Tornano al cinema le avventure di Saetta McQueen, l’auto
da corsa più amata dai bambini, 11 anni dopo l’esordio col delizioso Cars – Motori Ruggenti (2006) di John
Lasseter e 6 anni dopo Cars 2 (2011).
Messa da parte l’improbabile deriva spionistica del
secondo capitolo, in Cars 3, diretto
da Brian Fee, si torna all’origine, al vero cuore pulsante di Cars, recuperandone l’anima. Difatti la
storia si ricollega virtualmente proprio al primo film, quasi come se Cars 2 non fosse mai esistito (o fosse
solo una parentesi divertente: ai bambini le rocambolesche indagini di
Cricchetto e Finn McMissile sono sicuramente piaciute ma narrativamente si è trattato
senza dubbio di una forzatura surreale).
Dopo innumerevoli successi nella Piston Cup, Saetta
(doppiato sempre da Owen Wilson in originale, da noi con la voce di Massimiliano
Manfredi) si ritrova di colpo sconfitto dalle nuove auto di ultimissima
generazione: scattanti, ultra veloci e computerizzate. È giunto il momento del
declino per il grande campione? Dovrà accettare l’idea del ritiro forzato o
potrà ancora correre ad alti livelli e riuscire a vincere contro il suo
temibile avversario Jackson Storm? Ovviamente Saetta non vuole mollare e prova
a recuperare terreno, grinta e motivazioni, allenandosi con la giovane tutor
Cruz Ramirez (uno dei nuovi e più interessanti personaggi di questa pellicola).
Ad aiutarlo ci sono naturalmente anche gli insegnamenti del suo
compianto mentore Doc Hudson Hornet (Paul Newman in versione originale,
utilizzando registrazioni d’archivio – Ugo Pagliai in italiano), presente in
numerosi flashback.
Partiamo subito col dire che Cars 3 è rivolto soprattutto ai bambini, ai piccoli fan di Saetta
McQueen. La parabola narrativa è molto lineare, eppure affronta con semplicità
molteplici temi: il tempo che avanza, l’importanza di grinta, esperienza e
forza di volontà che possono competere con la velocità e la freschezza dei
giovani. E c’è anche un importante personaggio femminile, il che non guasta. In questo
scontro tra vecchia e nuova scuola si può leggere non solo la necessità di accettare
un fisiologico ricambio generazionale ma anche l’importanza del background che
viene dal passato. E se alcune sequenze, non particolarmente originali, ricordano
molto il primo film e il commovente rapporto tra Saetta e Doc, ciò non inficia
in alcun modo il risultato finale, anzi, solidifica quel legame che dà ai più piccoli la piacevole
sensazione di ritrovarsi in un territorio conosciuto. La stessa funzione è
assolta dai vecchi personaggi di Radiator Springs, tutti presenti all’appello.
Naturalmente non mancano scene divertenti, come la
gara sfasciacarrozze (con lo scuolabus Miss Fritter doppiato da La Pina) o la
simpatica trovata di chiamare (nella versione italiana) il computer di bordo di
Cruz, Vettel (ovviamente doppiato dal campione di F1). Inoltre le sequenze di
gara, grazie ai progressi della CGI, sono realizzate in maniera impeccabile,
regalando immagini davvero mozzafiato, sia nei circuiti futuristici che sul
vecchio e mitico sterrato. Non c’è bisogno di dire, infatti, che dal punto di
vista tecnico e visivo, l’animazione targata Pixar è sempre la numero uno.
Sebbene a nostro avviso Cars – Motori Ruggenti rimanga insuperabile, Cars 3 si inserisce perfettamente nella sua scia, regalando tante
emozioni e un piacevole racconto, adatto
principalmente alle famiglie. L’entusiasmo dei bambini, al termine della proiezione,
sarà incontenibile.
Dal 14 settembre al cinema.
Nessun commento:
Posta un commento