Molly’s
Game,
debutto alla regia dello sceneggiatore Premio Oscar Aaron Sorkin (The
Social Network, Steve Jobs, Codice d’Onore), è basato sulla storia vera di
Molly Bloom, narrata dalla stessa protagonista in un libro autobiografico.
Molly Bloom (Jessica Chastain) è una giovane e
carismatica speranza olimpica dello sci, costretta ad abbandonare lo sport dopo
un grave infortunio. Prima di intraprendere gli studi di legge, Molly ottiene
un lavoro estivo a Los Angeles come assistente di un organizzatore di partite di poker clandestine. Ingiustamente licenziata,
fa appello alle sue abilità (intelligenza, disciplina, energia) e riesce a
scalare questo mondo esclusivo e ad alto budget, creando con successo una sua
impresa e divenendo in brevissimo tempo la regina indiscussa del poker clandestino.
I grossi portafogli delle stelle di Hollywood, dei
giganti dello sport e degli uomini d’affari le regalano una decade di sfarzi,
successo e glamour, ma attirano anche le attenzioni sbagliate quando, senza
esserne a conoscenza, mette al tavolo da gioco dei membri della mafia russa. La
sua scia fortunata si arresta bruscamente quando viene arrestata in piena notte
da 17 agenti dell'FBI che imbracciano armi automatiche.
Costretta ad affrontare
le accuse a suo carico, diventa suo unico alleato il suo avvocato difensore
(Idris Elba), riluttante all’inizio, e che invece scopre che c'è molto di più
in Molly Bloom di quello che le volgari storie da tabloid rivelano, come ad
esempio la presenza, fin dall’infanzia, di un padre troppo esigente (Kevin
Costner).
Candidato all’Oscar per la migliore sceneggiatura
non originale, Molly's Game racconta
l’ascesa e la caduta della regina del poker clandestino che, sia nello sport che nella vita,
ha sempre lottato con grinta per non arrendersi né soccombere. La brillante
scrittura, fatta di dialoghi taglienti al servizio delle ottime performance
attoriali, è sicuramente il punto di forza della pellicola, del resto è proprio
questa l’abilità che ha decretato il successo di Sorkin come sceneggiatore. E
questa volta è riuscito a costruire un biopic originale e avvincente anche in veste di regista.
Nonostante la lunga durata (140 minuti) e la
presenza costante della voce fuori campo di Jessica Chastain/Molly Bloom che
racconta le sue vicende personali attraverso vari flashback, Molly's Game scorre velocemente, mantenendo sempre un ritmo
dinamico e stimolando la curiosità e l’attenzione dello spettatore. I dialoghi,
in particolare quelli tra la protagonista e il suo avvocato, veloci e pungenti,
sono impeccabili e ricchi di fascino.
Dato il materiale scottante (ricordiamo che tra i
frequentatori più assidui delle bische clandestine della Bloom c’erano attori
famosi e personaggi molto noti di ogni settore), era molto alto il rischio di
scivolare nel gossip ma invece, per rispettare la privacy delle persone coinvolte
nello scandalo, nel film tutti i nomi dei giocatori sono fittizi. D'altra parte la
stessa Molly affrontò il processo, pagando un prezzo molto alto, proprio per evitare di fare i nomi. Personaggio molto
particolare Molly Bloom, magistralmente interpretata da Jessica Chastain: una
donna che pur gestendo per anni un giro illegale di poker, cercò di mantenersi
sempre il più possibile nella legalità, rinunciando per lungo tempo a prendere una
percentuale sulle vincite.
Molly’s
Game spiega diversi dettagli tecnici del gioco del poker
ma non è rivolto esclusivamente agli appassionati, perché in realtà il fulcro
non è il gioco in sé ma la parabola di una donna in gamba e altamente
competitiva fin dall’infanzia, una donna che grazie alle sue abilità e alla sua
intelligenza ha raggiunto il successo ma, dato l’ambito nel quale si è trovata
coinvolta, alla fine ne ha necessariamente pagato le conseguenze.
Oltre alla già ampiamente lodata e onnipresente Chastain, nel
ruolo centrale attorno a cui ruota tutta la pellicola, segnaliamo anche le performance d’alto livello di Idris Elba e Kevin Costner.
Scene cult (almeno per chi scrive): la citazione
finale tratta The Crucible (Il Crogiuolo) di
Arthur Miller e il commovente
chiarimento tra padre e figlia.
Molly’s
Game
è al cinema dal 19 aprile, distribuito da 01 Distribution.
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