GIFFONI FILM FESTIVAL 2017, I MAGICI FILM IN CONCORSO
Avventure di animazione e storie vere, racconti
d’amore e di amicizia, film sulla guerra e doc sull’immigrazione: molteplici i
temi nelle 101 opere selezionate
Dalle atrocità della guerra alla complessità dei primi
amori, passando per l’ostinazione e la voglia di realizzare un sogno,
affermando il proprio “io” nel passaggio dall’infanzia all’età adulta: sono
solo alcuni dei temi affrontanti dalle storie in concorso alla 47esima edizione
del Giffoni
Film Festival (14-22
luglio 2017). Sono 101 i titoli tra lungometraggi,
cortometraggi e documentari, selezionati tra oltre 4500 opere ricevute in preselezione. I
film verranno proposti nelle sette sezioni competitive e
giudicati dai 4.600 giurati suddivisi per fasce
d'età: Elements +3 (dai 3 ai 5 anni), Elements +6 (dai 6 ai 9
anni), Elements +10 (da 10 ai 12 anni), Generator +13 (dai 13 ai
16 anni), Generator +16 (dai 16 ai 17 anni), Generator +18 (18
anni in su), Gex Doc (sezione dedicata a docenti e filmgoers) e Parental
Control - Destinazione Italia (rivolta a tutta la famiglia). Saranno proprio i giurati, provenienti da 52 Paesi,
a decretare i vincitori del Gryphon Award per ciascuna sezione.
ELEMENTS +3
I piccoli
spettatori di questa sezione scopriranno, probabilmente per la prima volta, la
magia del cinema. Toccherà alla giuria più giovane del Festival valutare ben
20 cortometraggi in competizione provenienti da ogni angolo del mondo: si parte dall’Italia rappresentata da Paolo
Gaudio con il suo LOONEY FOODZ! (Italia, 2017), si continua poi con THE
CLOUD AND THE WHALE (Russia, 2016) di Alyona Tomilova, CORKY (Stati
Uniti, 2017) di Ty Primosch, DARK, DARK WOODS (Danimarca, 2017) di Emile
Gignoux, DRAGON TROUBLES (Bulgaria, 2016) di Vutova Kalina, EASYGOING
TEDDY (Croazia, 2017) di Tomislav Gregl, ETHNOPHOBIA
(Grecia/Albania, 2017) di Joan Zhonga, GENO (Georgia, 2017) di Dato
Kiknavelidze, HEDGEHOG’S HOME (Canada, 2016) di Eva Cvijanovic, KOYAA
- NAUGHTY TOY CAR (Slovenia, 2017) di Kolja Saksida, NEW TOY (Brasile,
2017) di Rogerio Boechat, OUR WONDERFUL NATURE - THE COMMON CHAMELEON (Germania,
2016) di Tomer Eshed, THE PENGUIN (Francia, 2016) di Pascale Hecquet, THE
POCKET MAN (Francia, 2016) di Ana Chubinidze, IL RE DEL MERCATO
(Svizzera, 2017) di Joel Fioroni, SABAKU (Olanda, 2016) di Marlies Van
der Wel, THE SLED (Russia, 2016) di Olesya Shchukina, TOINE
(Francia, 2016) di Hays Narbonne, TWO TRAMS (Russia, 2016) di Svetlana
Andrianova, THE UNICORN (Francia, 2016) di Rémi Durin.
Tre, invece,
saranno i lungometraggi fuori concorso. I giurati della sezione Elements
+3 osserveranno, con candore e spontaneità, le opere proposte provenienti
da Norvegia e Germania. Si inizia con l’acclamato regista Arne Lindtner-Naess e
il suo CASPER AND EMMA: GO HIKING (Norvegia, 2017 – distribuito da Attraction
Distribution), dove due adorabili e maliziosi bambini di cinque anni
scopriranno il valore dell’amore familiare durante una vacanza estiva. Ci si
sposterà in una foresta incantata con IN THE FOREST OF HUCKYBUCKY (Norvegia,
2016 – distribuito da SF Studio) di Rasmus A. Sivertsen. Il film
d’animazione ci narra come la convivenza nel mondo animale a volte sia
difficile: Claus Climbermouse, Morten Wood Mouse, Mister Hare e la
famiglia Squirrel proveranno a convincere i loro affamati vicini, la volpe
Marvin e il ricco Horace, ad abbandonare le abitudini da predatori. Si resta
sempre nel grande mondo animale con RABBIT SCHOOL - GUARDIANS OF THE GOLDEN
EGG (Germania, 2017 – distribuito da Sola Media), terzo film del
regista Ute Von Munchow-Pohl ad essere presentato in concorso nella categoria
+3 (l’ultimo nel 2015) con protagonista il simpatico Coniglio Max e la sua
alleata Emmy.
