Debutta il 15 marzo “Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel”,
lo spettacolo prodotto da Artainment Worldwide Shows con la consulenza
scientifica dei Musei Vaticani, all'Auditorium Conciliazione di Roma.
Protagonista assoluta è la Cappella Sistina.
Uno dei luoghi più incredibili della storia dell’arte mondiale è al centro di
uno spettacolo che nasce dalla contaminazione di tante e diverse forme
artistiche: da un lato l’azione fisica della performance teatrale incontra la
magia immateriale degli effetti speciali, dall’altro la tecnologia più avanzata
si mette al servizio di un racconto per parole e immagini mai visto prima.
L’immersività di proiezioni a 270° porta lo spettatore al centro stesso
dell’evento.
Lo show ideato da Marco Balich mette insieme
alcuni dei più grandi talenti internazionali del mondo della musica, del
teatro, del video per offrire al pubblico un viaggio sensoriale unico,
un’esperienza emotiva che ha come protagonista principale uno dei luoghi più
importanti e ammirati del mondo: la Cappella Sistina. «Con “Giudizio
Universale” abbiamo voluto creare uno spettacolo completamente nuovo, in cui la
genesi di un capolavoro dell’arte universale viene raccontata mixando tutti i
linguaggi che il mondo del live entertainment ci mette oggi a disposizione; il
tutto nel più rigoroso rispetto dell’opera di Michelangelo - dichiara Marco
Balich -. Questo progetto è nato ed è cresciuto grazie alla disponibilità
dei Musei Vaticani, che vogliamo qui ringraziare. Fin dal nostro primo
incontro, quando nel 2015 Monsignor Nicolini e l’allora Direttore Antonio
Paolucci ci hanno accolto, abbiamo trovato grande attenzione e ascolto a una
proposta innovativa nella forma e nel linguaggio. Per rispondere a questa
fiducia abbiamo voluto i più grandi talenti mondiali del settore che abbiamo
coinvolto grazie all’esperienza accumulata in anni di grandi cerimonie come
quelle olimpiche, un lavoro che ci ha insegnato a iniettare nelle nostre
creazioni i due ingredienti più importanti per la riuscita di uno spettacolo:
emozione e autenticità. Mettere il lavoro di una vita a disposizione del
racconto di un patrimonio dell’umanità come la Cappella Sistina è stato un
privilegio e un’enorme responsabilità, ma ci piace pensare che gli spettatori
che verranno a vedere il nostro “Giudizio Universale”, soprattutto quelli più
giovani, possano uscire dall’Auditorium Conciliazione ispirati da una rinnovata
consapevolezza: non c’è nulla di più emozionante della bellezza di un’opera
d’arte».
Realizzato con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani, lo show si avvale della tecnologia più avanzata applicata al live entertainment per raccontare la genesi di un capolavoro della Storia dell’Arte e dell’umanità, nel massimo rispetto delle fonti storiche e pittoriche. «I Musei Vaticani sono una realtà in cui tradizione e innovazione trovano una perfetta sintesi. Tradizione che è tutela, inventariazione, restauro, conservazione e valorizzazione delle collezioni attraverso gli studi, la ricerca, la didattica, i progetti internazionali, i convegni e le mostre. Innovazione che è oggi imprescindibile per il funzionamento di un’istituzione moderna che accoglie più di sei milioni di visitatori l’anno - dichiara Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani - La collaborazione dei Musei Vaticani con Artainment Worldwide Shows va letta proprio in questa volontà di sintesi. Il live show può rappresentare un ottimo modo di vivere e conoscere la Cappella più famosa del mondo in modo diverso, con un linguaggio comunicativo moderno, adatto alle nuove generazioni».
