Giovanni Antonio Canal, universalmente conosciuto come
Canaletto, nacque nell’ottobre del 1697 a Venezia, la città di cui
dipinse infinite vedute per le quali divenne noto già dal Settecento.
La precisione delle architetture e della prospettiva
che spicca nelle sue opere deriva dalla formazione che, sin da giovanissimo,
l’artista acquisì presso la bottega del padre Bernardo, specializzato nella
produzione di scenografie per allestimenti teatrali veneziani. Ma Canaletto
(1697-1768) fu molto più che un eccellente vedutista, com’è possibile
comprendere studiando i suoi lavori e confrontandoli con le vedute reali.
Canaletto a Venezia, che sarà al cinema solo il 27,
28, 29 novembre (elenco delle sale su www.nexodigital.it) garantirà
un accesso unico alle opere d’arte di Canaletto conservate presso la Royal
Collection di Londra, molte delle quali esposte nella mostra “Canaletto e
l’arte di Venezia”, presso la Galleria della Regina a Buckingham Palace (fino
al 12 novembre 2017). Il film offre inoltre l’opportunità di entrare in due
residenze reali ufficiali - Buckingham Palace e Windsor Castle – per
conoscere più da vicino l’artista e il suo principale agente Joseph Smith,
Console britannico a Venezia che introdusse il pittore nel Regno Unito. Gli
spettatori si avventureranno così in un singolare Grand Tour, visitando i
luoghi amati dai contemporanei di Canaletto e da lui immortalati in vedute
indimenticabili – dal Ponte del Rialto a Piazza San Marco, da Palazzo
Ducale fino alla Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, guidati dai curatori
della Royal Collection Trust e dai maggiori esperti al mondo della storia di
Venezia.
Nessun altro artista ha catturato l’essenza e il
fascino di Venezia come ha saputo fare Canaletto. Nonostante il rapporto intimo
del pittore con la città in cui nacque, visse e morì, la più grande collezione
delle sue opere è conservata nel Regno Unito, all’interno della Royal
Collection. Nel 1762, Re George III acquistò infatti quasi tutti i lavori
dell’artista collezionati da Joseph Smith. Molte opere di questa
collezione sono esposte ora nella mostra “Canaletto e l’arte di Venezia” che,
dopo Londra, approderà nelle grandi città italiane per esplorare le origini
dell’arte dell’artista veneziano.
L’eccezionale gruppo di oltre 200 dipinti, disegni
e stampe in esposizione, offre una visione impareggiabile della maestria di
Canaletto e dei suoi contemporanei, oltre che della città di cui il pittore
divenne simbolo. Sebbene le sue opere appaiano fedeli rappresentazioni di
Venezia, infatti, l’abilità di Canaletto viene dalla sua manipolazione della
realtà. L’artista, infatti, cambiava la posizione degli edifici o apriva nuove
vedute per creare la composizione perfetta, partendo dal reale. Per questo i
suoi dipinti furono ricercati con particolare ardore e collezionati dai
protagonisti del Grand Tour.
L’immaginazione giocosa del pittore veneziano si
estese in un nuovo genere nel quale Canaletto eccelse: il 'capriccio', che
converte la combinazione di realtà e architetture inventate in nuove vedute
immaginarie. In questo senso, Canaletto è da considerarsi un vero e proprio
maestro della narrazione.
Diretto da David Bickerstaff, che lo ha scritto
assieme a Phil Grabsky, il film in HD e 4K, è distribuito in Italia da Nexo
Digital: un modo meraviglioso per visitare la mostra, ma anche un’opportunità
straordinaria di avvicinarsi a Canaletto e alla città che lo ispirò,
intraprendendo un viaggio nella vita e nell’arte del celebre pittore veneziano.
Nessun commento:
Posta un commento