo, Will Hunting – Genio ribelle) è davvero convincente e riesce
a trainare la pellicola senza momenti di noia. A rendere ulteriormente
interessante questo thriller che non manca di piacevoli battute ironiche
davvero gustose e momenti comici tanto inaspettati quanto perfetti per spezzare
le drammatiche e violente sequenze
d’azione, sono le varie story-line i cui tasselli si ricompongono solo nel toccante
finale. Tutto il cast di supporto coinvolto risulta credibile nei rispettivi
ruoli, dalla dolce e brillante Dana di Anna Kendrick, all’impeccabile J.K.
Simmons (Whiplash) che ritroveremo a
breve insieme ad Affleck nell’attesissimo Justice
League (2017) di Zack Snyder.
The Accountant,
nelle nostre sale dal 27 ottobre, è dunque un piacevole thriller in cui i vari
elementi (tantissima azione, romanticismo, violenza, ironia ed emozione) sono
sapientemente bilanciati per creare un buon prodotto di intrattenimento ricco
di imprevedibili colpi di scena fino all’ultimo secondo.