Presentato in anteprima in concorso al Festival di Cannes
2016, Loving di Jeff Nichols racconta
la storia vera dei coniugi Richard e Mildred Loving. Possono
due persone comuni cambiare il corso della storia? Se sono uniti da un amore
puro e sincero sì.
Richard Loving (Joel Edgerton) e Mildred
(Ruth Negga) si amano e decidono di sposarsi. Ma lui è bianco e lei è nera e nel 1958
i
matrimoni interraziali sono proibiti nello stato segregazionista della Virginia. Arrestati e condannati ad un anno di reclusione,
ottengono la libertà in cambio dell’esilio: dovranno abbandonare lo stato. Considerando
la condanna come una violazione dei loro diritti civili, Richard e Mildred
iniziano una lunga e dura battaglia legale, arrivando fino alla Corte Suprema
degli Stati Uniti che nel 1967 annulla la decisione della Virginia, sancendo il
diritto di matrimonio per tutte le coppie interraziali. Da allora la sentenza
"Loving contro Virginia" diventa il simbolo del diritto di amare per
tutti, liberamente, senza alcuna distinzione in base al colore della pelle.
La pellicola affronta un tema importante. Anche se sono
passati molti anni, fa sempre bene ricordare le lotte per ottenere il
riconoscimento dei propri diritti, specie in campo razziale. Ed è molto toccante
seguire le vicende dei coniugi Loving, che con il loro amore e il loro coraggio
riescono a cambiare la storia e avere giustizia.
Nichols ha una regia pulita, un po’ troppo classica e
impostata ma anche chiara e lineare nel seguire il corso della vicenda. Forse eccede
nel drammatizzare il tono della pellicola anche quando non è realmente
necessario, lasciando sempre un senso latente di angoscia fino all’emozionante
risoluzione finale.
Buona l’interpretazione pacata di Edgerton;
bravissima, intensa e toccante Ruth Negga (giustamente candidata all’Oscar per
questo ruolo); ottimo il cameo del sempre magnifico Michael Shannon che
interpreta il giornalista Grey Villet.
Loving è nelle
nostre sale dal 16 marzo.
Nessun commento:
Posta un commento