di Diletta Nicastro
Tra i film del nuovo millennio che più hanno incantato gli stranieri sulle bellezze italiane si può tranquillamente annoverare Letters to Juliet (2010), ultimo film di Gary Winick, con Amanda Seyfried, Christopher Egan, Vanessa Redgrave e Franco Nero. Un po’ come fece Camera con Vista negli Anni Ottanta con Firenze, così Letters to Juliet ha reso il centro storico di Verona una meta romantica ancora più ambita per gli stranieri.
Le riprese a Verona si sono svolte dal 23 giugno al 10 luglio 2009 e per far sì che le scene si svolgessero senza l’afflusso dei turisti, l’attrazione turistica più famosa di Verona, la loggia di Giulietta, fu chiusa al pubblico per ben due giorni. Ma anche altri scorci di Verona sono ben visibili nel film: via Portici, Via Leoncino, Via Cappello, Piazzetta Pescheria e molto altro.
Piazza Pescheria
Nello splendido documentario sul making of del film in Italia, il regista Winick sottolinea che “ci sono storie in cui la location diventa un personaggio. Questo accade per esempio con New York nei film con Woody Allen. E qui accade lo stesso. La storia poteva accadere solo qui”.
A lui fa eco la produttrice Caroline Kaplan, che aggiunge: “Abbiamo visto molte location ed abbiamo scelto quelle che per Gary erano le più adatte ai personaggi”.
Tra i tanti scorci di Verona che potevano essere inseriti o messi da parte, ve ne era uno che non poteva mancare: il cortile di Giulietta, fulcro attorno al quale si svolge la storia.
Il muro di Giulietta nel film
Ma, c’è un ma. Lo spiega il production designer Stuart Wurtzel: “Per esigenze cinematografiche il cortile di Giulietta è stato leggermente modificato. C’è una stradina lunga e stretta, che ci avrebbe impedito di girare con agio. Così abbiamo ricostruito un muro dentro al cortile per avere più spazio ed abbiamo potuto usare il portone come ingresso al cortile. Abbiamo cercato di renderlo meno turistico e più simile al suo aspetto all’epoca di Giulietta”.
Il vero muro di Giulietta
Complessivamente Verona è entrata dentro a tutti coloro che hanno partecipato al film, a partire dalla giovane protagonista Amanda Seyfried, che ha dichiarato: “Verona è la città più bella in cui sono stata finora. Un’americana come me non è abituata a vedere tutta questa architettura. Mi fa sentire come una viaggiatrice nel tempo. Tutto questo me lo porterò dentro per sempre”.
L’impatto di Verona sul film non si è fermato qui. Infatti la prima mondiale del film si è svolta il 3 maggio proprio qui. E non in un cinema qualsiasi, ma al Teatro Filarmonico edificato nel Settecento su un progetto dell’architetto Francesco Galli da Bibbiena e ricostruito nel 1945 dopo la distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale. Inoltre l’amministrazione ha messo a disposizione la Gran Guardia per ospitare la cena di Gala e la Casa di Giulietta per l’evento riservato alla stampa americana. All’anteprima sono intervenuti tutti e quattro gli attori principali.
Foto pubblicitaria davanti all'Arena di Verona, in vista della prmiere
“Si tratta di un’occasione unica per la promozione di Verona e delle eccellenze del suo territorio – spiegò l’assessore alla Cultura Erminia Perbellini a VeronaSera – visto che il film porterà in tutto il mondo le immagini della nostra città, promuovendone oltre ai luoghi storici e monumentali anche i prodotti enogastronomici locali, protagonisti di alcune scene della pellicola. Inoltre grazie ad un accordo tra Comune, Camera di Commercio e Aeroporto, è stato realizzato uno spot promozionale della città che sarà proiettato in tutte le sale cinematografiche prima della visione del film. L’auspicio è che Verona possa diventare location anche di altre produzioni cinematografiche internazionali, visto che può contare sul sostegno e sulla positiva collaborazione di tutte le istituzioni cittadine”.
Dietro le quinte
I dati degli anni seguenti non hanno tradito le aspettative: dopo l’uscita del film, infatti, le lettere scritte a Giulietta sono cresciute notevolmente e si è calcolato che siano arrivate a superare le 50.000 unità all’anno. Ma l’eco del film non si è fermata qui. Interessante scoprire che ci sono degli organizzatori di viaggi, come la Overseas Adventure Travel, che nel pacchetto Nord Italia: Alpi, Dolomiti e Lombardia prevedono anche una sosta al Club di Giulietta per far rispondere alle lettere prendendole dal cassetto delle missive dagli Stati Uniti o dal Canada…
Curiosità: Il film ha alcune riprese girate anche a Siena, e questo, a rigor di logica, lo renderebbe addirittura un doppio UnescoMovie…
A Siena
La motivazione per cui la Città di Verona è nel Patrimonio culturale dal 2000:
“La storica città di Verona fu fondata nel I secolo a.C. Fiorì particolarmente sotto il dominio degli Scaligeri nel XIII e XIV secolo e nell’ambito della Repubblica di Venezia dal XV al XVIII secolo. Verona ha conservato un notevole numero di monumenti dell’antichità, del periodo medievale e rinascimentale, e rappresenta un eccezionale esempio di roccaforte militare”.
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