Da martedi 13 a domenica 18 febbraio,
(dal 13 al 16 alle ore 21; il 17 in doppia replica alle 17.00 e alle 21.00; il
18 alle ore 17.00), a Roma, presso il Teatro
Parioli, la Compagnia Italiana di Operette porterà in scena La Duchessa
di Chicago.
Le operette non
sono altro che favole, favole bellissime e leggere che parlano il linguaggio
dei nostri giorni ma con in più un vago sapore di una delicatezza di altri
tempi. Per questo sono attuali e riescono ad affascinare ancora oggi grandi e
piccini.
La Duchessa di Chicago di
Emmerich Kalmann. Victor Carlo Vitale, primo attore della compagnia e direttore
artistico riveste in questo spettacolo il ruolo di Mister James Bondy, Emanuela
Di Gregorio quello di Miss Mary Lloyd. Claudio Pinto Kovačević interpreta Re
Pancrazio, Massimiliano Costantino il Principe Sándor Boris. Irene Geninatti
Chiolero è la Principessa Rosemarie di Morenia, Giulia Mattarucco è la Contessa
Dobrugia, Riccardo Ciabò è il Conte Negresco, Riccardo Sarti è il Conte
Bojatzy, Mattia Rosellini è Misha e Nicola Vivaldi è Sasha. Il corpo di ballo è
composto da Martina Alessandro, Silvia Di Pierro, Martina Lazzari, Giada
Lucarini, Idiana Perrotta, Raffaella Siani.
La regia è di Emanuele Gamba, le coreografie sono di
Monica Emmi e la direzione musicale è affidata al M° Maurizio Bogliolo.
La crisi economica
europea fra le due guerre si fa sentire anche nel piccolo e antico reame di
Silvaria.
Le casse dello stato sono miseramente vuote e solo
un miracolo può evitare la bancarotta.
Quel miracolo si chiama Miss Mary Lloyd, viene
dall’America e porta con se la giovinezza e il brio del charleston e dello
swing, oltre ad una cospicua somma di denaro con cui acquista il castello del
regno.
La vecchia Europa scossa dal brivido del sogno
americano, le antiche tradizioni nobiliari che si scontrano in un testa a testa
con l’innovazione e la spregiudicatezza del Nuovo Mondo..insomma, tutti gli
ingredienti per una commedia musicale scoppiettante e coinvolgente!
In un momento in cui tutto sa di austerity, la Compagnia
Italiana di Operette ha fatto una scelta coraggiosa, ovvero di ingranare la
marcia e spingersi oltre. In un’epoca in cui sembra quasi impossibile investire
nella cultura e nello spettacolo dal vivo, la Compagnia ha deciso di rilanciare
sé stessa e la sua immagine per far coincidere davvero la sua forma con la sua
sostanza.
La Compagnia Italiana di Operette è di fatto la più
longeva in Italia nel genere, nata nel 1953 dal sogno visionario di Sergio
Corucci, imprenditore ed organizzatore teatrale formatosi in grandi teatri
italiani; da allora non ha mai smesso di calcare le scene nazionali ed
internazionali ed è ormai giunta al suo 64esimo anno di attività. Qualche
numero: per stupirvi… dal 1953 ad oggi la Compagnia Italiana di Operette conta
ben: 90 allestimenti differenti per i titoli più famosi, 10.408 giornate
lavorative che hanno visto impegnato il cast in tutti i maggiori teatri
d’Italia, 12.367 repliche, 1.029 artisti si sono succeduti sui palcoscenici di
tutt’Italia, 99 tecnici hanno lavorato dietro le quinte per rendere possibile
questa magia scenica, 5.690 sono stati i costumi indossati dagli artisti nei
vari allestimenti: pailettes e piume di struzzo a go-go! 2.642 paia di scarpe
hanno calzato i piedi dei nostri artisti, ballando, saltando e correndo verso
il successo! 8.343.000 spettatori: un numero impressionante di mani che hanno
applaudito la Compagnia Italiana di Operette in questi 64 lunghi e meravigliosi
anni di storia; 2.617.000 km percorsi dalla Compagnia Italiana di Operette
durante le tournée, quasi 7 volte dalla terra alla luna.
La chiave per questa lunga vita è stata sempre
l’innovazione. Nei suoi momenti difficili la Compagnia ha sempre avuto il
coraggio di guardare se stessa, analizzare le criticità e rilanciarsi.
“Siamo
profondamente convinti che questo lavoro possa servire a rendere più appetibile
un prodotto che di suo non ha nulla da invidiare al musical o alla commedia
musicale, perché di fatto non è altro che il suo predecessore in termini di
tempo”.
“…Perché
siamo convinti che il teatro sia vita e sulla scena è la vita che si deve
portare”.
biglietti:
da 24 a 35 euro
Teatro
Parioli Via Giosuè Borsi 20, 00197 – Roma
tel
. 06 8073040
www.parioliteatro.it
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