ELEMENTS +6
Amicizia, rapporto padri e figli, piccole e grandi
sfide che accomunano i percorsi di crescita dall’infanzia all’adolescenza,
questo il filo conduttore della sezione Elements
+6. Dopo la presentazione in
anteprima del teaser lo scorso anno, entra in concorso EDHEL (Italia,
2016 – prodotto da Vinians Production) del regista italiano Marco Renda,
incentrato sulla storia di una bambina nata con una malformazione al padiglione
auricolare che fa apparire le sue orecchie “a punta” e che, solo grazie
all’incontro con il bizzarro bidello Silvano, accetterà il suo difetto. Una caccia al tesoro sulla costa del Pacifico è
l’avventura che attende i protagonisti di TESOROS (Messico, 2017 –
distribuito da Figa Films)) di Maria Novaro. Racconta l’amicizia tra una
dolce dodicenne e un cavallo ferito WENDY (Germania, 2017– distribuito
da Beta Cinema) di Dagmar Seume: i due si sosterranno a vicenda
superando paure e difficoltà. Cambio di registro con MASTER SPY (2016,
Olanda – distribuito da Incredible Film) di Pieter Van Rijn: Tim, 10
anni, viene catapultato in un mondo di missioni speciali e crimini da risolvere
con Simon, una spia ibernata ‘proveniente’ dal 1973. Torna a Giffoni dopo nove
anni il regista Nicolas Bary (nel 2008 presentò “Trouble at Timpetill” nella
sezione Kidz), con LITTLE SPIROU (2017, Francia Olanda – distribuito da TF1
International); nel film il giovane protagonista, prima di partire per
l’accademia che lo preparerà a diventare un “bellboy” professionale, come
imposto dai genitori, affronta una piccola avventura per confessare il suo
amore alla cara Suzette. Per la prima volta in concorso al Festival anche due
opere provenienti dalla lontana Mongolia, di cui uno nella sezione Generator
+13: qui si tratta di CHILDREN OF GENGHIS (Mongolia, 2017 – distribuito
da California Pictures) di Zolbayar Dorj che mostra come una
competizione ippica si rivelerà un’agguerrita sfida tra fratelli. La campagna
non è mai stata così movimentata come in THE BIG BAD FOX & OTHER TALES
(Francia, 2017 – distribuito da StudioCanal) firmato da Benjamin Renner
(presente a Giffoni nel 2012 con “Ernest & Celestine” per la sezione
Elements +3) e Patrick Imbert.
Sei gli short film in gara: STRAWBERRIES (Italia, 2017)
di Alessandro Sasha Codaglio, BUI (Islanda, 2016) di Inga Lisa
Middleton, LITTERBUGS (Regno Unito, 2016) di Stanley-Ward Peter, ODD
IS AN EGG (Norvegia/Portogallo, 2016) di Kristin Ulseth, SWIMMING IN THE
DESERT (Usa, 2017) di Alvaro Ron, UNIFORM (Turchia, 2017) di Fırat
Onar.
