mercoledì 10 ottobre 2018

#UnescoMovie – Il cammino per Santiago (2010)

di Diletta Nicastro




Come #UnescoMovie di questa settimana abbiamo scelto Il cammino per Santiago (The way, 2010) di Emilio Estevez con il padre Martin Sheen.

Il film, scritto dallo stesso Estevez, narra la storia di Tom Avery, un cattolico deluso, che si ritrova catapultato in Europa a causa della morte improvvisa del figlio che aveva intenzione di intraprendere il cammino per Santiago de Compostela (la cui Città Vecchia è Patrimonio Unesco dal 1985). Tom dapprima vorrebbe unicamente prendere le spoglie del figlio, poi decide di intraprendere quel cammino che avrebbe dovuto fare Daniel, e questo gli cambierà la vita.




La trama prende spunto dal vero pellegrinaggio intrapreso assieme al nonno Martin da Taylor Estevez (figlio di Emilio), che durante il percorso incontrò la donna della sua vita, ora sua moglie. Martin rimase così impressionato da questa esperienza da chiedere al figlio di scrivere un documentario sul Cammino (The Way, appunto), per lo più sconosciuto agli statunitensi. Emilio era restio a buttare giù le basi per un docufilm, ma nell’arco di sei mesi sviluppò la trama del film e chiese espressamente al padre di recitare nella parte del protagonista (Martin Sheen all’iniziò tentennò proponendo Michael Douglas e Mel Gibson, ma infine abbracciò il progetto e divenne il protagonista).

La bellezza del film, dal punto di vista #UnescoMovie, è che esso è stato girato interamente in location (il sito CaminoFacil.net che da più di 10 anni fa da supporto ai pellegrini che vogliono intraprendere questo viaggio ha addirittura pubblicato la mappa interattiva che mostra tutti i luoghi visibili i nel film) e che è il primo film in assoluto ad essere entrato all’interno della Cattedrale di Santiago.


L’impresa non fu affatto facile, come raccontò Emilio Estevez nel 2011 a CBN.com, e si rischiò seriamente di far saltare la scena chiave della storia. “Quando chiedemmo il permesso di girare all’interno della Cattedrale ci chiusero la porta in faccia. Loro permettono che entrino solo per fare documentari, o per girare delle riprese d’archivio per il telegiornale, ma non lasciano entrare nessuno che abbia un copione tra le mani. Non possono sapere se nel risultato finale si denigra o si sostiene la sacralità del luogo. Dal loro punto di vista hanno anche ragione. Potevamo essere un manipolo di cinici americani che entrava senza portare rispetto alla chiesa. Non importava la fede profonda di mio padre. Non importava il film in sé e per sé. Di fatto, non potevano creare un precedente”.

Di fronte a questo rifiuto Emilio Estevez radunò tutto il cast tecnico ed artistico del film e chiese di fare qualcosa di poco convenzionale per i divi di Hollywood: pregare. “Chiesi loro di accendere delle candele per allontanare l’embargo nei nostri confronti. E funzionò. Il via libera arrivò appena 48 ore prima dell’inizio delle riprese”.


Un altro ragguardevole pregio di Cammino per Santiago è il fatto che grazie a questo film gli americani hanno scoperto questa culla religiosa e culturale della Spagna. Non ai livelli di altre pellicole che hanno lanciato altre importanti destinazioni in Europa (come Tutti insieme appassionatamente con Salisburgo o Camera con vista con Firenze), ma in maniera considerevole se proporzionato alla sua visibilità (essendo un film indipendente, non ha avuto una forte distribuzione negli Usa ed Emilio Estevez, assieme al padre Martin Sheen, ha attraversato in pullman gli Stati Uniti per promuoverlo). “Ragazzi ci scrivono su Facebook dicendo che non avevano mai sentito nominare Santiago e che ora hanno deciso di andarci”, conclude un entusiasta Emilio Estevez.

Ecco la motivazione per cui la Vecchia Città di Santiago de Compostela è nel Patrimonio Culturale dell’Unesco dal 1985:

“Questo famoso sito di pellegrinaggio nel nord-ovest della Spagna divenne un simbolo della battaglia tra i cristiani spagnoli e l’Islam. Distrutto dai Mussulmani alla fine del X secolo, fu completamente ricostruito il secolo seguente. Con i suoi edifici Romanici, Gotici e Barocchi, la Vecchia Città di Santiago è una delle aree urbane più belle al mondo. I monumenti più antichi sono raggruppati intorno alla tomba di San Giacomo e alla Cattedrale, che contiene il pregevole Pórtico de la Gloria”.


  Emilio Estevez e Martin Sheen.

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