La regia di questo spettacolo totalmente innovativo
– capace di unire arte, performance teatrale, musica e le tecnologie più
avanzate – è di Marco Balich direttore artistico e produttore di
Cerimonie Olimpiche, da Torino 2006 a Rio 2016. Per questo progetto Balich si è
avvalso della collaborazione di artisti di indiscussa fama internazionale come Sting
– oltre 100 milioni di dischi venduti con i Police e con la sua carriera da
solista - che ha arrangiato e interpretato il main theme song originale:
«Quando ho visto la Cappella Sistina sono rimasto folgorato dal genio di
Michelangelo. Fare una “colonna sonora” di una simile visione è
un’esperienza mistica. - Dichiara Sting - Questo spettacolo mi ha
permesso di spingermi in un ambito per me inedito e di lavorare con artisti
incredibili. Uno show di questo tipo è possibile solo grazie alla spinta
creativa di un team di eccellenze. Sono onorato di essere parte di un
progetto così straordinario che offre l’esperienza senza precedenti di uno dei
luoghi più spettacolari del mondo».
Lo show, con repliche in italiano e in inglese, si
avvale anche del contributo di una star della recitazione. La voce di
Michelangelo, in entrambe le versioni, è di Pierfrancesco Favino, il cui
talento è da tempo riconosciuto oltre i confini italiani anche grazie a grandi
produzioni internazionali: «Siamo circondati dalla bellezza. Abbiamo questa
enorme fortuna ed è assurdo quanto spesso ce ne scordiamo. Quando c’è la
possibilità di partecipare a qualcosa che riesce a dare voce, luce a questa
bellezza che abbiamo tutto intorno, non possiamo che inorgoglirci»,
dichiara Favino.
La co-regia di “Giudizio Universale” è di Lulu
Helbek - già direttore creativo di importanti produzioni Balich Worldwide
Shows, come “Mother of the Nation”, realizzato ad Abu Dhabi nel 2016 - che
racconta così lo spettacolo: «“Giudizio Universale” è uno show in cui lo
spettatore è avvolto da ogni dove. Arriva dopo anni di sperimentazione per
cercare di regalare un’emozione, per creare una nuova esperienza sensoriale ed
estetica. Tutti gli elementi, corpi, luci, video, si fondono, e immergono lo
spettatore in una trasformazione continua del linguaggio teatrale».
La supervisione teatrale è stata affidata a Gabriele
Vacis, figura di riferimento nel panorama artistico europeo, che aggiunge. «La
Cappella Sistina è un totem della nostra cultura, una sorta di Aleph. Un luogo
in cui lo spazio e il tempo si riconciliano nello sguardo umano. Un posto dove
tutte le storie degli uomini si addensano in un’esperienza di visione. Il
lavoro alla nostra narrazione della Cappella Sistina è iniziato più di quattro
anni fa e ha richiesto il contributo di decine di artisti, tecnici esperti
delle più diverse discipline. È il nostro piccolo respiro che va ad aggiungersi
a quello dei tanti che, nei secoli, hanno edificato la Cappella Sistina».
Al tema originale di Sting si aggiungono le musiche
di John Metcalfe, figura di riferimento della scena pop-rock
contemporanea e arrangiatore e produttore di artisti come U2, Morrissey, Blur e
Coldplay: «Abbiamo voluto che la musica sostenesse la potenza e la varietà
degli affreschi e, nello stesso tempo, abbiamo voluto essere moderni perché le
opere d’arte abbiano oggi la stessa rilevanza e potenza rispetto al tempo della
loro creazione. Per me era importante soprattutto mettermi al servizio dei
dipinti. Non è una sinfonia di John Metcalfe. È un contributo alla creazione di
un mondo che celebra il genio di Michelangelo».