ELEMENTS +10
Grande orgoglio per il Festival è il ritorno di una
delle sue ex giurati da regista: in concorso nella categoria Elements +10
QUEEN OF NIENDORF (Germania, 2017 – prodotto da Lupa Film), l’opera
prima della giovanissima Joya Thome che, solo nel 2003, vestiva la maglietta
della sezione Free to Fly, e ora dirige una divertente storia che ha come
protagonista la piccola Lea e la sua estate piena di peripezie. Amicizia e
voglia di superare le difficoltà sono al centro di MOUNTAIN MIRACLE - AN
UNEXPECTED FRIENDSHIP (Germania, 2017 – distribuito da Arri Media
Int’l) di Tobias Wiemann: una ragazza affetta da asma affronterà la
malattia con una forza insperata grazie all’incontro con un nuovo amico. La
riscoperta del rapporto madre-figlio e delle proprie origini è, invece, il
cuore di CLOUDBOY (Belgio, 2017 – distribuito da LevelK) di
Meikeminne Clinckspoor, in cui il protagonista intraprenderà un suggestivo
viaggio in Lapponia per conoscere la nuova famiglia della madre. Sempre di
rapporti familiari si parla in AT EYE LEVEL (Germania, 2016 – prodotto
da Rat Pak Filmproduction) di Joachima Dollhopf e Evi Goldbrunner.
Michi, 11 anni, vive in un centro di accoglienza per bambini fino al giorno in
cui incontra il suo vero padre: un nano. Il rapporto tra i due creerà non pochi
problemi al ragazzo che l’aveva sempre immaginato diversamente. Il nuoto come
valvola di sfogo dalle aspettative di due genitori troppo esigenti è al centro
di NINA (Slovacchia, 2017 – distribuito da Kaleidoscope), di
Juraj Lehotsky che porta sul grande schermo un percorso di affermazione della
propria identità tipico dell’adolescenza. Dalle piccole incertezze della
pubertà ai drammi della guerra: HERO STEPS (Colombia, 2016 – prodotto da
Heroe Films), di Henry Rincon accende i riflettori sull’impavido
Eduardo, vittima di un conflitto armato in Colombia. Un ragazzo forte che,
nonostante abbia perso una gamba, continua a inseguire il sogno di partecipare
al torneo di calcio della scuola. Cambio di genere con ROOM 213 (2017,
Svezia –distribuito da Media Luna New Films) di Emelie Lindblom, basato
sulla misteriosa morte di una ragazza il cui spirito sembra perseguitare tutti
gli ospiti della stanza 213.
Otto i corti in concorso per questa sezione, di cui due titoli italiani:
RINCOMAN (Italia, 2017) di Marco Di Gerlando e Ludovica Gibelli, ROCKY
(Italia, 2017) di Daniele Pini - la sceneggiatura è firmata dagli autori
Laudia De Angelis, Daniele Pini e Nicola Ingenito, quest’ultimo giurato storico
di Giffoni -, NEW BOY (Regno Unito, 2017) di Norman Tamkivi, HOW
TOMMY LEMENCHICK BECAME A GRADE 7 LEGEND (Canada, 2017) di Bastien
Alexandre, JUST GO! (Lettonia, 2017) di Pavels Gumennikovs, THE GLASS
PEARL (Finlandia, 2017) di Tommi Seitajoki, STAY (Nuova Zelanda,
2017) di Craig Gainsborough-Waring e Luke Thornborough, FOOTSTEPS (Islanda,
2017) di Hannes Thor Arason.
