Le immagini dell’eruzione del vulcano Kilauea,
nell’arcipelago hawaiano stanno facendo il giro del mondo. Gli esperti che
studiano la zona da anni assicurano che si tratta solo dell’inizio perché
l’attuale attività ricorda quella avvenuta nel 1924, quando “ben 50 eruzioni esplosive si susseguirono
nell’arco di due settimane”, come cita l’ANSA.
Il vulcano Kilauea si trova nell’Hawaii National
Park, inserito nel Patrimonio dell’Umanità dal 1987, proprio a causa
dell’attività del Kilauea e del vicino Mauna Loa.
Come #UnescoMovie di questa settimana abbiamo quindi
scelto un film che è stato girato in questa zona di mondo, il cui paesaggio ora
sta cambiando per sempre: The Tempest (2010),
di Julie Taymor, versione modernizzata dell’omonima opera teatrale di
Shakespeare. Film di chiusura, fuori concorso, della Mostra del Cinema di
Venezia 2010, The Tempest ottenne anche una nomination agli Oscar per i
migliori costumi, realizzati da Sandy Powell (la statuetta andò a Colleen
Atwood per Alice in Wonderland). Nel
cast attori del calibro di Helen Mirren, Felicity Jones, Chris Cooper, Ben
Whishaw e Djimon Hounsou.
La troupe guidata dalla Taymor inizia i sopralluoghi
alle Hawaii nel 2008. “Il location
manager Val Kime e lo state film commissioner Donne Dawson si sono incontrati
con l’Hawaii County e i manager del Dipartimento delle Risorse Naturali e il
Dipartimento dei Parchi e della Ricreazione per ottenere l’approvazione di
girare in circa una mezza dozzina di location nella Big Island. Essi sperano di
riuscire a girare nell’Hawaii Volcanoes National Park, ma l’ok definitivo non è
ancora giunto”, scrive Tim Ryan il 30 ottobre 2008 su Damon Tucker: Hawaii News & Information.
L’ok tanto atteso arriva, infine, ai primi di novembre
e le riprese si protraggono per tutto dicembre dello stesso anno. “L’arte di Prospera (l’originale
Prospero è stato trasformato in donna
ed è interpretato da Helen Mirren, ndr) è
associata nel film al controllo della rabbia e alla furia del mondo naturale
che rispecchia i suoi desideri di vendetta. Ella è piena di fuoco e scintille e
aggressività maschile”, scrive The
Oxford Handbook of Shakespeare and Perfomance a cura di James C. Bulman per
spiegare perché la Taylor abbia voluto girare un film così “intagliato nella natura” all’Hawaii Volcanoes National Park.
Ecco la motivazione per cui l’Hawaii National Park è
inserito nel Patrimonio Unesco Naturale:
“Il
sito contiene due dei vulcani più attivi del mondo, Mauna Loa (4.170 m) e
Kilauea (1.250 m), entrambi torreggiano nel cuore dell’Oceano Pacifico. Le
eruzioni vulcaniche hanno creato costanti cambiamenti paesaggistici, e lo
scorrere della lava rivela formazioni geologiche sorprendenti. Uccelli rari e
specie endemiche vivono in quest’area, così come foreste di felci giganti”.
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