di Silvia Sottile
Mancano pochi giorni alla conclusione della stagione dei premi cinematografici, che vedrà il suo culmine nella notte tra domenica 27 e lunedì 28 marzo con l’assegnazione dei prestigiosi premi Oscar. A chi andranno le tanto ambite statuette?
Noi abbiamo voluto fare un po’ di pronostici, in base ai premi finora assegnati ma dando anche spazio alle nostre preferenze.
Siamo convinti che come numero di riconoscimenti Dune di Denis Villeneuve la farà da padrone, con 4/5 statuette. Dovrebbe infatti avere pochi rivali nelle categorie tecniche a partire da effetti speciali, suono, fotografia mozzafiato e colonna sonora di Hans Zimmer (tutte categorie nelle quali ha già trionfato ai recenti BAFTA vincendone ben 5).
Per quanto riguarda i costumi le nostre speranze sono su Massimo Cantini Parrini per Cyrano, ma in pole troviamo Jenny Beavan per Crudelia.
Stessa storia per il miglior film straniero: il nostro E’ stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino ha ben poche possibilità contro il giapponese Drive my Car, candidato persino come miglior film.
Se la canzone originale vincente dovrebbe essere “No Time to Die” di Billie Eilish & Finneas O’Connell (da No Time to Die), pochi dubbi anche per quanto riguarda l’animazione. Pur non avendo vinto il premio di categoria, Encanto pare non aver rivali. L’unico film a poterlo forse insidiare è I Mitchell contro le macchine, vincitore degli Annie Awards ma a nostro avviso ha ben poche possibilità contro il colosso della Diney, già premiato con BAFTA, Golden Globe e PGA Award.
E veniamo alla sceneggiatura: secondo noi Belfast e Il Potere del Cane dovrebbero portarsi a casa rispettivamente l’Oscar per quella originale e non originale. Anche se i BAFTA hanno un po’ scombinato le carte assegnandoli a Licorice Pizza e Coda.
Per quanto riguarda le categorie attoriali, i giochi sembrano fatti per Will Smith (Una famiglia vincente – King Richard, la classica parabola americana) come miglior attore protagonista, anche se noi riteniamo più meritevole lo straordinario Benedict Cumberbatch ne Il Potere del Cane.
La vittoria per la miglior attrice protagonista è più aperta: al momento la favorita sembra essere Jessica Chastain per Gli occhi di Tammy Faye, vincitrice del SAG Award ma potrebbero farle lo sgambetto Nicole Kidman per Being the Ricardos, che ha in mano il Golden Globe, o addirittura Penelope Cruz che ha portato a casa la Coppa Volpi a Venezia per Madres Paralelas. Poche Speranze per Kristen Stewart in Spencer nei panni di Lady Diana.
Sempre in ambito femminile, come non protagonista non ha rivali Ariana DeBose per West Side Story, anche se un po’ ci dispiace per Dame Judi Dench in Belfast. Il miglior attore non protagonista dovrebbe essere Troy Kotsur per CODA – I segni del cuore ma a noi sono piaciuti molto anche Kodi Smit-McPhee ne Il potere del cane e Ciaran Hinds in Belfast. Che vinca il migliore.
Siamo infine arrivati ai riconoscimenti più prestigiosi: miglior film e miglior regia. Avendo vinto DGA Award, Critics’ Choice Award, Golden Globe e BAFTA, Jane Campion sarà sicuramente (e meritatamente) incoronata miglior regista. A nostro avviso, il suo Il Potere Del Cane merita di trionfare anche come miglior film e speriamo sia così. Di certo è stato il titolo in pole position fino a pochi giorni fa, con Golden Globe Drama e BAFTA già in bacheca. Il nostro timore è che per i soliti criteri di inclusione, potrebbe vincere Coda – I segni del cuore (grazioso ma di certo non da Oscar, specie a confronto col potente Il potere del cane), remake del francese La Famiglia Belier (2014), visto che il film è interpretato da molti attori non udenti e ha vinto a sorpresa il SAG Award per il miglior cast d’insieme e il PGA Award, divenendo di fatto il nuovo favorito. Nessuna speranza per Belfast di Kenneth Branagh e Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson che comunque ci sono piaciuti più di Coda. Non ci resta che attendere domenica 27 marzo… il nostro tifo è tutto per Il Potere del Cane!
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