Promosso da CULTUR+ unitamente
a Confimprese Turismo Italia e Confapi Turismo Lazio anche il
centro storico capitolino ospiterà un evento inserito nel calendario
ufficiale dell’International Jazz Day in occasione della giornata
del 30 aprile istituita dall’Unesco per onorare questo straordinario
genere musicale nato all’inizio del ‘900 nel Sud degli Stati Uniti e poi
diffusosi velocemente e ovunque nel mondo, evoluto in una grande varietà di
stili e trasformatosi in uno strumento di dialogo interculturale, di
unificazione e di coesistenza pacifica.
La storia del Jazz fa infatti parte della storia della lotta per il progresso della civiltà, per la pace e la democrazia, per il rispetto dei diritti umani e la libertà di espressione.Il jazz ha dato ritmo e forza alle lotte contro la discriminazione raziale e i diritti civili e l’UNESCO crede molto nel potere del Jazz come forza per la pace, il dialogo e la comprensione reciproca ed è per questo che nel novembre del 2011 ha proclamato il 30 aprile quale “Giornata internazionale del Jazz”.
La storia del Jazz fa infatti parte della storia della lotta per il progresso della civiltà, per la pace e la democrazia, per il rispetto dei diritti umani e la libertà di espressione.Il jazz ha dato ritmo e forza alle lotte contro la discriminazione raziale e i diritti civili e l’UNESCO crede molto nel potere del Jazz come forza per la pace, il dialogo e la comprensione reciproca ed è per questo che nel novembre del 2011 ha proclamato il 30 aprile quale “Giornata internazionale del Jazz”.
Un giorno speciale per
rendere consapevole il mondo delle virtù della musica jazz come strumento di
cultura ed educazione, come motore di empatia, dialogo e cooperazione tra i
popoli. In questa speciale giornata governi e organizzazioni, la società
civile, le istituzioni e i cittadini di tutti i paesi del mondo uniscono le
forze per promuovere la musica e, più in generale, il suo contributo alla
costruzione di società inclusive.
Il Jazz è il miglior barometro della Libertà
«Il Jazz è sempre
stato dove le persone si incontrano, per superare divisioni
apparentemente incolmabili. Prima ancora che nelle scuole e nello sport è stato
il Jazz a superare le discriminazioni in America e in tutto il mondo –
ha dichiarato Barak Obama, il primo presidente afroamericano della
storia degli Stati Uniti che in occasione dell’International Jazz Day 2016 ha
trasformato la Casa Bianca in un Jazz-Club – Una musica che
parla a quel qualcosa di universale che appartiene all’umanità,
all’irrequietezza che si agita ogni anima, al desiderio di superare
le frontiere». Il Jazz abbatte le barriere e incoraggia la tolleranza
e la comprensione reciproca, il Jazz è un vettore di libertà di espressione, il
Jazz è un’arte di improvvisazione e di ascolto dell’altro, incoraggia
l’innovazione artistica e l’inclusione di forme musicali tradizionali nella
modernità
«Il Jazz è ormai
diventato una forza universale in grado di cancellare confini e annullare
distanze e differenze» come ha sottolineato il celebre attore Will
Smith che ha presentato l’All Star Concert dello scorso 30 aprile a
Cuba, che ha scelto di concludere con l’inno di pace “Imagine” firmato
da John Lennon.
Dopo Istambul, Osaka,
Parigi, Washington, l’All Star Global Concert del 30 aprile lo
scorso anno è sbarcato a Cuba. «Il Jazz è ormai diventato una forza
universale in grado di cancellare confini e annullare distanze e differenze»
come ha sottolineato il celebre attore Will Smith che ha
presentato il Jazz Day dello scorso anno a L’Avana, scegliendo di concludere il
concerto con l’inno di pace “Imagine” firmato da John
Lennon.
