martedì 3 aprile 2018

"Il mistero di Donald C.": la storia vera del velista amatoriale Donald Crowhurst

di Silvia Sottile



Il mistero di Donald C. (The Mercy), diretto da James Marsh (La Teoria del tutto), racconta l’incredibile storia vera di Donald Crowhurst (il premio Oscar Colin Firth), velista amatoriale che partecipò alla Golden Globe Race del Sunday Times nel 1968, con la speranza di diventare il velista più veloce a circumnavigare il globo in solitaria senza soste, ma anche attratto dal ricco premio in denaro che gli avrebbe consentito di estinguere i debiti e salvare la sua attività, per garantire un buon futuro alla sua famiglia. Con una barca non completamente pronta e la propria casa e il lavoro a rischio, Donald lascia la moglie Clare (il premio Oscar Rachel Weisz) e i figli, imbarcandosi, non senza esitazioni, in un’avventura a bordo del trimarano da lui stesso progettato, il Teignmouth Electron.


Spintosi troppo oltre, a causa di una certa presunzione, una forte autostima e un’eccessiva fiducia in se stesso, Donald si rende conto quasi subito dopo la partenza di essere seriamente impreparato. Inizia così a mentire sul suo itinerario, dando false indicazioni sulla sua posizione che lo trasformano in uno dei favoriti per la vittoria, grazie al suo addetto stampa Rodney Hallworth (David Thewlis, saga di Harry Potter) che non manca di sottolineare questa improvvisa accelerazione. Ma il mare non perdona: durante i lunghi mesi di navigazione, Donald si ritrova ad affrontare cattive condizioni meteorologiche, equipaggiamento mal funzionante, danni strutturali alla barca e, ostacolo più difficile di tutti, una grande solitudine che mette a rischio la sua sanità mentale. Man mano che gli aumenta l’ansia per ciò che dovrà affrontare una volta tornato a casa (festeggiamenti e riconoscimenti per la sua presunta impresa, frutto di una menzogna), la sua mente va in mille pezzi.


Storia dal grande potenziale emotivo, Il mistero di Donald C. è un biopic diretto in maniera fin troppo convenzionale che non riesce a sfruttare al meglio il pathos insito in un’avventura drammatica di questa portata. Indubbiamente il racconto è molto interessante e avvincente e offre numerosi spunti di riflessione ma la narrazione piatta non consente alle emozioni di emergere con maggiore intensità. La splendida Rachel Weisz ha pochissimo spazio a disposizione, mentre Colin Firth, presente in quasi ogni inquadratura, interpreta il suo ruolo con il consueto impegno e dobbiamo ammettere che è sempre un bel vedere!

Ottimo il lavoro del comparto tecnico: la fotografia (curata dal francese Eric Gautier) si avvantaggia degli splendidi paesaggi (le riprese sono state effettuate realmente in mare aperto) e valorizza nel migliore dei modi le distese blu dell’oceano, un balsamo per gli occhi e per l’anima; la colonna sonora del compianto Jóhann Jóhannsson, meravigliosamente struggente, si rivela perfetta per accompagnare il dramma della solitudine di un uomo al cospetto delle forze della natura e dei fantasmi della propria mente.

Pur non brillando, Il mistero di Donald C.,  al cinema dal 5 aprile, è un film che vale la pena vedere.


2 commenti:

  1. ;-) THANKS !!!
    Per un attimo ho avuto paura che non fosse riuscito bene questo film ... poi però ci hai rassicurati ....fiuuuuuuuuu :-D
    Grazie Silviaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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    1. Grazie a te! Diciamo che forse mi aspettavo qualcosa di più da questo film... ma è comunque interessante e merita la visione. Già basterebbe anche solo Colin ;-) ;-)

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