GENERATOR +13
Il consolidamento dei legami familiari e la voglia di
realizzare i propri sogni sono le
principali tracce nella sezione Generator +13 composta da sette
lungometraggi. Vanta un cast stellare WALKING OUT (Usa, 2017 –
distribuito da AMP Int’l) dei registi Alex Smith e Andrew Smith: nel
film ritroviamo Matt Bomer e il giovane Josh Wiggins (classe 1998) impegnati a
mettere in scena il difficile rapporto tra padre e figlio. I due saranno
costretti a fare fronte comune per superare pericoli inaspettati, riscoprendo
anche il profondo legame che li unisce. L’elaborazione del lutto vista da
esperienze e punti di vista diversi distingue THE BACHELORS (2017, Usa –
distribuito da Fortitude Int’l) di Kurt Voelker, dove ritroviamo
l’attore Josh Wiggins insieme a Julie Delpy e al Premio Oscar J.K. Simmons
(miglior attore non protagonista per “Whiplash”, film vincitore di 3 statuette
nel 2015). Protagonista di STRAWBERRY DAYS (Svezia, 2016 – distribuito
da Yellow Affair) di Wiktor Ericsson, invece, racconta l’amore
impossibile tra due adolescenti che sembrano appartenere a mondi e ceti sociali
diversi. Basato sul libro “La regina bambina” di Tim Crothers e
realizzato dalla nota regista Mira Nair, QUEEN OF KATWE (Uganda, 2016 –
distribuito da Sky Italia/Walt Disney Studios) ripercorre la storia vera
di Phiona Mutesi, un prodigio degli scacchi ugandese insignita del titolo
“Candidato Maestro FIDE Femminile” alle Olimpiadi del 2012. L’opera, dopo la
presentazione al Festival, verrà trasmessa da Sky Cinema; nel cast anche il
premio Oscar Lupita Nyong'o. Gli impegni scolastici, i primi batticuori ed i
rapporti contrasti con i genitori in GOOD BOY (Russia, 2016 –
distribuito da Art Pictures Studio) di Oksana Karas, un concentrato di
tutte le piccole ansie adolescenziali, tra gioie e sfide. Torna ad incontrare
il pubblico di Giffoni la regista Vibeke Idsoe (nel 2003 aveva presentato
"Karlsson on the Roof" nella sezione Kidz) con THE LION WOMAN (Norvegia/Germania,
2016 – distribuito da TrustNordisk). Protagonista Eva Arctander, una
bambina nata nel 1912 completamente ricoperta da peli biondi, persino sul viso.
Il film segue la sua vita dal 1912 al 1936, raccontando le difficoltà che
incontra ad essere accettata e il modo in cui cambia. Altro film in concorso direttamente
dalla Mongolia è WHITE BLESSING (Mongolia, 2016 – prodotto da Hulegu
Pictures) di Sengedorj Chanchivdorj, ispirato alla storia vera della judoka
Sumiya Dorjsuren, seconda classificata alle Olimpiadi di Rio 2016 per la
categoria 57 chili.
GENERATOR +16
Ostacoli da superare nella corsa all’età adulta e
viaggi on the road ispirati alle celebri traversate in autostop dei mitici anni
’70: mettono a confronto leggerezza e preoccupazioni degli anni più belli i
film scelti per i Generator +16. In DO IT RIGHT (Francia, 2017 –
distribuito da Films Distribution), per la regia di Chad Chenouga, il
sedicenne Nassim viene affidato ad una casa famiglia alla morte della madre:
per non essere accumunato ai "casi sociali", il ragazzo si inventerà
un’altra vita. Un adolescente scomparso torna a casa dopo otto anni ma, svanita
la gioia iniziale, si fa avanti il dubbio che si tratti di un impostore: è la
trama di THE NEXT SKIN (Spagna/Svizzera, 2016 – prodotto da Corte y
Confeccion de Peliculas) di Isaki Lacuesta e Isa Campo che, con i suoi
colpi di scena, tiene incollato allo schermo lo spettatore. Tra gli interpreti
principali Emma Suarez, la “Julieta” del grande regista Pedro Almodóvar, che ritroviamo anche in “April’s Daughter” in
concorso nella sezione Generator +18. Dipinge un divertente e attento spaccato
esistenziale HANDSOME DEVIL (Irlanda, 2016 – distribuito da Radiant
Films Int’l) di John Butler, conducendoci nelle aule del collegio “Rugby
Mad”, dove un sedicenne emarginato stringe un'improbabile amicizia con il suo
nuovo compagno di stanza. Nel cast anche Nicholas Galitzine, ospite
della 46esima edizione del Giffoni Film Festival per l’anteprima di “New York
Academy”. È la descrizione di una storia d’amore poco convenzionale quella
messa in scena da THE INLAND ROAD (Nuova Zelanda, 2017 – distribuito da LevelK)
di Jackie Van Beek: su una strada che attraversa le campagne neozelandesi, un
incidente mortale fa sì che si intreccino i destini della sedicenne Tia e di
Will, padre di una bambina di quattro anni. Un super cast per WEIRDOS (Canada,
2016 –distribuito da Double Dutch Int’l) di Bruce Mcdonald in cui
ritroviamo Molly Parker, la Jackie Sharp di "House of Cards", e Julia
Sarah Stone, già protagonista di "The Year Dolly Parton Was My Mom"
presentato in concorso nella sezione Generator +18 nel 2011. La narrazione ci
conduce nel 1976, è il fine settimana del Bicentenario americano e il
quindicesimo compleanno di Kit. Con l'aiuto di Alice, il ragazzo fa l'autostop
verso casa della madre artista. Per la prima volta al Festival è presente anche
una produzione del Porto Rico: firmato da Ari' Maniel Cruz, BEFORE THE
ROOSTER CROWS (Porto Rico, 2016 – distribuito da Deluz) è il dramma
di un’adolescente divisa tra l’attesa di trasferirsi in America per ritrovare
la madre e l’improvvisa ricomparsa del padre naturale dopo anni di carcere.
