Dopo la
meravigliosa versione di Cenerentola (2015)
di Kenneth Branagh e il riuscitissimo Il
libro della giungla (2016) di Jon Favreau (tra l’altro fresco vincitore del premio
Oscar per gli effetti speciali), la Disney torna a cimentarsi con un remake in live action di un suo indimenticabile
classico animato.
La bella e bestia del 1991 è universalmente considerato un capolavoro, ha affascinato grandi e piccini per intere generazioni, ed è rimasto negli occhi e nel cuore di chi l’ha amato da bambino. Il film d’animazione diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise vinse 2 Oscar (miglior colonna sonora e miglior canzone originale Beauty and the Best) e 3 Golden Globe, incluso miglior film commedia/musicale, ed è anche passato alla storia come il primo film animato ad essere candidato all'Oscar come miglior film.
La bella e bestia del 1991 è universalmente considerato un capolavoro, ha affascinato grandi e piccini per intere generazioni, ed è rimasto negli occhi e nel cuore di chi l’ha amato da bambino. Il film d’animazione diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise vinse 2 Oscar (miglior colonna sonora e miglior canzone originale Beauty and the Best) e 3 Golden Globe, incluso miglior film commedia/musicale, ed è anche passato alla storia come il primo film animato ad essere candidato all'Oscar come miglior film.
Tante dunque
le responsabilità per Bill Condon (regista di The Twilight saga: Breaking Down – Parte 1 e 2, Mr Holmes – Il mistero del caso irrisolto, Dreamgirls; premio
Oscar per la sceneggiatura di Demoni e
Dei) a cui è stata affidata la regia della versione con attori in carne ed
ossa.
La bella e la bestia (2017) è un adattamento oltremodo fedele del musical
originale, una sorta di omaggio, che riprende in maniera quasi identica la trama,
le musiche, le scene, i costumi e persino i dialoghi e le inquadrature, creando
una piacevole sensazione di déjà-vu che unita all’inevitabile effetto nostalgia
riesce a far rivivere la magia.
La storia è rimasta immutata. Belle (Emma Watson, perfetta per
questa figura di eroina ante litteram, date le sue battaglie per i diritti
delle donne nella vita reale) vive in un delizioso paesino della Francia con l’adorato
padre Maurice (Kevin Kline). Colta e amante della lettura, respinge le avance di
Gaston (un Luke Evans in grande spolvero, un vero mattatore, il migliore del
cast in assoluto, nel ruolo del villain) e quando il padre viene preso
prigioniero dalla Bestia (Dan Stevens) prenderà il suo posto. Con l’aiuto dei
simpatici e fedeli domestici del tetro castello stregato, trasformati in oggetti dalla maga Agata (Hattie Morahan), Belle scoprirà che la Bestia ha un
animo gentile e con la forza del suo amore spezzerà l’incantesimo facendolo
tornare ad essere un Principe. Completano il cast grandi attori quali Sir Ian
McKellen (l’orologio Tockins), Ewan McGregor (il candelabro Lumière), Emma
Thompson (Mrs. Brick), Stanley Tucci (Maestro Cadenza), la vincitrce di 6 Tony Award Audra McDonald (Madame
De Garderobe) e Josh Gad (l’esilarante Le Tont, il primo personaggio gay della
Disney; bisogna però dire che si tratta solo di un accenno delicato e ci
sembrano eccessive le polemiche sorte a riguardo).
Sontuose scenografie,
costumi impeccabili ad opera del premio Oscar Jacqueline Durran (Anna Karenina), ottimo uso della CGI e
numeri musicali (in particolare la scena del ballo) coreografati alla
perfezione a livello visivo. Il fiore all’occhiello rimane sempre e comunque la
colonna sonora (come in ogni musical degno di questo nome) composta da Alan
Menken (ben 8 premi Oscar all’attivo!) che ripropone le musiche senza tempo del
classico del ’91 e tutte le indimenticabili canzoni originali, con l’aggiunta
della splendida Evermore che già si
candida tra le papabili vincitrici dell’Oscar 2018.
Veniamo all’unica
nota dolente, il doppiaggio italiano, che purtroppo penalizza notevolmente la pellicola soprattutto nelle parti cantate. Al di là della scelta sbagliata di
alcune voci, ciò che stride maggiormente è il riadattamento dei testi delle
canzoni che quindi suonano diversi e stranianti. Supponiamo che ciò sia dovuto
alla necessità di sincronizzare il labiale, ma il risultato è piuttosto
discutibile e priva lo spettatore di riconoscere le parole della sua infanzia.
La bella e la bestia, nelle nostre sale dal 16 marzo, è un film magico,
che restituisce le atmosfere da sogno dell’intramontabile classico animato
targato Disney. Da non perdere.
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