IL JAZZ DAY CAPITOLINO DALLO CHEF ANDY
LUOTTO
Quest’anno il “Jazz Day
Capitolino” si svolgerà a La Griffe, il luxury hotel in Via
Nazionale 13 che nella sua splendida terrazza ospita il ristorante condotto da
un grande appassionato di Jazz, lo Chef Andy Luotto, celebre
attore, cantante e conduttore televisivo di origini newyorkesi e romano
d’adozione. Lo Chef Luotto orienta la sua barra di navigazione verso una
“cucina povera, in bella vista, rigorosamente al passo con le delizie di
stagione. Non solo attenzione, ma una maniacale ricerca e selezione di grande
materia prima italiana. Freschezza assoluta, e poi tanta creatività
nellìinterpretare la tradizione.
Alla domanda “qual è il
tuo piatto preferito?” Andy non tentenna neanche un nanosecondo: «Lo
spaghetto al pomodoro! Il piatto più buono del mondo». Assolutamente da non
perdere come la sua rivisitazione della Carbonara. Agli ingredienti, che
restano gli stessi della tradizione, ci aggiunge piccoli bocconcini di
ventresca di tonno, un vero spettacolo! Tra i grandi protagonisti di “Quelli
della Notte“, nell’indimenticabile trasmissione di Arbore che conquistò
trasversalmente il pubblico televisivo italiano, Andy era lo Sceicco
Hammand. Insieme a Maurizio Ferrini, Riccardo Pazzaglia, Nino
Frassica, Marista Laurito, Simona Marchini, furono protagonisti di una
stagione veramente rivoluzionaria che ha segnato la storia della televisione. «Chi
dice oggi che quella trasmissione è vecchia e fuori dai tempi – ci
tiene a sottolineare Renzo Arbore – è un cretino.
Sarebbe come dire che il jazz è musica del passato». Il Jazz è invece non
solo il presente ma è anche uno strumento in grado di disegnare un futuro
migliore. Celebriamolo tutti insieme in questa splendida location del
centro storico capitolino.
Quest’anno l’All Star Global Concert che si svolgerà nella città russa di San Pietroburgo sarà trasmesso in diretta streming dalle ore 22:00 nella Sala Hugo dell’Hotel La Griffe nell’ambito del Jazz Day Capitolino che partirà alle ore 18:00 con la speciale proiezione nella Sala Hugo di “The Jazz Singer“, il film del 1927 che segna l’inizio dell’era del cinema sonoro, inserito dall’American Film Institute nella classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi.
Alle 19:30 il vernissage della Intercultural Art
Exhibition” che proporrà la mostra dell’artista Mokodu Fall che
espone opere che evocano icone della cultura africana e americana diventate
patrimonio di tutta l’umanità. Figlio di un diplomatico senegalese esordisce
negli anni ’90 come disegnatore e vignettistica politico per la rivista “Afrique
Economique” e “Le Débat”, per poi dedicarsi esclusivamente alla pittura,
che indaga in particolare nel figurativo e nel ritratto. Nel suo percorso si
sofferma in particolare sulle personalità che hanno contribuito allo sviluppo
dello spirito interculturale e della pace nel mondo. Oggetto delle sue
tele sono infatti icone entrate nell’immaginario collettivo universale,
da Nelson Mandela a Barack Obama, esempi di vita
che hanno ispirato la cultura delle giovani generazioni africane come Cheikh
Anta Diop e Leopold Sedar Senghor, un universo di musicisti
come Ray Charles e Bob Marley fino a Youssou
Ndour e Fela Anikulapo Kuti e molti altri. Mokodu, ispirato da
queste illustri personalità, crede profondamente nel potere della musica come
mezzo per diffondere la pace e l’unità in tutto il mondo. L’artista ha
partecipato a numerose esposizioni internazionali, dalla Fiera d’Arte Africana
in Francia del 2015 alla Biennale Dak’art in Senegal nel 2016 e le sue opere
sono entrate a far parte di numerose collezioni private in Africa, America e in
Europa.