Ancora anni ’70 con LANE 1974 (Usa, 2017 – prodotto da Lane 1974 LLC)
di Sj Chiro: la tredicenne Lane vive libera e felice in una bella comune della
California insieme alla famiglia, le cose si complicano quando la madre decide
di iniziare un viaggio in autostop compiendo piccoli furti per sopravvivere.
GENERATOR
+18
La
complessità dei rapporti umani, ponendo particolare attenzione ai legami
familiari è il percorso introspettivo proposto ai GENERATOR +18. In WE'RE
STILL TOGETHER (Canada, 2016 – prodotto da Achromatic Media), per la
regia di Jesse Klein, Chris vede in Bobby l’unica speranza per essere accettato
e fuggire ai bulli: purtroppo il fascino iniziale dell’uomo sparirà appena il
ragazzo si renderà conto della vita autolesionista che conduce. Ispirato ad
avvenimenti reali, LITTLE HARBOUR (Slovacchia/Repubblica Ceca, 2017 –
distribuito da Loco Films) di Iveta Grofova racconta di Jarka, una
ragazzina di 10 anni maltrattata dalla madre, che si ritroverà nel ruolo di
balia di due piccoli gemelli abbandonati per le strade di
Bratislava. Interpretato interamente in Yiddish, una lingua non utilizzata
nel cinema per molti decenni, MENASHE (Usa, 2017 – distribuito da Mongrel
Int’l) è firmato da Joshua Z Weinstein e distribuito da Mongrel
International. Il film segue la vita di uno sfortunato droghiere mentre si
sforza di far quadrare il bilancio del negozio e, allo stesso tempo, crescere
da solo il figlio Rieven. Con GARDEN LANE (Svezia, 2017) di Olof Spaak
ci viene mostrato l’incontro tra Eric e Elen che, dopo aver vissuto insieme da
bambini con i loro genitori tossicodipendenti, si ritrovano da adulti ad
affrontare un passato condiviso. A proiettare sullo schermo la vita di una
timida e problematica studentessa 17enne è CAT SKIN (UK, 2017 – prodotto
da Grasskamp Films) di Daniel Grasskamp: la natura voyeuristica della
ragazza sfocerà in un amore intenso e burrascoso con April. È firmato dal
regista Philip John ("Downton Abbey") MOON DOGS (Irlanda, 2016
– prodotto da Up Helly AA): protagonisti due fratelli e un viaggio verso
Glasgow per raggiungere il Up Helly Aa, il più grande festival di fuochi
d'artificio d'Europa. APRIL’S DAUGHTER (Messico, 2017 – distribuito da MK2
Films) di Michel Franco affronta invece il difficile rapporto tra una madre
assente e le sue figlie: la precoce gravidanza di una delle due, Valeria, le
costringerà a ritrovarsi e ad affrontare tutti i dissapori irrisolti.
