Sì, partivo prevenuta, perchè amo follemente la trasposizione cinematografica del 1996 con Gwyneth Paltrow e non sentivo assolutamente la necessità di una nuova versione di Emma.
Ciò nonostante, la curiosità di vedere questo nuovo prodotto era tanta, data la mia passione per Jane Austen e per tutto ciò a lei collegato, anche lontanamente.
Purtroppo, però, i miei peggiori timori si sono rivelati fondati: Emma. (2020) di Autumn de Wilde è un film tendenzialmente inutile, che non aggiunge nulla di interessante alla storia. Anzi, risulta piuttosto fastidioso (e tedioso), con quella voglia di distinguersi a tutti i costi con una certa ironia fuori luogo che ne mina la riuscita. Sono persino giunta a rivalutare la miniserie del 2009 con Romola Garai, il che è tutto dire.
La protagonista, Emma Woodhouse, interpretata da Anya Taylor-Joy, risulta eccessivamente antipatica e il Mr. Knightley di Johnny Flynn è privo di mordente e del fascino richiesto dal ruolo, nonostante una scena di nudo totalmente fuori contesto. Il resto del cast - da Callum Turner (Frank Churchill) a Josh O'Connor (Mr. Elton), da Mia Goth (Harriet Smith) a Miranda Hart (Miss Bates), e via via tutti gli altri - è piuttosto scialbo, evanescente, non incisivo, fatta eccezione per Bill Nighy nei panni di Mr. Woodhouse.
La colonna sonora, eccessivamente presente, è particolarmente fastidiosa.
C'è qualcosa da salvare in questa pellicola? Sì: i meravigliosi costumi, le acconciature e le splendide scenografie. Una bella confezione estetica che però non basta a compensare la mancanza di sostanza.
Non condivido questa critica, a me è piaciuto molto, i 2 protagonisti li ho trovati più attuali, i costumi , e le pettinature meravigliosi
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