Armonia, sentimenti e
accordi che formano una linea d’onda comune. Dalle ore 20:30 musica
e arte continueranno a contaminarsi nel Jazz Day a La Griffe grazie ad 8
artisti contemporanei, Norberto Cenci, Giovanna Gandini, Metello
Iacobini, Michel Patrin, Elisabetta Piu, Gabriella Sabbadini, Marzia
Gandini e Simona Sarti interpretano il loro “FA RE
Arte” attraverso una installazione nella terrazza mozzafiato de La Griffe
di lavori eseguiti su spartiti e posti su legii.
Dalle ore 21:00 l’incontro
con un personaggio davvero straordinario come Tony Formichella,
uno dei sassofonisti di maggior rilievo nel background musicale jazz degli anni
’70. Un artista dalla marcata originalità che nella sua movimentata ed
avventurosa vita è stato protagonista della versione italiana della mitica
commedia musicale “Hair“, a capo di varie big band in Sudamerica e negli
Stati Uniti oltre ad aver affiancato dal vivo e in studio di registrazione noti
personaggi della musica italiana tra i quali Rino Gaetano, Antonello
Venditti e Little Tony. Formichella, che tra l’altro
ha realizzato la colonna sonora del film di Carlo Verdone “Maledetto
il giorno che ti ho incontrato” assieme al cantante Harold Bradley,
fondatore dello storico Folkstudio di Roma, offrirà al
pubblico capitolino uno straordinario concerto incentrato esclusivamente sulla
musica originale da lui composta.
Si proseguirà fino alla
mezzanotte con l’All-star International Jazz Day Concert evento che
grazie alla collaborazione con l’organismo delle Nazioni Unite sarà trasmesso
in diretta streaming dalla città russa di San Pietroburgo, Global Host
City 2018 della iniziativa ideata e promossa dall’Unicef.
Ma per il Jazz in via
Nazionale si tratta soltanto di un inizio, da fine maggio infatti partirà
la rassegna Jazz&Wineche proporrà un cartellone di eventi
all’insegna della musica e del vino di qualità nella meravigliosa terrazza
dell’Hotel La Griffe.
L’idea della rassegna non
è solo quella di alimentare il connubio tra musica e vini internazionali, ma
anche di rilanciare la diffusa consuetudine di inizio secolo quando la
proiezione di silent movies era accompagnata dalla musica dal
vivo, eseguita di solito da un unico pianista fino ad accogliere proprio sotto
lo schermo una vera e propria orchestra sinfonica.
La stessa storia
dell’Estate Romana è segnata dal grandioso evento organizzato da Renato
Nicolini che ha visto partecipare oltre 8mila persone, tra le quali
appositamente giunti per l’occasione Jack Lang, l’allora ministro
della cultura francese accompagnato da Madame Mitterand. Un evento all’insegna
della cultura partecipata caratterizzato dalla proiezione del “Napoleon”
di Abel Gance accompagnato dal vivo dall’Orchestra di Roma.
Gli appuntamenti saranno
settimanali, scanditi ogni martedì da speciali proiezioni delle pellicole che
hanno segnato la storia della cinematografia, dai capolavori girati da registi
come Fritz Lang e Ernst Lubitsch, da Sergej
Ejzenstein a John Ford, dai film surrealisti
di Luis Buñuel e Salvador Dalí fino alle
prime pellicole del maestro del brivido, Alfred Hitchcock.