Sono in
tutto 16 gli short film in gara per i + 18, divisi nelle categorie fiction e
animazione. Figurano
nella prima STAR PEOPLE (Italia, 2016) di Adriano Giotti, BEHIND THE
WALL (Qatar/Marocco, 2017) di Karima Zoubir, GIRL AT THE DOOR (Corea,
2017) di Song Joosung, MARE NOSTRUM (Francia, 2017) di Rana Kazkaz e
Anas Khalaf, SIMONA & EDEN (Israele, 2017) di Tamar Goren, THE
SMOKE (Russia, 2017) di Ivan Plechev, SNATCHED (Francia, 2016)
di Emmanuelle Nicot. Rientrano nella seconda categoria invece CONFINED
(Italia, 2016) di Nico Bonomolo, FRAMED (Italia, 2017) di Marco Jemolo, AYNY
- MY SECOND EYE (Germania, 2016) di Ahmad Saleh, MANED &
MANCHO (Iran, 2017) di Shiva Sadegh Asadi, MORNING COWBOY (Spagna,
2017) di Fernando Pomares, THE OGRE (Francia, 2017) di Laurène Braibant,
OH MOTHER! (Polonia, 2017) di Paulina Ziolkowska, THE WILD BOAR
(Germania/Francia/Ungheria, 2016) di Bella Szederkényi, WINFRIED
(Germania, 2016) di Jana Lenhard, Christopher Vogt, Victoria Sandvoß.
GEX DOC
Si basano su
sette storie vere, narrate in forma di documentario, le opere scelte per GEX
DOC. Si parte da THEY CALL US MONSTERS (Usa, 2016 – prodotto da BMP
Films) di Ben Lear, ambientato nello Stato della California dove i
minorenni, colpevoli di aver commesso crimini gravi, vengono processati come
adulti. Svela la guerra in Siria, raccontata attraverso gli occhi dei bambini, BORN
IN SYRIA (Spagna, 2016 – distribuito da Java Films) di Hernan Zin:
il film segue per un anno le vicende dei piccoli protagonisti, che affrontano
un lungo viaggio in mare verso l’Europa, ed è arricchito dalla musica del
compositore Gabriel Yared. Con il documentario d’animazione A BASTARD CHILD (Svezia,
2016 – distribuito da Taskovski Films) conosciamo Hervor, nata nel 1909
da una ragazza madre in una Svezia antidemocratica. La bambina viene da subito
emarginata da una società retrograda finché, divenuta adulta, si batterà per i
diritti dei più deboli. L’opera è stata realizzata dal regista Knutte
Wester, nipote della vera protagonista. Ci sono eroi che combattono ogni giorno
passando inosservati: è il cuore di EVERYDAYS HEROES (Francia,
2016 – distribuito da TF1 Studio) di Anne-Dauphine Julliand,
incentrato sulla lotta alla malattia di coraggiosi bambini affetti da patologie
gravi. Una bambina di 3 anni, invece, ci mostra il viaggio in 86 giorni della
sua famiglia attraverso diversi Paesi: l’opera è 69 MINUTES OF 86 DAYS (Norvegia,
2017 – distribuito da Taskovski Films) di Egil Haskjold Larsen, in cui
scopriamo le impressioni della bambina nella traversata per raggiungere la
Svezia e ritrovare la tranquillità dopo la guerra. È un elogio all’amore e
all’unità familiare THE OTHER SIDE OF THE WALL (Spagna, 2016 –
distribuito da First Hand Films) di Pau Ortiz: Ale e Rocio, due fratelli
honduregni immigrati in Messico, dovranno prendersi cura dei piccoli di casa
dopo l’arresto della madre. Chiude la sezione HOBBYHORSE REVOLUTION (Finlandia,
2017 – prodotto da Tuffi Films) del regista Selma Vilhunen che, nel
2014, ha ricevuto una candidatura agli Oscar per il corto "Do I Have to
Take Care of Everything?".
PARENTAL CONTROL - DESTINAZIONE ITALIA
Una sezione tutta italiana composta dai migliori short
film nostrani: PARENTAL CONTROL -DESTINAZIONE ITALIA unirà in sala tutta
la famiglia, ergendo a giudici i familiari dei giffoners, dai genitori ai
nonni. Sei i cortometraggi proposti: GIONATAN CON LA G (Italia, 2016) di
Gianluca Santoni, MATTIA SA VOLARE (Italia, 2016) di Alessandro Porzio, SOTTOTERRA
(Italia, 2017) di Mohamed Hossameldin, NON GIOCO PIÙ (Italia, 2017)
di Sebastiano Luca Insinga, LETTERA A MIA FIGLIA (Italia, 2017) di
Giuseppe Alessio Nuzzo, UOMO IN MARE (Italia, 2016) di Emanuele
Palamara.
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