Borg McEnroe di Janus Metz Pedersen si è aggiudicato il
“Premio del Pubblico BNL” alla dodicesima edizione della Festa del Cinema di
Roma.
Il “Premio del
Pubblico BNL”, in collaborazione con il Main Partner della Festa del Cinema,
BNL Gruppo BNP Paribas, è stato assegnato dagli spettatori: utilizzando
myCicero, l’app ufficiale della Festa del Cinema “RomeFilmFest” (realizzata da
Pluservice), e attraverso il sito www.romacinemafest.org, il pubblico ha espresso il proprio
voto sui film in programma nella Selezione Ufficiale.
Borg McEnroe arriverà nelle sale italiane giovedì 9
novembre, distribuito da Lucky Red.
SINOSSI
Da una parte l’algido
e composto Bjorn Borg, dall’altra l’irascibile e sanguigno John McEnroe. Il
primo desideroso di confermarsi re incontrastato del tennis, il secondo
determinato a spodestarlo. Svelando la loro vita fuori e dentro il campo, Borg
McEnroe è il ritratto avvincente, intimo ed emozionante di due indiscussi
protagonisti della storia del tennis e il racconto, epico, di una finale
diventata leggenda: quella di Wimbledon 1980.
IL REGISTA
Il regista Janus Metz
Pedersen (nato nel 1974) è diventato celebre a livello internazionale con Armadillo
che ha vinto il Grand Prix della Semaine de la Critique del Festival di Cannes.
In Danimarca si era già fatto conoscere nel 2008 con due film, Love on
Delivery e Ticket to Paradise. Nel 2015 ha diretto il terzo episodio
della seconda stagione della celebre serie HBO True Detective,
interpretata da Vince Vaughn, Colin Farrell e Rachel McAdams. Nella sua
carriera, ha diretto anche cortometraggi, spot pubblicitari, video d’arte e
musicali.
NOTE DI REGIA
Per me Borg McEnroe
è la versione ambientata nel mondo del tennis di Toro scatenato.
Racconta di due ragazzi, ognuno in lotta per dimostrare di essere il migliore,
per sentirsi importante, per essere qualcuno. Imprigionati nella loro rivalità
– una delle più spettacolari nella storia dello sport – hanno finito col fare i
conti con loro stessi e con i propri demoni. Per esplorare il tumulto interiore
di Bjorn e John, il film fa uso di una fotografia cruda, utilizzando molto la
camera a mano e la steady-cam per trasmettere un senso di immediatezza e
realismo. A questo si contrappongono sequenze volte a creare un’atmosfera
ricca, con immagini quasi simboliche che mirano a suggerire l’importanza
storica degli eventi. Il film parla di uno scontro tra titani, e questo
richiede le dovute proporzioni. Mettiamo lo spettatore nei panni di Bjorn e di
John, ma poi abbandoniamo questo spazio saturo e talvolta claustrofobico per
riacquistare una prospettiva più ampia che sottolinei l’importanza del match e
la dimensione esistenziale della storia. Essendo un biopic ispirato alla vita
di Bjorn e John, e in particolare alla leggendaria finale di Wimbledon del
1980, Borg McEnroe rievoca un’era dello sport in cui i giocatori
di tennis erano delle “rock star” e in cui John e Bjorn emergevano come i più
grandi. Non si trattava solo di due uomini che giocavano a tennis. Si trattava
dello scontro tra due continenti. Due comportamenti, due caratteri opposti
messi uno di fronte all’altro. Due modi diversi di essere uomini. Borg
McEnroe dimostra meravigliosamente tutto questo.
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