Elia Venezia (Toni Servillo) è un rinomato psicanalista
ebreo. Peccato che con gli anni, a forza di rimanere distaccato nei confronti
dei suoi pazienti, sia diventato indifferente e annoiato. Serio e compassato, dotato
di un impietoso e arguto senso dell’umorismo, Elia tiene tutti a distanza di
sicurezza, persino la ex moglie Giovanna (Carla Signoris) che vive sul suo stesso pianerottolo, continua a fargli
il bucato e lo accompagna a teatro.
Elia
conduce un’esistenza avara di emozioni (e avaro lo è anche dal punto di vista
economico) sublimandola mangiando dolci di nascosto e in grandi quantità. Finché
un giorno, a causa di un lieve malore, è costretto a mettersi a dieta e a fare
movimento. L’esperienza in palestra non è delle migliori, ma serve a fargli conoscere
Claudia (Verònica Echegui), personal trainer fuori di testa con un’innata capacità
di trascinare nei suoi casini chiunque le capiti a tiro, che proverà a
rimetterlo in forma sconvolgendogli l’esistenza. Questa improbabile coppia si
troverà invischiata anche in una surreale e pericolosa situazione causata da
Ettore (Luca Marinelli), ex fidanzato di Claudia, rapinatore galeotto con
problematiche psicologiche non indifferenti.
Il cast è impreziosito dalla presenza di bravi caratteristi
e noti attori anche solo per brevi apparizioni: Pietro Sermonti, Carlo De
Ruggieri, Valentina Carnelutti, Giulio Beranek, Vincenzo Nemolato, Paolo
Graziosi e Giacomo Poretti.
Fa uno strano effetto vedere Toni Servillo indossare
improponibili e colorate tute acetate e soprattutto vederlo recitare in un film
non diretto da Paolo Sorrentino. Alla regia troviamo infatti il documentarista
e sceneggiatore Francesco Amato. Eppure a tratti Servillo non può fare a meno
di ricordare il suo sorrentiniano Jep Gambardella de La Grande Bellezza, in chiave comica naturalmente.
Diciamo subito che Toni Servillo si muove a suo agio nella
commedia e la strana accoppiata scenica con Verònica Echegui funziona bene. La solare
attrice spagnola, volto nuovo nella cinematografia italiana, dona freschezza
alla pellicola che procede piacevolmente coinvolgendo lo spettatore nelle
rocambolesche avventure vissute sullo schermo dai nostri protagonisti. Come dicevamo,
i comprimari danno un grosso contributo, in particolare la Signoris e
naturalmente Luca Marinelli che si conferma sempre di più un attore
straordinario e versatile, capace di essere immediatamente incisivo e dare
lustro ad ogni film a cui prende parte, anche se si tratta di un ruolo di
secondo piano.
Lasciati andare è
una divertente commedia che scorre talmente bene da far dimenticare certe
assurdità della trama e qualche lieve difetto di scrittura. Purtroppo l’uscita
in sala - a partire dal 13 aprile - in contemporanea ad un’altra piacevole
commedia italiana (Moglie e Marito) e
al blockbuster Fast & Furious 8 rischia di
penalizzarne il risultato al botteghino.
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