È uscito nelle nostre sale giovedì 31 maggio,
distribuito da Parthénos, Resina, diretto da
Renzo Carbonera con Maria Roveran, Thierry Toscan, Jasmin Mairhofer e
Andrea Pennacchi. Un paesino di montagna, i suoi abitanti, un piccolo mondo
alle prese con i primi effetti del cambiamento climatico e la determinazione di
una giovane donna intenta a riscoprire la bellezza della musica, dirigendo un
coro di soli uomini.
La sceneggiatura del film si ispira alle vicende
recenti del Coro Polifonico di Ruda, un coro friulano che vanta una tradizione
austro-ungarica più che centenaria, che ha saputo anche reinventarsi fino a
entrare a pieno titolo nel novero dei 5 migliori cori maschili al mondo da 10
anni a questa parte, vincendo ben due volte le olimpiadi corali nella sua
categoria. Il coro di Ruda è un coro composto da 40 voci maschili e un grande
merito dei suoi successi va attribuito, come in ogni coro, al suo direttore. In
questo caso una donna, la musicista Fabiana Noro.
Prima dell’uscita al cinema, Resina sarà presentato
in anteprima nazionale sabato 5 maggio al 66° Trento Film Festival come
evento di chiusura, alla presenza del regista e della protagonista, l’attrice
Maria Roveran.
Resina è una produzione OneArt in collaborazione con
Rai Cinema e Trentino Film Commission.
SINOSSI
Un coro di uomini. Un direttore donna.
Una famiglia e una piccola comunità che hanno bisogno di ritrovare il senso
d’unione per affrontare la sfida del domani. La giovane violoncellista Maria è
delusa dallo spietato mondo della musica. Ritorna al paesino di montagna delle
sue origini, una piccola enclave isolata dove si parla ancora una lingua
arcaica: il cimbro. Qui trova una situazione familiare complessa e una piccola
comunità alle prese con i primi effetti del cambiamento climatico. Quasi per
caso, o forse perché è impossibile non trovarsi all’unico bar della piazza,
Maria entra in contatto con il glorioso coro polifonico maschile di cui faceva
parte suo nonno. In realtà ora il tutto è in completo disarmo, affidato a una
manciata di strampalati ubriaconi da bar, e Quirino è l’unico di loro a non
volersi arrendere all’evidenza: sogna ancora di partecipare a un fantomatico
concorso canoro, in grado di riportarli all’antico splendore. Per fare questo
chiede aiuto a Maria, e lei accetta la sfida perché sotto sotto cerca un modo
per riavvicinarsi al mondo della musica. Un caleidoscopio di personaggi tinge
di ironia e ritmo il racconto di un piccolo mondo, alle prese con lo
spauracchio del cambiamento climatico, e con la determinazione di Maria. Ne
emerge la storia di una giovane donna in un mondo di uomini.
***
Resina è la prima produzione cinematografica ad aver
applicato il protocollo T-Green della Trentino Film Commission, atto alla
riduzione dell’impatto ambientale durante la lavorazione del film. Nella
fattispecie: l’allacciamento alla rete elettrica sul territorio comunale ove
possibile, l’utilizzo di fonti elettriche solari, la riduzione degli sprechi e
la differenziazione corretta dei rifiuti sul set, l’utilizzo di plastica
biodegradabile, la pratica del chilometro 0 per gli spostamenti di persone,
mezzi e beni utili al set.
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