Ogni serata sarà occasione
per la degustazione di vini italiani ed internazionali di qualità provenienti
da Francia, Spagna, Cile, Argentina, Stati Uniti, Sud Africa, Nuova Zelanda e
Australia. Tra i protagonisti dei concerti jazz il grande maestro Riccardo
Biseo pianista di fama internazionale tra i maggiori esponenti del
jazz contemporaneo, che in campo cinematografico ha per altro scritto,
arrangiato e diretto la musica di famosi film, da “Il Conte Max” di
Vittorio De Sica a “La Carne” di Marco Ferreri, da “Storia
di una capinera” di Franco Zeffirellifino a “L’ultimo
imperatore” di Bernardo Bertolucci. Per il teatro Biseo ha
lavorato con Patroni Griffi nei “Sei personaggi in cerca
d’autore“, ha diretto la musica di Hamlish nel musical “Stanno suonando
la nostra canzone” per la regia di Gigi Proietti, per la
versione italiana di “My Fair Lady” e di “Jesus Christ Superstar”
con Carl Anderson. Ha anche scritto musica di scena per molte
commedie, come innumerevoli sono le sue partecipazioni a programmi radiotelevisivi,
da Fantastico a Canzonissima, da Mille
lire al mese a Scommettiamo che?
Dalla bravissima pianista
giapponese Akiko Ushijima, una vera e propria regina dell’Hammond,
autrice della originalissima colonna sonora del film “Confucius”
di Fei Mu ad un’artista cresciuto musicalmente insieme alla
fucina capitolina con Max Gazzè, Federico Zampaglione, Daniele
Silvestri, tastierista della prima formazione dei Tiromancino, Manlio
Belpasso è oggi un compositore e interprete di rara e raffinata
eleganza, che porta nell’anima l’eco delle note dei grandi interpreti del jazz
moderno, ritmi latini, musica classica e le influenze della scuola trip-hop di
Bristol. Il suo concerto sarà caratterizzato dalla sua musica originale,
profonda, autentica e decisamente molto sensuale. Belpasso non strizza l’occhio
alle esigenze del mercato, le sue composizioni sono il naturale frutto
dell’evoluzione artistica di un protagonista del suo tempo, un musicista che
ben conosce le origini e la tradizione del Jazz, ma che non si accontenta di
rievocare con nostalgia il passato ma lo interpreta con personalità all’insegna
della nostra contemporaneità.
Uno Special
Day sarà dedicato agli “Urbani: a Jazz Family” un doveroso
tributo, tra convegni e proiezioni, all’indimenticabile Massimo
Urbani l fratello minore Maurizio Urbani che più
di ogni altro ha seguito la carriera artistica del grande contraltista,
affiancandolo spesso con il sax tenore, strumento su cui ha sviluppato una
sonorità inconfondibile e paragonabile ad un altro astro del jazz, John
Coltrane.
Uno Special
Day sarà dedicato agli “Urbani: a Jazz Family” un doveroso
tributo, tra convegni e proiezioni, all’indimenticabile Massimo
Urbani l fratello minore Maurizio Urbani che più
di ogni altro ha seguito la carriera artistica del grande contraltista,
affiancandolo spesso con il sax tenore, strumento su cui ha sviluppato una
sonorità inconfondibile e paragonabile ad un altro astro del jazz, John
Coltrane.
LUNEDI 30 APRILE 2018
INTERNATIONAL JAZZ DAY
HOTEL LA GRIFFE – Via Nazionale 13
Infoline: 06 62205221
E-mail: jazzday@centrostorico.info
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO DEI POSTI
Programma
Ore 18:00 – The Jazz Singer
Ore 19:30 – Intercultural Art Exhibiton
Ore 20:30 – Vernissage “FA RE Arte”
Ore 21:00 – Tony Formichella Jazz Quartett
Ore 22: 00 – All Star Concert – Live streaming da San Pietroburgo
INTERNATIONAL JAZZ DAY
HOTEL LA GRIFFE – Via Nazionale 13
Infoline: 06 62205221
E-mail: jazzday@centrostorico.info
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO DEI POSTI
Programma
Ore 18:00 – The Jazz Singer
Ore 19:30 – Intercultural Art Exhibiton
Ore 20:30 – Vernissage “FA RE Arte”
Ore 21:00 – Tony Formichella Jazz Quartett
Ore 22: 00 – All Star Concert – Live streaming da San Pietroburgo
Nessun commento:
Posta un commento