Spazio
del Racconto
rassegna
di drammaturgia contemporanea 2017/2018
III
edizione
dal
giovedì al sabato ore 20.00; domenica ore 18.45
BRANCACCINO
5
– 8 aprile 2018
Viola Produzioni
TRAINSPOTTING
di Irvine Welsh,
versione Wajdi Mouawad
traduzione Emanuele
Aldrovandi
regia Sandro Mabellini
con Michele Di Giacomo,
Riccardo Festa, Valentina Cardinali, Marco Bellocchio
costumi Chiara Amaltea
Ciarelli
drammaturgia scenica
Festa, Di Giacomo, Bellocchio, Cardinali
La società s’inventa
una logica assurda e complicata, per liquidare quelli che si comportano in un
modo diverso dagli altri. Ma se, supponiamo, e io so benissimo come stanno le
cose, so che morirò giovane, sono nel pieno possesso delle mie facoltà eccetera
eccetera, e decido di usarla lo stesso, l’eroina? Non me lo lasciano fare. Non
mi lasciano perché lo vedono come un segno del loro fallimento, il fatto che tu
scelga semplicemente di rifiutare quello che loro hanno da offrirti. Scegli
noi. Scegli la vita. Scegli il mutuo da pagare, la lavatrice, la macchina;
scegli di startene seduto su un divano a guardare i giochini alla televisione,
a distruggerti il cervello e l’anima, a riempirti la pancia di porcherie che ti
avvelenano. Scegli di marcire in un ospizio, cacandoti e pisciandoti sotto,
cazzo, per la gioia di quegli stronzi egoisti fottuti che hai messo al mondo.
Scegli la vita. Beh, io invece scelgo di non sceglierla, la vita. E se quei
coglioni non sanno come prenderla, una cosa del genere, beh, cazzo, il problema
è loro, non mio. Come dice Harry Lauder io voglio andare dritto per la mia
strada, fino in fondo…
La storia di T è la
storia di quattro ragazzi e una ragazza.
Mark
Renton, disoccupato come la maggior parte dei giovani
scozzesi della sua generazione, ha trascinato nella confusione e nella dedizione
ad ogni tipo di droga i suoi amici d'infanzia.
Sick
Boy,
un appassionato di cinema e sciupafemmine, Begbie,
un pericoloso outsider sempre alla ricerca della rissa, Tommy, un seguace del bodybuilding, e Alison, fidanzata di Sick Boy, che cerca di conciliare la sua
dipendenza dalla droga con il suo ruolo di madre. Per ingannare la noia, i
personaggi rubano, e si distruggono di eroina, tutti tranne Tommy, che vive
un'altra forma di dipendenza.
Perché abbiamo deciso di realizzare adesso questo spettacolo, visto che il film di Danny Boyle è nella testa di tutti, e che recentemente è stato rinnovato con il sequel (T2)? Per mettere in scena persone che l’uomo medio non vuole vedere; perché i personaggi di questo romanzo ci costringono a farci domande sul funzionamento della nostra società. I personaggi di T passano il tempo fuggendo le loro responsabilità: non lavorano, ricevono sussidi di disoccupazione che spendono in droghe e alcool, perché la realtà della vita non li interessa. Al di là della questione della definizione di identità, onnipresente in scena, è la questione della dipendenza.
Sandro
Mabellini – regista
Vive e lavora tra
l'Italia e il Belgio. Si diploma come attore alla Scuola di Teatro di Bologna;
si perfeziona come regista con Luca Ronconi al Centro Teatrale Santa Cristina e
come performer con la Societas Raffaello Sanzio. Si specializza come regista
sugli autori contemporanei, tra cui: Joel Pommerat, Jon Fosse, Davide
Carnevali, Martin Crimp, Albert Ostermaier, Patrick Marber. Vince il premio di produzione
al Napoli Teatro Festival con Tu (non) sei il tuo lavoro, di Rosella Postorino,
e con Casa di bambola di Emanuele Aldrovandi; vince inoltre il premio di
produzione al Festival I Teatri del Sacro con Stava la madre di Angela Dematté.
BRANCACCINO
Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it
Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it
Biglietto:
14,00 € + 1,50 € d. p.
card
open 5 ingressi: 55 €
Prevendita
su Ticketone.it e presso i punti vendita tradizionali
BOTTEGHINO
DEL TEATRO BRANCACCIO
Via
Merulana, 244 | tel 06 80687231 | botteghino@teatrobrancaccio.it
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