In Dubious Battle – Il coraggio degli ultimi è ad oggi sicuramente il progetto più
ambizioso e maturo di James Franco, il punto più alto raggiunto nel suo
interessante percorso dietro la macchina da presa.
Dopo
William Faulkner e Corman McCarthy, Franco continua ad esplorare i
classici della narrativa americana, adattando stavolta 'La battaglia' del grande scrittore John Steinbeck e
mostrandosi ancora una volta interessato alle questioni politiche e
sociali.
Al
centro di In Dubious Battle vi è
infatti il tentativo
di alcuni adepti del Partito Comunista (nessuno, però, pronuncia tale parola
durante lo svolgimento della vicenda) di convincere, attraverso la lotta
di classe, i raccoglitori di mele della California a scioperare per far valere
i propri diritti.
Ancora sullo sfondo della Grande Depressione, dunque, Franco racconta la lotta degli umili per la sopravvivenza, mettendo in piedi un affresco storico accurato e ben girato. Merito soprattutto della scelta azzeccata delle location, della bella fotografia di Bruce Thierry Cheung, di personaggi ben strutturati e di un cast all stars, che, oltre allo stesso Franco, comprende Vincent D’Onofrio, Sam Shepard, Robert Duvall, Ed Harris, Bryan Cranston, Zach Braff, John Savage e Scott Haze.
Il ruolo più
bello del film è, però, dello stesso Franco, che interpreta Mac, controverso
attivista politico, disposto a tutto pur di spingere i braccianti a scioperare
e a lottare, anche a costo di raggiri, inganni e metodi disumani. Franco
non teme di mostrare i lati oscuri del suo personaggio e di chi rappresenta:
come, cioè, non solo i proprietari terrieri ma anche gli attivisti
politici sfruttino la povera gente per i propri scopi.
Contrapposto a Mac, c'è il giovane idealista Jim (Nat Wolff) che, a contatto con la realtà dello sciopero, conosce presto l'inganno e la delusione, ma anche la voglia di ricominciare.
La passione
e la convinzione di Franco sono evidenti; purtroppo, però, il film sconta una
lunghezza eccessiva che spesso annoia e una retorica che emerge in modo fin
troppo predominante. A ciò si aggiungono dialoghi piuttosto risaputi e una poco
convincente parentesi sentimentale affidata al personaggio (poco riuscito) di Selena
Gomez, probabilmente l'unica pecca del cast.
Al cinema
dal 7 settembre.
Nessun commento:
Posta un commento