L’uscita del kolossal biblico Maria Maddalena (qui la nostra recensione) ha riportato sotto la
luce dei riflettori la città di Matera (Patrimonio Unesco dal 1993 e capitale
europea della cultura nel 2019) come sito per eccellenza dove girare film
ambientati nell’antica Gerusalemme o comunque ai tempi di Cristo.
Il primo a scegliere questa località italiana a tale
scopo fu Pier Paolo Pasolini con Il
vangelo secondo Matteo (1964), cui seguì King David (1985) di Bruce Beresford con Richard Gere. Ma chi
realmente ha fatto diventare Matera un set cinematografico a cielo aperto è
stato Mel Gibson, scegliendola come la ‘sua’ Gerusalemme in La Passione di Cristo (2004).
Da allora i titoli girati qui sono diventati moltissimi.
Oltre al già citato Maria Maddalena
(2018) ricordiamo Mary (2005), Nativity (2006) e The Young Messiah (2016) (per enumerare quelli biblici) e i
Blockbuster Ben-Hur (2016) e Wonder Woman (2017).
“Alcune
parti della città sono antiche di 2000 anni e l’architettura, i blocchi di
pietra, le zone circostanti e il terreno roccioso aggiungevano una prospettiva
ed uno sfondo che noi abbiamo usato per creare i nostri imponenti set di
Gerusalemme. Abbiamo fatto molto affidamento sulla vista che c’era lì. In
effetti la prima volta che l’ho vista, ho perso la testa, perché era
semplicemente perfetta”, dichiarò all’epoca Mel Gibson ad
un noto giornale statunitense.
“Ho
fatto ricerche per individuare i posti migliori dove girare le scene del film e
così l’ho visitata tutta, da cima a fondo. Ne conoscevo ogni angolo, parlavo
con gli abitanti, che a loro volta conoscevano tutto della loro città. E anche
quando abbiamo dovuto ricreare alcuni set, non facevamo altro che ritoccare
quello che già era lì, a nostra disposizione”, ha
aggiunto il regista a La Repubblica.
Ed ora, il 31 gennaio è stato confermato dallo
stesso Jim Caviezel (Gesù) che è in fase di pre-produzione The Resurrection. Sebbene al momento ci siano alcune cose che “non si possono rivelare perché ci sono
degli elementi che potrebbero scioccare il pubblico”, pare confermato che
Mel Gibson sia in procinto di tornare a Matera perché solo qui può essere
girato…
Nel frattempo Matera non è rimasta a guardare e
grazie al film, un po’ come è accaduto a Salisburgo per Tutti insieme appassionatamente (qui l'articolo), ha avviato un fiorente business turistico per visitare i luoghi
mostrati nel film: Sasso Caveoso (scene del mercato ed abitazioni di
Gerusalemme), Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci (ultima cena), la
Civita (Via Crucis e passione).
Il motivo per cui i Sassi e il Parco delle chiese
rupestri di Matera sono inseriti nel Patrimonio dell’Umanità – sito culturale
dal 1993:
“Matera
è una città millenaria scavata e costruita nella duttile roccia della Murgia.
La sua origine è datata oltre 10.000 anni fa ed è annoverata tra le più antiche
città del mondo. Matera, la città dei Sassi, crebbe dalla Preistoria come
insediamento rupestre e aprì la via ad una modalità abitativa specifica: il
vivere in grotta, che qui venne praticato con continuità, secolo dopo secolo, e
si caratterizzò per la profonda compenetrazione tra intervento umano e contesto
naturale. Il nucleo più antico della città è situato nella parte più elevata,
la Civita, che assieme alle aree del Sasso Barisano e al Sasso Caveoso
costituiscono la città storica. Matera assunse il suo volto assolutamente
peculiare nel corso del Medioevo e si configurò come originale soluzione
d’urbanistica rupestre. In tale contesto, le chiese in rupe sono numerose e
contengono testimonianze d’arte sacra d’influenza bizantina e frutto del
monachesimo medievale”.
N.B.: il prossimo articolo #UnescoMovie non sarà
pubblicato lunedì 2 aprile; in via del tutto eccezionale, date le festività di
Pasqua, rimanderemo l’appuntamento a mercoledì 4 aprile.
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