Dopo Assassinio
sull’Orient Express del 1974, continua la nostra rubrica #UnescoMovie come
una sorta di marcia di avvicinamento agli Oscar (qui le nomination 2018), citando film che hanno conquistato una o più
statuette e che hanno come location un Patrimonio dell’Umanità.
Oggi è la volta di Camera con vista (1986) di James Ivory (quest'anno candidato agli Oscar per la sceneggiatura non originale di Chiamami col tuo nome) , ambientato per larga parte
a Firenze (il cui centro storico è sito Unesco dal 1982) e che vinse 3 Oscar
(sceneggiatura non originale, scenografia e costumi).
Firenze ha un ruolo centrale nella pellicola, con la
sua bellezza e la sua magnificenza che stordiscono la protagonista Lucy
Honeychurch (Helena Bonham Carter). Tra le location riconoscibili nel film:
Piazza della Signoria, la Chiesa di Santa Croce e Lungarno Maria Luisa de’
Medici.
“Anche
io, come la protagonista, ho scoperto Firenze durante le riprese e me ne sono
innamorato. Visitai l’Italia giovanissimo, girai a Venezia ma poi per molti
anni, per varie circostanze, non ho potuto tornarci. Quando lessi il libro di
Forster, pensai di farne un film mosso proprio dall’idea di ritornare in
Italia. Non mi aspettavo un successo così grande. Ma il successo arrivò e
cambiò la mia vita”, ha raccontato James Ivory in occasione
del trentennale del film.
Curiosità: l’albergo in cui risiede Lucy era un
albergo realmente esistente all’epoca in cui fu girato (maggio 1985): la
Pensione Quisisana, che venne distrutta nel 1993 da un’autobomba (per fortuna
tutti i turisti rimasero incolumi). Tuttavia la famosa “Camera con vista”, non
esiste realmente. La stanza e la finestra ritratti nel film in realtà
appartengono alla villa di Maiano nella campagna di Fiesole e la ‘vista’
mozzafiato di Firenze fu aggiunta solo in post-produzione.
“Non
girammo in un albergo del centro che potesse avere una vista simile perché non
era possibile, c’erano cantieri che ostruivano le inquadrature e il sonoro non
poteva essere di qualità”, ricorda lo scenografo Gianni
Quaranta.
Il motivo per cui Firenze è inserita nel Patrimonio
dell’Umanità:
“Firenze è
stata costruita presso un insediamento etrusco e presso la successiva antica
colonia romana, Florentia (fondata nel 59 a.C.). Questa città toscana divenne
uno dei simboli del Rinascimento durante il primo periodo mediceo (tra il XV e
il XVI secolo), raggiungendo straordinari livelli di sviluppo economico e
culturale. L’attuale centro storico si estende su 505 ettari ed è delimitato
dai resti delle mura della città risalenti al XIV secolo. Le mura prevedono
cancelli, torri e due fortezze medicee tuttora esistenti. Il fiume Arno
attraversa la città, scorrendo da est a ovest, e una serie di ponti, tra cui
Ponte Vecchio e Ponte Santa Trinità, collegano le sue due sponde. I 700 anni di
straordinaria fioritura culturale e artistica fiorentina sono ben visibili
nella cattedrale trecentesca di Santa Maria del Fiore, nella Chiesa di Santa
Croce, in Palazzo Vecchio, Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti. La storia
della città è ancora più evidente nelle opere d’arte di grandi maestri come
Giotto, Brunelleschi, Botticelli e Michelangelo. Firenze ha avuto un’influenza
immensa nello sviluppo dell’architettura e delle belle arti, prima in Italia e
poi in Europa. È proprio nel contesto fiorentino che è nato il concetto di
Rinascimento. In tal modo questo patrimonio conferisce a Firenze eccezionali
qualità storiche ed estetiche”.
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