venerdì 2 febbraio 2018

"The Post": un inno alla libertà di stampa

di Silvia Sottile




Candidato a due premi Oscar (miglior film e miglior attrice protagonista, l’inossidabile Meryl Streep), The Post è il nuovo imperdibile film di Steven Spielberg. Una grande storia di giornalismo d’inchiesta, di quelle che fanno amare questo mestiere e ciò che significa, una battaglia in difesa della libertà di stampa, ma anche la storia di una donna che si fa valere in un mondo esclusivamente maschile. Un film incredibilmente attuale nonostante sia ambientato negli anni ’70 e racconti un fatto realmente accaduto, perfettamente inserito nel suo contesto storico.

1971: Katharine Graham (Meryl Streep) è la prima donna alla guida del The Washington Post in una società dove il potere è di norma maschile, Ben Bradlee (Tom Hanks) è lo scostante e testardo direttore del giornale. Nonostante Kay e Ben siano molto diversi, l’indagine che intraprendono e il loro coraggio provocheranno la prima grande scossa nella storia dell’informazione, svelando al mondo intero la massiccia copertura di segreti governativi riguardanti la Guerra in Vietnam (durata per decenni), attraverso la pubblicazione di documenti top secret, noti col nome di Pentagon Papers. Un duro colpo per l’amministrazione Nixon (e anche per quelle precedenti). I due metteranno a rischio la loro carriera e la loro stessa libertà, nell’intento di portare pubblicamente alla luce ciò che quattro Presidenti hanno nascosto e insabbiato per anni.


La lotta contro le istituzioni per garantire la libertà di informazione e di stampa è il cuore del film, un potente thriller politico che vede Kay messa di fronte ad una delicata scelta da compiere: perché a differenza di Ben, per cui è più semplice scegliere l’etica professionale, lei rischia addirittura di perdere il giornale di famiglia, appena quotato in borsa.  Ma “Ogni notizia è la prima bozza della Storia” e Katharine Graham ha fatto la storia del giornalismo, una donna che è diventata un’icona, vincendo successivamente anche il premio Pulitzer. 

Giunto alla quinta collaborazione con Tom Hanks, Steven Spielberg dirige per la prima volta nella sua lunga carriera Meryl Streep: 9 premi Oscar in 3. Forte di una solida sceneggiatura (scritta da Liz Hannah e Josh Singer, premio Oscar per Spotlight), magistralmente diretto (inspiegabile l’esclusione di Spielberg, da parte dell'Academy, dalla cinquina come miglior regista), The Post vanta un cast di supporto di tutto rispetto (Alison Brie, Bruce Greenwood, Bob Odenkirk, Sarah Paulson, Matthew Rhys, Michael Stuhlbarg) su cui naturalmente spiccano le monumentali interpretazioni di Meryl Streep e Tom Hanks: veder recitare insieme due star del loro calibro, che rendono vivi e reali i propri personaggi, è un’emozione che da sola vale il prezzo del biglietto.


The Post racconta un’avvincente inchiesta giornalistica ma, come dicevamo, è anche un film profondamente attuale, perchè purtroppo ancora oggi la libertà di stampa è costantemente minacciata. È fondamentale, dunque, ricordare che “La libertà di stampa è un diritto che consente ai giornalisti di essere i guardiani della democrazia. Questa è una verità incontrovertibile. Quando Nixon voleva vietare la pubblicazione dei Pentagon Papers è stato un atto inaudito. E anche oggi c’è una minaccia reale alla libertà di stampa. I  giornali devono essere dalla parte dei governati, non dei governanti”. È lo stesso Spielberg a sottolinearlo in conferenza stampa.

Steven Spielberg

L’altro elemento fondamentale della pellicola è il ruolo della donna. Nel film emerge la coraggiosa figura dell’editrice del The Washington Post ma viene evidenziato, attraverso immagini significative, come fosse difficile farsi valere in un mondo governato dagli uomini. Meryl Streep, da sempre impegnata su questa tematica, espone il suo punto di vista: “Il padre di Kay Graham aveva lasciato il quotidiano al genero, lei si è trovata in un ruolo di vertice in seguito al suicidio del marito. E ha avuto delle enormi difficoltà a farsi valere, perché le donne in quel periodo rivestivano al massimo il ruolo di segretarie. Speravo che guardando indietro sarebbe stato scontato vedere la strada fatta dalle donne e invece mi sono resa conto che si tratta più di una riflessione su quanta strada non abbiamo fatto. Questa donna ha rischiato tutto, ha dimostrato un grande coraggio. Dovremmo insegnare il coraggio alle nostre ragazze”.

Meryl Streep

The Post, nelle nostre sale dal 1° febbraio, è un film che si inserisce a pieno titolo tra i migliori film sul giornalismo, al fianco di Tutti gli uomini del Presidente (1976) o il già citato Il caso Spotlight (2015). L’immagine della rotativa che manda in stampa le pagine del quotidiano è sempre un’emozione indescrivibile, soprattutto per chi fa questo mestiere.

Tom Hanks

Copyright foto conferenza stampa © Silvia Sottile

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