La nostra #RoadToOscar è terminata la scorsa
settimana con il trionfo di Coco – che
ha portato a casa ben due statuette – ed oggi #UnescoMovie volge lo sguardo
verso un film che non ha vinto nessun premio e che nel 2016 è rimasto in
cartellone più in Italia (3 settimane) che negli Usa (1 settimana) e che in
Italia ha guadagnato più che in tutto il resto del mondo: l’emozionante New York Academy (High Strung) di Michael Damian (Moondance
Alexander, Flicka 2, Natale a Castlebury Hall), presentato a
luglio al Giffoni Film Festival.
Il film, vagamente ispirato alla vita della moglie
dello stesso Damian (“Lei è la mia
ispirazione di tutto”), racconta la storia di una ragazza che entra, grazie
ad una borsa di studio, in un’accademia di danza a New York. Sola ma molto
determinata, la giovane Ruby (la ballerina Keenan Kampa) incontra per caso
Johnnie (Nicholas Galitzine), un inglese che suona il violino alle fermate
della metropolitana, e tra i due nasce non solo una tenera amicizia ma anche un
sodalizio che li porterà a partecipare ad un concorso per archi e danza.
E’ indubbio che il cuore del film sia la commistione
tra danza e musica, regalando allo spettatore magnifiche coreografie e numeri
che mettono i brividi, in cui il balletto classico si sposa con la street dance (il numero finale è
mozzafiato).
La scena che rimane più impressa del film, tuttavia,
è il tango sensuale (Patrimonio Immateriale Culturale dell’Umanità dal 2009) a
cui i due protagonisti danno vita durante una cena di beneficenza, dove Ruby è
un’invitata e Johnnie uno dei camerieri. Il loro ballo non passerà inosservato
e porterà ad un duello assai particolare tra Johnnie e il rivale Kyle (Richard
Southgate), che si sfideranno con le note di un violino.
“La
scena del tango durante la serata di gala è quella che ho amato di più”,
racconta Damian in un’intervista. “E’
venuta veramente bene ed ha portato al duello di violini in cui Nicholas e
Richard sono stati incredibili. Si sono impegnati tantissimo ed hanno fatto
infinite prove. Si sono esercitati in albergo fin oltre la mezzanotte, con il
direttore dell’albergo che li chiamava per il troppo rumore che disturbava i
clienti, pensando che avessero organizzato una festa e loro che rispondevano
‘No, ci stiamo esercitando per il nostro duello di spade’. Alla fine il numero
è stato pazzesco”.
Se vi siete incuriositi, qui trovate il trailer italiano ufficiale.
Il motivo per cui il Tango è inserito nel Patrimonio
Immateriale dell’Umanità:
“La
tradizione argentina ed uruguaiana del Tango, ora familiare in tutto il mondo,
si è sviluppata presso le classi basse urbane di Buenos Aires e Montevideo. Tra
un mix di immigrati europei, discendenti di schiavi africani e i nativi della
regioni conosciuti come criollos, un’ampia gamma di costumi, credenze e rituali
furono miscelati e trasformati in un’identità culturale distintiva. Tra le
personificazioni più riconoscibili di questa identità vi è il tango che
personifica ed incoraggia al tempo stesso la diversità e il dialogo culturale”.
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