Rossana Ruscitti presenta I Love… Marco Ferreri, scritto,
diretto e realizzato da Pierfrancesco Campanella in occasione del
ventennale della scomparsa del grande regista milanese. Un film prodotto e distribuito da CINEDEA srl
in associazione con ESSEQUAMVIDERI ai sensi delle norme sul Tax Credit. Al cinema
dal 30 novembre.
“Incazzarsi
è un modo di divertirsi senza ridere!” (Marco
Ferreri)
Un
po’ come quei libri riposti nello scaffale più alto e là dimenticati per anni,
finché un giorno ti ricapitano in mano e riscopri quanto li hai amati… ma se
Ferreri fosse stato un libro, invece che scivolare con eleganza fuori dallo
scaffale, avrebbe preferito cadervi dritto in testa, e di spigolo, pur di
“colpire” la vostra attenzione. Potete scommetterci!
Sinossi
Marco
Ferreri è stato uno dei grandi maestri del cinema italiano: dissacrante e
anticonformista, sempre in bilico tra l’ironico e il grottesco più estremo, ha
diretto dei film originali e graffianti, che hanno fatto storia, conseguendo
spesso grandi incassi al botteghino.
Eppure,
a vent’anni dalla sua prematura scomparsa, è stato quasi dimenticato
dall’immaginario collettivo. Una vera e propria “uccisione”, neanche tanto
metaforica.
Ho
immaginato un misterioso detective, che si muove come un personaggio d’altri
tempi, compie una inchiesta personale su questo ipotetico “delitto”.
Attraverso
l’analisi di alcune delle sue opere maggiormente significative, interviste ad
esperti e studiosi della “settima arte”, testimonianze di chi lo ha conosciuto
e immagini di repertorio, il bizzarro investigatore arriva a individuare il
“colpevole”: quella società dei consumi che il regista ha sempre stigmatizzato,
fin da tempi non “sospetti”.
Una
società ulteriormente peggiorata dall’avvento della televisione commerciale con
annessi reality show, dall’uso sconsiderato dei social network e conseguente
imbarbarimento dei rapporti umani, dall’omologazione culturale e
dall’appiattimento impostoci dalla globalizzazione.
La
peculiarità di Ferreri consiste proprio nell’aver precorso i tempi: il suo
essere geniale è quindi nella preveggenza di un futuro pieno di alienazione e
di frustrazione.
“I
love… Marco Ferreri” vuole essere in definitiva una indagine postuma, tra reale e
surreale, sui mutamenti sociali degli ultimi anni, attraverso l’occhio di un
artista fuori dal coro.
Ci
si potrebbe chiedere se la cultura sia davvero finita e con essa lo spirito
critico.
La risposta,
nonostante tutto, è no.
Certe
“esigenze” non moriranno mai, almeno finché ci saranno cervelli pensanti e
libertà di esporre le proprie idee.
E il cinema
può ancora essere un ottimo veicolo di divulgazione del bello, dell’arte e
delle emozioni più profonde e sensibili dell’animo umano.
(Pierfrancesco
Campanella)
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