di Silvia Sottile
La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley, diretto dal premio Oscar® Guillermo del Toro e scritto dallo stesso del Toro insieme a Kim Morgan, è interpretato da Bradley Cooper, Cate Blanchett, Toni Collette, Willem Dafoe, Richard Jenkins, Rooney Mara, Ron Perlman e David Strathairn.
Il film Searchlight Pictures La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley, candidato a 8 Critics’ Choice Awards tra cui miglior film e miglior regia, arriverà il 27 gennaio nelle sale italiane distribuito da The Walt Disney Company Italia.
Quell'uomo è Stanton Carlisle (Bradley Cooper), un
truffatore vagabondo che si trasforma in un affascinante intrattenitore e
manipolatore talmente esperto da convincersi di poter sconfiggere il fato. Mentre
Stanton fa la sua euforica ascesa, del Toro racconta il sogno americano che va
alla deriva in modo sconsiderato.
Quando si avvicina alla chiaroveggente Zeena (Toni Collette) e al suo ex marito mentalista Pete (David Strathairn) in un luna park itinerante, il carismatico ma sfortunato Stanton Carlisle (Bradley Cooper) vede spianata la strada per il successo, usando questa nuova conoscenza per truffare la ricca elite della società newyorkese degli anni ‘40. Con la virtuosa Molly (Rooney Mara) lealmente al suo fianco, Stanton trama per truffare un pericoloso magnate (Richard Jenkins) con l'aiuto di una misteriosa psichiatra (Cate Blanchett) che però potrebbe essere la sua più formidabile rivale.
“Ero molto interessato a raccontare una storia sul destino e l'umanità. Stanton Carlisle è un uomo a cui vengono dati tutti gli elementi per cambiare la sua vita. Ha delle persone che credono in lui, che lo amano e che si fidano di lui. Tuttavia, la sua determinazione e la sua arroganza sono talmente forti da allontanarlo da tutto ciò”, afferma Guillermo del Toro
Il film di del Toro è basato su “Nightmare Alley”, il fatalistico romanzo di William Lindsay Gresham pubblicato nel 1946, incentrato su un carismatico imbroglione che viene divorato dalla sua incontrollabile ambizione. Naturalmente attratto dal mondo macabro e profondamente umano dei fenomeni da baraccone dei luna park, del Toro vedeva il romanzo di Gresham come autobiografico e voleva esplorare i confini sfumati fra l'illusione e la realtà, la disperazione e il controllo, il successo e la tragedia. Considerava questo romanzo un racconto morale sul lato oscuro del capitalismo americano.
Del Toro collabora ancora una volta con artigiani magistrali come il direttore della fotografia Dan Laustsen, la scenografa Tamara Deverell, il costumista Luis Sequeira e il montatore Cameron McLaughlin per dare vita a LA FIERA DELLE ILLUSIONI - NIGHTMARE ALLEY. Più spigoloso e tagliente di qualsiasi altro film girato dal regista, si tratta di una spietata storia di crimini, tradimenti e feroci castighi. Anche all'interno dei suoi contorni cupi, mantiene comunque la qualità mitica e la capacità di indagare la natura umana che caratterizzano classici di del Toro come Il labirinto del fauno e La forma dell’acqua - The Shape of Water.
Del Toro afferma di aver voluto espandere il suo modo di fare cinema, muovendolo verso nuove direzioni.
“Tra i miei film, questo è il primo a non essere manieristico o stilizzato pur avendo un'atmosfera magica. È ambientato in una realtà immediata e facilmente riconoscibile”, afferma.
“LA FIERA DELLE ILLUSIONI - NIGHTMARE ALLEY si allontana dagli elementi fantastici per cui Guillermo è famoso,” aggiunge un collaboratore frequente di del Toro, il produttore J. Miles Dale. “Ma è riuscito comunque a portare le sue abilità di narratore e il suo talento per il design all'interno di questo nuovo territorio. In fin dei conti, il film racconta la storia di un uomo che viene distrutto dal suo stesso karma. Uno dei temi più potenti del film è l'idea che nessuno possa fuggire da se stesso”.
All'interno de LA FIERA DELLE ILLUSIONI - NIGHTMARE ALLEY, ci sono vari livelli irrequieti di corruzione, vizio, lussuria, tradimento e assurdismo comico che crescono man mano che Stanton impara cinicamente a prendere di mira il bisogno umano di credere che esista qualcosa dopo di noi, che ci sia qualcosa aldilà del nostro mondo. Del Toro evita gli aspetti visivi tipici del noir: la storia prosegue in modo rapido, mostrando la vita di Stanton che si trasforma in uno straziante circolo vizioso. Del Toro afferma: “Volevo raccontare una storia classica in modo vivido e contemporaneo. Volevo che gli spettatori si rendessero conto che questa storia parlava del nostro mondo”.
Grazie al suo viscerale realismo, il film acquista l'urgenza di una fiaba morale in cui il destino presenta il conto, strutturata per terminare in un finale col botto. “Quando gli spettatori provano un senso di coinvolgimento nell'assistere all'ascesa di un personaggio, la loro più grande paura diventa la caduta di quel personaggio, che può avere un grande impatto emotivo”, afferma del Toro.
Cate Blanchett, che offre un mix di forza e sensualità ribollente alla femme fatale“opposta” del film—la dottoressa Lilith Ritter, una brillante e vendicativa psicanalista —è stata attratta da quelle emozioni. Vede questa storia come un racconto morale, conscio dei rapporti di classe ma capace di raccontare anche demoni psicologici, che parla soprattutto del modo in cui il disprezzo e la paura sono in grado di obliterare qualsiasi cosa, persino l'amore.
“LA FIERA DELLE ILLUSIONI - NIGHTMARE ALLEY parla della paura, dell'avidità e della manipolazione. Mette in luce le fondamenta oscure di quella che all'apparenza sembra una società molto educata. Ci sono indubbiamente diversi imbrogli e inganni anche nel mondo dei luna park itineranti, ma il cuore pulsante di quel mondo è rappresentato da una comunità legata da un affetto sincero. In questo film, l'alta società è molto più minacciosa e terrificante del luna park”, aggiunge Blanchett.
Qui il nuovo trailer:
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