Il regista Taika Waititi (Thor: Ragnarok, Selvaggi
in Fuga -Hunter for the Wilderpeople) imprime il suo stile distintivo,
caratterizzato da umorismo e pathos, nel suo ultimo film, Jojo Rabbit, satira
sulla Seconda Guerra Mondiale che segue le imprese di un ragazzo tedesco piuttosto
solitario (Roman Griffin Davis nei panni di Jojo), la cui visione del mondo
viene sconvolta quando scopre che sua madre (Scarlett Johansson), che è single,
tiene nascosta in soffitta una giovane ebrea (Thomasin McKenzie). Aiutato solo
dal suo amico immaginario, Adolf Hitler (Taika Waititi), Jojo è costretto a
confrontarsi con il suo cieco nazionalismo.
Jojo Rabbit, scritto e diretto da
Taika Waititi si ispira al romanzo “Il Cielo in Gabbia”di Christine Leunens ed
è interpretato da Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Rebel
Wilson, Stephen Merchant, Alfie Allen, con Sam Rockwell e Scarlett Johansson. I
produttori sono Carthew Neal, Waititi e Chelsea Winstanley. Il team dietro le
quinte comprende il direttore della fotografia Mihai Malaimare, lo scenografo
Ra Vincent, il responsabile del montaggio Tom Eagles, il compositore Michael
Giacchino, la costumista Mayes Rubeo, la make-up e hair designer Dannelle
Satherley e il supervisore degli effetti visivi Jason Chen.
Dal 16 gennaio al cinema.
"Sono sempre
stato attratto dalle storie in cui il mondo è visto attraverso gli occhi dei
bambini. Qui, il caso vuole che si tratti di un bambino su cui normalmente si
tenderebbe a non investire. Mio nonno ha combattuto i nazisti durante la
Seconda Guerra Mondiale e sono sempre stato affascinato da quel momento storico
e da quegli eventi. Quando mia madre mi parlò del libro di Christine Leunens,
“Il Cielo in Gabbia” fui attratto dal fatto che fosse raccontato attraverso gli
occhi di un bambino tedesco indottrinato all’odio dagli adulti. Avendo figli io
stesso, sono diventato ancora più consapevole del fatto che gli adulti
dovrebbero guidare i bambini nella vita e allevarli perché diventino la
migliore versione di se stessi, eppure in tempo di guerra spesso accade il contrario.
In effetti, dal punto di vista di un bambino, gli adulti di questi tempi
sembrano essere piuttosto caotici e assurdi, proprio quando tutto quello di cui
il mondo ha bisogno è una guida e un po’ di equilibrio. Da ebreo maori, ho
fatto esperienza di un certo grado di pregiudizio, quindi lavorare a Jojo
Rabbit è stato un modo per ricordare, soprattutto oggi, che dobbiamo educare i
nostri figli alla tolleranza e continuare a ripeterci che non ci deve essere
posto per l'odio in questo mondo. I bambini non nascono nell'odio, vi vengono
addestrati. Mi auguro che l'umorismo di Jojo Rabbit contribuisca a coinvolgere
una nuova generazione; è importante continuare a trovare modi sempre nuovi e
originali per continuare a raccontare l'orribile storia della seconda guerra
mondiale alle nuove generazioni, in modo tale che i nostri figli possano
ascoltare, imparare e progredire, uniti verso il futuro. Alla fine
dell'ignoranza, sperando che possa essere sostituita dall’amore."-Taika
Waititi
Qui il trailer:
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