Will Sawyer (Dwayne “The Rock” Johnson) è un veterano americano di guerra ed ex leader del
Team di Recupero Ostaggi dell'FBI che, dopo aver perso
una gamba in azione, ora valuta la sicurezza dei grattacieli.
Durante un lavoro a Hong Kong, un nuovissimo, altissimo e avveniristico grattacielo,
da lui appena valutato come il più sicuro al mondo, viene improvvisamente
avvolto dalle fiamme. La colpa ricade su Will che, da ricercato in fuga, deve
trovare i responsabili che l’hanno incastrato, ripulire il suo nome e
soprattutto salvare in qualche modo la sua famiglia (la moglie Sarah/Neve Campbell e i due figli) rimasta intrappolata
all'interno dell'edificio in fiamme.
Scritto e
diretto da Rawson Marshall Thurber (Una
spia e mezzo, Come ti spaccio la
famiglia) Skyscraper
è un classico film d’azione catastrofico che basa la sua forza principalmente,
se non esclusivamente, sul fisico possente di The Rock, ormai specializzato in
pellicole adrenaliniche di questo genere, tipiche, oltretutto, del periodo
estivo. La novità è rappresentata dal volere, per certi versi, “umanizzare” l’eroe,
privandolo di un arto e rendendolo un padre amorevole, spinto ad agire dal
dramma che sta vivendo la sua famiglia.
Il problema, però, è che questo film fa l’errore di
prendersi eccessivamente sul serio. Dato che le scene action, ottimamente
realizzate dal punto di vista tecnico, sono talmente surreali e improbabili da
mettere a dura prova la sospensione dell’incredulità (come il salto nel vuoto
da una gru al grattacielo, già spoilerato nel trailer), una maggiore e sfrontata
autoironia (che sappiamo essere un’ottima qualità di Dwayne Johnson, come
abbiamo visto, ad esempio, in Jumanji –
Benvenuti nella giungla) avrebbe giovato molto e si sarebbe potuta rivelare
la carta vincente. Ma purtroppo così non è stato. Per non parlare del fatto che
l’handicap affibbiato al protagonista, cosa che ha suscitato alcune polemiche, serve
solo a poter utilizzare l’arto meccanico per scopi inaspettati, come restare
appeso a testa in giù dal grattacielo, o tenere aperte delle porte
blindatissime.
La trama, come spesso accade in questi casi, è poco
plausibile e fortemente prevedibile, giusto un mezzo per dare il via all’infinita
sequenza di scene d’azione ad alto tasso di adrenalina. Tutto costruito, come dicevamo, attorno alla
figura di The Rock, leader indiscusso dei film catastrofici degli ultimi anni,
da San Andreas (2015) a Rampage – Furia animale (2018). Ma questa volta non basta.
Sicuramente non aiuta l’inevitabile paragone con gli
illustri “precedenti” Trappola di
Cristallo (1988) e L’inferno di
cristallo (1974). Interessante, nel finale, anche se non sviluppato al
meglio, il richiamo al labirinto di specchi de La Signora di Shanghai (1947) di Orson Welles.
Nonostante i numerosi difetti, Skyscraper offre comunque un discreto intrattenimento senza troppe
pretese. In fondo può bastare anche solo gustarsi le esplosioni e le imprese
eroiche di The Rock senza farsi troppe domande e mettendo da parte la
credibilità.
Dal 19 luglio al cinema, distribuito da Universal Pictures.
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