Il padre d'Italia, secondo lungometraggio del regista calabrese Fabio Mollo, è una delicata storia d'amore on the road, che vede protagonisti Paolo (Luca Marinelli), un trentenne introverso e solitario, e Mia (Isabella Ragonese), ragazza prorompente e problematica, al sesto mese di gravidanza.
Una sera Paolo incontra per caso Mia e decide di accompagnarla a casa in un viaggio da Torino a Reggio Calabria, passando per Roma e Napoli. Durante questo tragitto verso Sud i due giovani (l'una l'opposto dell'altro) si sosterranno a vicenda riscoprendo il loro irrefrenabile desiderio di vivere.
Tanti sono i riferimenti cinematografici illustri di questa intima e riflessiva pellicola che, pur piena di implausibilità nella trama, si focalizza con delicatezza sui personaggi. Da Una giornata particolare di Ettore Scola a Il ladro di bambini di Gianni Amelio, fino al recente cinema di Xavier Dolan, con queste incredibili esplosioni musicali.
Nella colonna sonora spicca Loredana Bertè, cantante originaria di Bagnara Calabra, paese caratterizzato da uno splendido mare che vediamo in alcune scene. Il momento in cui Luca Marinelli intona Non sono una Signora ricorda immediatamente il suo mitico personaggio in Lo chiamavano Jeeg Robot, Lo Zingaro, che gli è valso il David di Donatello 2016 come migliore attore non protagonista.
I temi affrontati nella pellicola sono l'omosessualità, la maternità, la paternità e soprattutto l'amore che supera le barriere.
Il Padre d'Italia, dal 9 marzo al cinema, ci regala un finale davero toccante e commovente. Peccato per qualche incertezza di troppo nella costruzione e nella tenuta della pellicola nel corso della sua durata. Ricordiamo però che Mollo è ancora alle prime esperienze cinematografiche e fa comunque ben sperare per il futuro del cinema italiano.
Questi i nostri scatti in conferenza stampa (Roma - Casa del Cinema):
Isabella Ragonese e Luca Marinelli
Luca Marinelli
Isabella Ragonese
Fabio Mollo
Nessun commento:
Posta un commento