giovedì 8 giugno 2017

"La Mummia": un action fantasy che pecca in scrittura

di Alberto Leali


Il mercenario Nick Morton (Tom Cruise), ex soldato delle forze speciali, e l'archeologa Jenny Halsey (Annabelle Wallis) scoprono l'accesso ad una grotta in Mesopotamia, che ospita il sarcofago della principessa egizia Ahmanet (Sofia Boutella), mummificata prima di riuscire a portare in vita il dio della morte Set. 

La Mummia di Alex Kurtzman è una miscela non poco confusa di personaggi e generi, che strizza palesemente l'occhio ai più giovani, volendo rendere il prodotto un veicolo per il più facile successo al botteghino. Purtroppo non bastano un cast accattivante (ma onestamente poco in parte) e dei buoni effetti speciali per rendere La Mummia un film riuscito. Si resta, infatti, nel territorio più convenzionale dell'action fantasy, privando il lavoro della componente più squisitamente orrorifica e romantica delle origini e snaturando inevitabilmente storia e personaggi. 


Ma il problema è soprattutto che, dopo una prima parte tutto sommato scattante e coinvolgente, il film si ingarbuglia, mettendo in scena una serie di eventi che salta a ritmo impazzito e che fa perdere la bussola, rendendo tutta la seconda parte uno scombinato guazzabuglio dark. Rimangono valide e di indubbio impatto alcune sequenze, che, però, a dirla tutta, risultano rubacchiate dai più svariati successi mainstream made in Usa. 

Chiaramente i toni cambiano rispetto all'omonimo film, e grande successo al botteghino, di Stephen Sommers (1999), passando dal volutamente canzonatorio all'eccessivamente serioso, che non giova certo alla digeribilità del prodotto. Ormai Hollywood impazzisce per i reboot, ma è innegabile che per rinverdire o far rivivere un franchise serva innanzitutto un valido lavoro di scrittura, di cui, purtroppo, La Mummia decisamente scarseggia.

Dall'8 giugno al cinema. 


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