Come #UnescoMovie di questa settimana abbiamo scelto
Il cammino per Santiago (The way, 2010) di Emilio Estevez con il
padre Martin Sheen.
Il film, scritto dallo stesso Estevez, narra la
storia di Tom Avery, un cattolico deluso, che si ritrova catapultato in Europa
a causa della morte improvvisa del figlio che aveva intenzione di intraprendere
il cammino per Santiago de Compostela (la cui Città Vecchia è Patrimonio Unesco
dal 1985). Tom dapprima vorrebbe unicamente prendere le spoglie del figlio, poi
decide di intraprendere quel cammino che avrebbe dovuto fare Daniel, e questo
gli cambierà la vita.
La trama prende spunto dal vero pellegrinaggio
intrapreso assieme al nonno Martin da Taylor Estevez (figlio di Emilio), che
durante il percorso incontrò la donna della sua vita, ora sua moglie. Martin
rimase così impressionato da questa esperienza da chiedere al figlio di
scrivere un documentario sul Cammino (The Way, appunto), per lo più sconosciuto
agli statunitensi. Emilio era restio a buttare giù le basi per un docufilm, ma nell’arco
di sei mesi sviluppò la trama del film e chiese espressamente al padre di
recitare nella parte del protagonista (Martin Sheen all’iniziò tentennò
proponendo Michael Douglas e Mel Gibson, ma infine abbracciò il progetto e
divenne il protagonista).
La bellezza del film, dal punto di vista
#UnescoMovie, è che esso è stato girato interamente in location (il sito
CaminoFacil.net che da più di 10 anni fa da supporto ai pellegrini che vogliono
intraprendere questo viaggio ha addirittura pubblicato la mappa interattiva che
mostra tutti i luoghi visibili i nel film) e che è il primo film in assoluto ad
essere entrato all’interno della Cattedrale di Santiago.
L’impresa non fu affatto facile, come raccontò
Emilio Estevez nel 2011 a CBN.com, e si rischiò seriamente di far saltare la
scena chiave della storia. “Quando
chiedemmo il permesso di girare all’interno della Cattedrale ci chiusero la
porta in faccia. Loro permettono che entrino solo per fare documentari, o per
girare delle riprese d’archivio per il telegiornale, ma non lasciano entrare
nessuno che abbia un copione tra le mani. Non possono sapere se nel risultato
finale si denigra o si sostiene la sacralità del luogo. Dal loro punto di vista
hanno anche ragione. Potevamo essere un manipolo di cinici americani che
entrava senza portare rispetto alla chiesa. Non importava la fede profonda di
mio padre. Non importava il film in sé e per sé. Di fatto, non potevano creare
un precedente”.
Di fronte a questo rifiuto Emilio Estevez radunò
tutto il cast tecnico ed artistico del film e chiese di fare qualcosa di poco
convenzionale per i divi di Hollywood: pregare. “Chiesi loro di accendere delle candele per allontanare l’embargo nei
nostri confronti. E funzionò. Il via libera arrivò appena 48 ore prima
dell’inizio delle riprese”.
Un altro ragguardevole pregio di Cammino per Santiago è il fatto che
grazie a questo film gli americani hanno scoperto questa culla religiosa e
culturale della Spagna. Non ai livelli di altre pellicole che hanno lanciato
altre importanti destinazioni in Europa (come Tutti insieme appassionatamente con Salisburgo o Camera con vista con Firenze), ma in
maniera considerevole se proporzionato alla sua visibilità (essendo un film
indipendente, non ha avuto una forte distribuzione negli Usa ed Emilio Estevez,
assieme al padre Martin Sheen, ha attraversato in pullman gli Stati Uniti per
promuoverlo). “Ragazzi ci scrivono su
Facebook dicendo che non avevano mai sentito nominare Santiago e che ora hanno
deciso di andarci”, conclude un entusiasta Emilio Estevez.
Ecco la motivazione per cui la Vecchia Città di
Santiago de Compostela è nel Patrimonio Culturale dell’Unesco dal 1985:
“Questo
famoso sito di pellegrinaggio nel nord-ovest della Spagna divenne un simbolo
della battaglia tra i cristiani spagnoli e l’Islam. Distrutto dai Mussulmani
alla fine del X secolo, fu completamente ricostruito il secolo seguente. Con i
suoi edifici Romanici, Gotici e Barocchi, la Vecchia Città di Santiago è una
delle aree urbane più belle al mondo. I monumenti più antichi sono raggruppati
intorno alla tomba di San Giacomo e alla Cattedrale, che contiene il pregevole
Pórtico de la Gloria”.
Emilio Estevez e Martin Sheen.
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