giovedì 22 febbraio 2018

"Il Filo Nascosto": amore, moda e ossessioni in un film esteticamente sublime

di Silvia Sottile




Nella Londra glamour degli anni ’50, da poco uscita dalla guerra, il rinomato sarto Reynolds Woodcock (Daniel Day-Lewis), aiutato da sua sorella Cyril (Lesley Manville), è al centro della moda inglese, realizzando i vestiti per la famiglia reale, stelle del cinema, ereditiere, aristocratici, dame e debuttanti, col suo inconfondibile stile. Le donne vanno e vengono nella vita di Woodcock, scapolo incallito, offrendogli compagnia e ispirazione, fino a quando non incontra Alma (Vicky Krieps),  donna giovane e volitiva, che presto si trasforma in musa e amante, divenendo per lui un’ossessione. La sua vita attentamente “cucita su misura”,  un tempo così ben controllata e pianificata, viene stravolta dall’amore.

Il Filo Nascosto (ottavo film di Paul Thomas Anderson e seconda collaborazione con Daniel Day-Lewis dopo Il Petroliere del 2007) è un illuminante ritratto sia di un artista in un viaggio creativo sia delle donne che hanno fatto girare il suo mondo.


Vincitore del BAFTA per i migliori costumi e candidato a 6 premi Oscar (miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista, migliore attrice non protagonista, migliori costumi, migliore colonna sonora) Il Filo Nascosto è un film elegantissimo e raffinato, che all’amore per gli abiti e per il mondo della moda nella Londra anni ’50 (accuratamente descritto), unisce una storia d’amore intrigante, originale, malata e a tratti inquietante. Le atmosfere glamour e affascinanti sono abilmente intrecciate, quasi cucite, specie nella seconda parte della pellicola, con quelle da thriller psicologico/sentimentale, richiamando addirittura il Maestro Alfred Hitchcock. 

Paul Thomas Anderson crea un affresco, esteticamente impeccabile, al servizio di una storia che lentamente soggioga i sensi dello spettatore, rivelandosi  attraente, coinvolgente, ricca di fascino, eppure al tempo stesso ambigua, disturbate e malsana. Un’opera d’arte unica, estenuante, sublime , poetica, come i meravigliosi abiti d’alta sartoria che vengono realizzati ininterrottamente, in maniera talmente sensuale e intima da sembrare scene di sesso. La colonna sonora, prettamente orchestrale e sinfonica, ad opera di Jonny Greenwood  (chitarrista dei Radiohead) è assolutamente perfetta.


La figura dell’insofferente, metodico, egoista e maniacale Woodcock, ossessionato dalla ricerca della perfezione (e poi dall’amore per l’unica donna che sia mai riuscita a tenergli testa e a stravolgergli la vita) è resa magistralmente dal superlativo Daniel Day-Lewis, perfezionista al pari del suo personaggio, giunto, a quanto pare, all’ultima intensa interpretazione della sua luminosa carriera che già gli è valsa 3 premi Oscar (Il mio piede sinistro, Il Petroliere, Lincoln). Stupisce anche l’ottima prova della giovane Vicky Krieps che riesce a non sfigurare al suo fianco. Impeccabile, nell’austerità del suo personaggio, la straordinaria Lesley Manville (Nord e Sud), poliedrica attrice britannica, attiva sia al cinema che in teatro, che grazie a questo ruolo ha ottenuto meritatamente la sua prima candidatura agli Oscar.

Il Filo Nascosto, nelle nostre sale dal 22 febbraio, distribuito da Universal Pictures, è un film imperdibile per chi ama il Cinema.


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