di Silvia Sottile
Dall’8 gennaio arriva su Rai 1 la seconda stagione della serie Le indagini di Lolita Lobosco, diretta da Luca Miniero, con protagonista Luisa Ranieri. Liberamente tratta dai romanzi di Gabriella Genisi, la serie tv ci farà compagnia per 6 serate in prima visione.
Lolita Lobosco è una donna del Sud, mediterranea, vivace, empatica, in carriera; vicequestore del commissariato della Polizia di Stato a Bari, a capo di una squadra di soli uomini. In un mondo ostinatamente maschile, come quello dell’investigazione e della giustizia, Lolita sceglie di rimanere se stessa, un prezioso mix di esplosiva bellezza e intelligenza emotiva che le permette non solo di affermarsi, ma anche di combattere alcuni pregiudizi ancora esistenti nei confronti delle donne al comando.
In questa seconda stagione Lolita è alle prese con nuovi casi di omicidio che saprà risolvere con acume e creatività, anche grazie alla collaborazione preziosa dei fidi Forte ed Esposito. Parallelamente, la vicequestore cerca di tener fede alla promessa fatta a suo padre alla fine della prima stagione, ossia quella di trovare il suo assassino.
Chiarito infatti che l’omicidio di Petresine è opera della malavita organizzata che agiva nel porto di Bari, rimane da scoprire chi sia stato l’esecutore materiale del delitto. L’indagine si rivela tuttavia molto complessa, anche perché qualcuno sembra avere interesse a non far avvicinare Lolita alla verità.
Se sul lavoro le difficoltà sono molte, la vita privata della nostra protagonista non è meno complessa: alla gestione del fidanzamento con un uomo molto più giovane, Danilo, si aggiungono le preoccupazioni per Nunzia e il suo speciale rapporto d’amicizia con Trifone, i dissidi di Forte con la moglie Porzia e la nuova sfida di Esposito con la fidanzata Caterina, per non parlare dei disastri sentimentali dell’amica del cuore Marietta.
Come se non bastasse, nella vita di Lolita si affaccia una vecchia conoscenza, la sua prima cotta, l’affascinante Angelo Spatafora.
“Questa stagione di Le Indagini di Lolita Lobosco conferma, almeno nelle
intenzioni registiche, lo stile della prima serie provando semmai ad approfondirle. L'idea
consiste nel fare un racconto popolare che mischi commedia, noir, azione ed
esalti la natura inconsueta del personaggio che Luisa Ranieri ha saputo
magistralmente interpretare, cucendolo sulle proprie caratteristiche di
attrice.
Per una serie che unifica vari generi, in questa seconda stagione l’attenzione sulla scena, sulla scenografia e sulla fotografia aumenta, per un racconto che deve rendere credibili le storie ma anche cinematografico il mondo in cui si svolgono.
L'ambientazione barese fa il resto, alla ricerca di un sud cambiato, diverso, non privo di tinte noir che si aggiungono a quelle più comuni e solari. Un sud fatto di donne coraggiose e moderne che uniscono l'anima e il calore a una dimensione molto diversa dal passato e dal cliché. Non solo Lolita ma anche la mamma, la sorella ecc”.
Luca Miniero
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