Colorato, divertente e decisamente a misura di
bambino, Emoji – Accendi le Emozioni è
il nuovo film di animazione targato Sony Pictures Animation, al cinema dal 28
settembre.
Diretto da Anthony Leondis, Emoji racconta la storia di Gene, emoji “bah” come i suoi genitori, che vive nella
ridente cittadina di Messaggiopoli, all’interno del telefono dell’adolescente
Alex, dove tutte le emoji, dotate di una sola espressione, sono pronte per
essere scelte e usate. Ma Gene è nato
senza filtro e riesce a fare tutte le espressioni: viene quindi considerato difettoso,
da eliminare! Inizia così un avvincente viaggio contro il tempo, attraverso
tutte le App, per provare ad essere riprogrammato e diventare “normale”, prima
che Alex formatti il cellulare. Lo accompagnano l’emoji Gimme 5, che sogna di tornare tra i preferiti,
e l’hacker Rebel, desiderosa di fuggire nel Cloud.
Lo spunto sicuramente più innovativo, che regala
alcune delle scene più esilaranti, è proprio vedere muoversi i protagonisti all’interno
di uno Smartphone tra tutte le applicazioni che utilizziamo quotidianamente:
Facebook, Instagram, Dropbox, Just Dance, Spotify, Candy Crash e altre ancora.
Alcune trovate, davvero interessanti e spassose, coinvolgono sia i più piccoli
che gli adulti, generando genuine risate .
Del resto ormai il cellulare è talmente integrato
nelle nostre vite che non stupisce l’idea di trasformarlo in un luogo virtuale
dove ambientare un cartoon: lo sguardo ironico con cui si guarda questa realtà
è ormai molto vicino alla piena accettazione.
A livello di trama, invece, ci troviamo di fronte al
più classico dei percorsi di formazione, con Gene che inizialmente vorrebbe
essere uguale a tutti gli altri ma alla fine del suo viaggio comprende l’importanza
di accettarsi così com’è. Proprio il
messaggio di “essere se stessi” è ormai quello predominante nei film di
animazione (e non solo), specie se rivolti ai più piccoli, e denota una certa mancanza
di originalità.
È ovvio che fare il paragone con film strutturati
decisamente meglio sia a livello narrativo che tecnico, come il capolavoro Disney Pixar Inside Out (con al
centro proprio le “Emozioni”), risulti penalizzante e anche ingiusto nei
confronti di Emoji che, pur con i
suoi limiti, regala comunque quell’ora e mezza di sano e piacevole divertimento.
Nell’insieme il film si rivela allegro e gradevole, dal
ritmo frizzante e dai colori vivaci, abbastanza semplice e lineare nello
sviluppo e nella comprensione, adatto quindi soprattutto alla fascia di
riferimento, ovvero i bambini. Con qualche strizzata d’occhio ai genitori.
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