Selezionato come film di apertura alla Festa del Cinema di
Roma 2016, Moonlight di Barry Jenkins, basato sull'opera teatrale In Moonlight Black Boys Look Blu,
è un dramma in tre atti (nettamente suddiviso in tre capitoli in base alle
diverse età del protagonista: l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta) sulla
vita del giovane afroamericano Chiron (Ashton Sanders / Trevante Rhodes) che vive nei sobborghi di Miami, in un quartiere difficile, segnato da droga,
spaccio e violenza.
La pellicola affronta le difficoltà del ragazzo nel trovare
la sua strada e il suo posto nel mondo ma
anche il percorso che lo porta alla presa di coscienza della sua omosessualità.
Nel cast troviamo anche Naomie Harris (candidata all’Oscar come migliore
attrice non protagonista), Janelle Monàe e Mahershala Ali (tra i favoriti per
la vittoria dell’Oscar come miglior attore non protagonista).
Nutrivamo elevate aspettative per questa pellicola, osannata
dai critici americani, aspettative che purtroppo sono state in gran parte
deluse. In Europa infatti la critica l’ha accolto in maniera decisamente più
tiepida. Sicuramente questo film “black” , in particolare dopo le polemiche
legate alla scorsa edizione degli Oscar ritenuta troppo “bianca”, risponde
perfettamente alle esigenze politically
correct dell’Academy.
In realtà non si può certo dire che Moonlight sia un film brutto, o fatto male. Gli stessi attori sono
bravi e si vede che entrano bene nei rispettivi personaggi. Il problema
principale è che non riesce a coinvolgere, a trasmettere emozioni, né a
suscitare un reale interesse per le vicende narrate, forse perché si tratta di
problematiche troppo lontane dalla nostra realtà. Onestamente non si capisce il
senso di questa pellicola (a tratti molto confusa), cosa voglia realmente
esprimere, dove voglia andare a parare.
Per concludere – dettaglio non da poco – il tutto è narrato
con un ritmo lentissimo, drammatico ed eccessivamente pesante. Il risultato è
un film di una noia mortale, tanto che si fa davvero fatica a sostenerne l’intera
durata. Sembra di una lunghezza infinita pur non raggiungendo neanche le due
ore (111 minuti). Rimane un mistero come possa aver ricevuto addirittura 8 candidature agli Oscar tra cui miglior film e miglior regia! Ok per le categorie attoriali che abbiamo prima analizzato, vada anche per la fotografia molto particolare, ma le altre sembrano eccessive...
Moonlight è nelle nostre sale dal 16 febbraio.
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