In occasione della Festa di San Patrizio di due
giorni fa, che ha colorato di verde mezzo mondo, abbiamo pensato di dedicare
l’Unesco Movie di questa settimana all’Irlanda.
In Irlanda (senza contare il Giant’s Causeway che si
trova in Irlanda del Nord) ci sono 2 siti Unesco: l’insieme archeologico sulle
rive del Boyne (Patrimonio dal 1993) e Skellig Michael (Patrimonio dal 1996).
Se il primo vieta quasi drasticamente la possibilità di fare fotografie e di
girare filmati per la sua preservazione, altro discorso vale per la splendida
isola che si trova a circa 12 km ad ovest della Iveragh Peninsula nella contea
di Kerry. Skellig Michael (Sceilg Mhichíl in gaelico), infatti, ha avuto
un’improvvisa notorietà (divenuta davvero virale) dopo essere stata scelta come
location del sito ove si era ritirato in esilio Luke Skywalker (Mark Hamill)
nella nuova trilogia di Star Wars.
L’isola compare nell’ultima, emozionante scena de Il risveglio della Forza (2015), quando Rey
(Daisy Ridley) riesce finalmente a trovare il vecchio Maestro Jedi nel suo
rifugio sul Pianeta Anch-To. Skellig Michael torna, quindi, ne Gli ultimi Jedi (2017), perché qui Luke
addestra Rey nell’uso della Forza.
Le riprese sono state tutte effettuate tra il 2014
(la scena del primo film) e il 2015 (per il secondo film) e sono state assai
faticose, tanto che Mark Hamill ha raccontato che poteva muoversi solo a piedi
e ogni giorno era costretto, come il resto della troupe, a scalare sentieri e
scalinate di roccia ripidissime per raggiungere i posti dove erano previsti i
ciak.
Essendo Star
Wars una delle saghe cinematografiche più amate nella storia e contando
incalcolabili fan in tutto il mondo, le conseguenze di questa scelta si sono
fatte sentire prepotentemente sulla piccola isola a picco sul mare.
I turisti sono aumentati a dismisura ed è sempre più
difficile contenerli, anche perché in realtà solo 10 imbarcazioni,
espressamente autorizzate, possono accedervi, portando non più di 12 turisti
per volta.
L’Unesco non è rimasta a guardare. Durante le
riprese ha vigilato che tutto fosse fatto a regola d’arte chiedendo report
costanti da parte del governo irlandese.
“Il
sito è la casa di pulcinella di mare, la berta minore atlantica, la rissa e
molte altre specie rare di uccelli. Non accusiamo le troupe di Star
Wars di aver fatto loro del male, ma
dobbiamo controllare quello che accade”, spiegò all’epoca Roni Amelan da
Parigi. Il pericolo, infatti, era che gli uccelli potessero abbandonare l’isola
se stressati da troppa confusione e troppi rumori.
Ma se il pericolo è stato scampato dalle riprese, si
può dire lo stesso per il crescente turismo (che ha raggiunto picchi di 16.000
persone contro gli 11.000 consentiti)? Forse no.
Nel dicembre 2017, infatti, l’An Taisce – The National Trust for Ireland ha scritto al Ministro
della Cultura irlandese, affinché agisse sulla situazione e vagliasse l’ipotesi
di far perdere a Skellig Michael il suo status di sito Unesco. La richiesta è
stata inviata non solo perché il luogo rischia di essere rovinato dai fan, ma
perché “c’è stato un decisivo cambio
d’immagine nella percezione del sito”, scrive Ian Lumley dell’An Taisce. “Il significato spirituale, culturale e storico dell’isola, le basi
secondo le quali esso è stato inserito nella Lista, sono state sommerse
dalle acque paludose del commercio”.
L’Unesco non ha replicato ma per avere maggiori informazioni
bisognerà attendere la prossima Sessione del Comitato, in programma a Manama,
Bahrain, dal 24 giugno al 4 luglio 2018.
Nel frattempo, ci viene solo da dire: che la forza
sia con voi uccelli rari e migratori!
Curiosità: quest’anno Mark Hamill è stato scelto
come primo International Guest of Honour ospite della grande parata di San
Patrizio di Dublino, proprio in ringraziamento per il modo in cui le scene dei
film di Guerre Stellari con Mark
Hamill “hanno veicolato la bellezza del
nostro Paese”, come ha dichiarato Niall Gibbons, CEO di Tourism Ireland.
L’attore, che ha una bisnonna nativa di Kilkenny, ha visto la parata accanto al
Presidente d’Irlanda Michael D. Higgins e su Twitter ha postato 4 foto che
raccontano la sua “esperienza emozionante
e indimenticabile”.
Il motivo per cui Skellig Michael è inserito nel
Patrimonio dell’Umanità – Sito culturale:
“Sceilg
Mhichíl è un esempio eccezionale, e in molti aspetti unico, di un antico
insediamento religioso deliberatamente situato in una roccia piramidale in
mezzo all’Ocaeno, preservatosi in seguito alle ottime condizioni ambientali.
Esso illustra, come nessun’altra proprietà può fare, gli estremi del monachismo
cristiano caratterizzanti del Nord Africa, l’Oriente e l’Europa”.
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