di Silvia
Sottile
Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali è tratto dall’omonimo romanzo di
Ransom Riggs (edito in Italia da Rizzoli), divenuto in breve tempo un bestseller
e rivolto principalmente ad un pubblico young-adult.
Date le
atmosfere gotiche e sulla carta ricche di potenziale, nutrivamo grandi
aspettative su questa trasposizione cinematografica ad opera di Tim Burton,
contando proprio sul suo abituale talento immaginifico.
Jacob “Jake”
Portman (Asa Butterfield) è un ragazzino di 16 anni, molto legato al nonno
Abraham (Terence Stamp) che da piccolo gli raccontava sempre storie fantastiche
su bambini dai poteri speciali che vivevano in un orfanotrofio gestito da una
certa Miss Peregrine. Quando il nonno muore tragicamente in circostanze
misteriose, Jake si reca in Galles per capire se c’è del vero in quei racconti
e si ritroverà di fronte all’affascinante Miss Peregrine (Eva Green) in persona
e conoscerà questi ragazzi particolari (c’è chi è più leggera dell’aria, chi
può far rivivere i morti, chi ha una forza sovrumana, chi possiede il potere
del fuoco, ecc.) costretti a vivere in un loop temporale – lo stesso giorno del
1943 che si ripete incessantemente – per nascondersi da chi vuol dare loro la
caccia, i “Vacui”, capitanati dall’inquietante Barron (Samuel L. Jackson).
Jake, che possiede un dono molto speciale, di cui non era ancora a conoscenza,
dovrà decidere se tornare alla sua vita o rimanere nella casa per aiutare e
proteggere Miss Peregrine e i ragazzi, tra cui emerge in particolare la giovane
Emma (Ella Purnell) che farà braccia nel cuore del nostro protagonista. Nel
cast troviamo anche Judi Dench e Rupert Everett, per piccoli ma significativi
ruoli. Da segnalare anche un brevissimo cameo dello stesso Tim Burton. (Nella foto è a Roma in occasione della presentazione del film alla stampa).
Dal punto di
vista visivo ci troviamo sicuramente di fronte ad un prodotto ammaliante,
carico di immagini suggestive che riempiono lo sguardo dello spettatore,
riuscendo ad affascinarlo completamente, sia nell’esprimere i talenti e i
poteri dei ragazzi speciali, sia in alcune sequenze molto particolari, dotate
di grande potenza scenica.
Meraviglioso
visivamente, dunque, Miss Peregrine – La casa dei ragazzi
speciali, non riesce però a conquistare emotivamente. Al di là del target
di riferimento non ben definito (si rivolge forse maggiormente ai ragazzi, ma
alcune scene horror sono sicuramente troppo forti per i più piccoli), la pecca
più evidente è proprio a livello di sceneggiatura, che da metà in poi risulta
particolarmente confusa, con snodi narrativi forzati e farraginosi. Cosa che in
parte potrebbe comunque dipendere dal materiale di partenza, ovvero dal
romanzo.
Eva Green,
sebbene a tratti sopra le righe, ci regala un bel ritratto di Miss Peregrine,
mentre tra i giovani protagonisti, l’unica ad emergere è la Purnell. Gli altri
faticano a conquistare lo spettatore. Dispiace anche che la caratterizzazione
dei cattivi sia abbastanza deludente, ci saremmo aspettati di più soprattutto dal
personaggio interpretato da Samuel L. Jackson.
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