Le scenografie dello spettacolo non si limitano a
riprodurre la Cappella Sistina, ma portano davanti agli occhi del pubblico
spazi nuovi, magici, sospesi, ispirati dalle prospettive originali del
Cinquecento. A firmarle sono stati chiamati Stufish Entertainmnet Architects,
il team di scenografi già responsabile, tra i tanti, dei palchi di The Rolling
Stones, U2, Lady Gaga e Madonna. «L’arte di Michelangelo di immergere lo
spettatore nella luce e travolgerlo nell’immaginario con la Cappella Sistina
può essere paragonata alla capacità delle rockstar contemporanee di offrire al
pubblico un’esperienza di vera estasi», dichiara lo Studio. La struttura a
volta della sala dell’Auditorium Conciliazione fa da sfondo ai contenuti video
in altissima definizione e offre una straordinaria esperienza immersiva:
un’area di oltre 1000 metri quadri di superficie per le proiezioni è
posizionata a più di 12 metri di altezza tutto intorno al pubblico.
L’immersività delle proiezioni a 270°, realizzate
grazie ai proiettori laser ad alta luminosità della gamma professionale Panasonic,
porta lo spettatore al centro stesso dell’evento rendendolo protagonista di
un’esperienza multisensoriale. A curarne i contenuti è Luke Halls, video
designer già al lavoro con Rihanna, Elton John e la Royal Opera House di
Londra. Fanno parte del team creativo internazionale che contribuisce alla
realizzazione dello show anche Fotis Nikolaou, storico danzatore di
Dimitris Papaioannou e coreografo delle Cerimonie delle Olimpiadi di Atene, e
Rob Hallowey e Bruno Poet, light designers di innumerevoli opere
teatrali in tutto il mondo, da Oslo a Broadway.
Altri importanti contributi allo show sono il suono
di Mirko Perri, vincitore del David di Donatello 2017 per “Veloce come
il vento”, e i costumi di Giovanna Buzzi, vincitrice del Metropolitan
Fashion Award 2017, l’Oscar della Moda, con oltre 100 spettacoli all’attivo tra
lirica, prosa e grandi eventi.
Pierfrancesco Favino e Sting
“Giudizio Universale” ha una durata di 60 minuti.
Gli spettatori assistono al racconto della nascita del capolavoro del
Buonarroti, dalla commissione da parte di Giulio II degli affreschi della volta
fino alla realizzazione del Giudizio Universale, con una rievocazione della
Cappella Sistina anche come luogo dell’elezione pontificia. Attraverso il
racconto di Michelangelo si animano gli affreschi che rendono unico al mondo il
luogo di uno dei riti più affascinanti e misteriosi della spiritualità: il
Conclave.
Concepito per la lunga tenitura, lo spettacolo,
nella doppia versione italiana e inglese - con già 40.000
prevendite - si configura come l’evento imperdibile del 2018, un must-see
per i milioni di visitatori italiani e internazionali che ogni anno scelgono
Roma come meta del loro viaggio nel Paese della bellezza. Un appuntamento per
tutti gli amanti dell’arte ma anche per le scuole.
Lo spettacolo si propone come nuovo capitolo dell’offerta
culturale italiana, con un progetto di lungo respiro che parte da Roma. Così
come avviene nelle più importanti metropoli, la capitale avrà uno spettacolo
che parla al mondo con una cifra stilistica tipicamente italiana.
Le voci di “Giudizio Universale” – oltre a quella di
Pierfrancesco Favino per Michelangelo – sono di Sonia Scotti per
la versione italiana della voce della Bibbia, Joseph Murray e Luca
Biagini per Clemente IV, Ian Thomas Williams e Ennio
Coltorti per Giulio II, Julian Hill e Franco Mannella
per il Camerlengo.
I performer che fisicamente si alterneranno sul
palco sono invece Valentino Infuso, Cristian Ruiz, Francesco
Cordella, Pietro Rebora, Rimi Cerloj, Danilo
Picciallo, Giacomo Corvaia, Desirè Balena, Danilo
Monardi, Federica Scaramella, Manuel William
Rapicano.
I biglietti sono acquistabili dal sito giudiziouniversale.com
e attraverso il circuito Vivaticket.
Box Office: via
della Conciliazione, 4 t
– Roma tel.+39. 06. 6832256 info@giudiziouniversale.com
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