Il 30 maggio scorso ha fatto molto parlare di sé la
sfilata per la collezione cruise 2019 di Gucci, ideata ed organizzata dal suo
direttore creativo Alessandro Michele, nella necropoli romana di Alyscamps ad Arles.
Suggestivo e visivamente di grande impatto, l’evento, paragonato dallo stesso
organizzatore ad “un rave in un cimitero”,
ha creato scalpore e ha riportato alla ribalta mondiale i monumenti romani di
Arles, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1981.
Abbiamo quindi deciso di dedicare l’articolo
#UnescoMovie di questa settimana a Ronin (1998) con Robert De Niro e Jean Reno,
pellicola che vent’anni fa ha messo in risalto le meraviglie romane in questa
cittadina della Provenza.
Alcune scene di altissima tensione, infatti, sono
girate all’interno dell’anfiteatro romano durante delle visite guidate (è
possibile anche sentire degli stralci di spiegazione su come e quando fu
fondato mentre i protagonisti si spostano tra i corridoi). Complessivamente le
scene durano più di sette minuti e mezzo, e contano due sparatorie.
Da allora, Ronin, che ha chiuso il 1998 al 45mo
posto della classifica mondiale con un incasso superiore ai 70 milioni di
dollari, ha spinto una grande quantità di persone a visitare la cittadina
francese “sulle tracce del film”,
come scrivono vari utenti di Trip Advisor, o per rivedere le location di questa
pellicola “girata con una fotografia
indimenticabile”, come riportano in un blog.
Ecco la motivazione per cui I monumenti Romani e
Romanici di Arles sono inseriti nel Patrimonio Unesco:
“Arles è un
ottimo esempio dell’adattamento di una città antica alla civilizzazione
medievale europea. Essa conta alcuni monumenti romani impressionanti, i più
antichi dei quali – l’arena, il teatro romano e il cryptoporticus (gallerie
sotterranee) – risalgono al I secolo a.C. Durante il IV secolo Arles ha vissuto
una seconda età d’oro, attestata dai bagni di Costantino e dalla necropoli di
Alyscamps. Nell’XI e nel XII secolo, Arles diventa di nuovo una delle città più
visitate del Mediterraneo, con la chiesa romanica di Saint- Trophime, dedicata
al santo evangelizzatore della Provenza”.
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