I premi César, maggior
riconoscimento cinematografico francese, hanno visto il trionfo di 120 battiti al minuto, film di Robin
Campillo, già vincitore del Grand Prix della Giuria al Festival di Cannes e inspiegabilmente
escluso dalla cinquina degli Oscar come miglior film straniero. Qui la nostra recensione.
Miglior film
120
battiti al minuto di Robin Campillo
Miglior regista
Albert Dupontel (Au
revoir là-haut)
Miglior attore
Swann Arlaud (Petit
Paysan)
Miglior attrice
Jeanne Balibar (Barbara)
Migliore attore non protagonista
Antoine Reinartz (120 battiti al minuto)
Migliore attrice non protagonista
Sara Giraudeau (Petit
Paysan)
Migliore promessa maschile
Nahuel Pérez Biscayart (120 battiti al minuto)
Migliore promessa femminile
Camélia Jordana (Le
Brio)
Migliore sceneggiatura originale
120
battiti al minuto
Migliore adattamento
Au
revoir là-haut
Migliore fotografia
Au
revoir là-haut
Miglior montaggio
120
battiti al minuto
Migliore scenografia
Au
revoir là-haut
Migliori costumi
Au
revoir là-haut
Migliore musica
120
battiti al minuto
Miglior sonoro
Barbara
Miglior film straniero
Loveless
di
Andrej Zvjagincev (Russia, Germania, Belgio, Francia)
Migliore opera prima
Petit
Paysan di Hubert Charuel
Miglior documentario
I
Am Not Your Negro di Raoul Peck
Miglior film d’animazione
Le
Grand Méchant Renard et autres contes… di Benjamin Renner e
Patrick Imbert
Miglior cortometraggio
Les
Bigorneaux di Alice Vial
Miglior cortometraggio d’animazione
Pépé
le Morse di Lucrèce Andreae
Premio César onorario
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