di Silvia Sottile
Il 9 febbraio arriva nelle sale italiane con Warner Bros. Pictures la commedia musicale Magic Mike - The Last Dance, terzo e conclusivo capitolo del franchise di Magic Mike. Dopo lo straordinario successo di critica e pubblico, Magic Mike – The Last Dance riunisce nuovamente il team creativo del primo film: Channing Tatum riprende il ruolo di Mike Lane, mentre Steven Soderbergh torna alla regia del film, basato su una sceneggiatura di Reid Carolin, già autore dei primi due capitoli della saga. Protagonista al fianco di Tatum è Salma Hayek Pinault (House of Gucci, Come ti ammazzo il bodyguard 2: La moglie del sicario). Nel cast anche Ayub Khan Din (Ackley Bridge) nei panni del caustico maggiordomo Victor.
Dopo una lunga pausa e in seguito ad un affare fallito che lo ha lasciato al verde, costringendolo a lavorare come barman nei locali della Florida, per "Magic" Mike Lane (Channing Tatum) è giunta l’ora di tornare sul palco. Con la speranza di partecipare a quello che considera l’ultimo show della sua carriera, Mike si dirige a Londra con una donna ricca e altolocata, la misteriosa e affascinante Maxandra Mendoza (Salma Hayek Pinault), che lo attira con un'offerta che non può rifiutare... e un'agenda già pianificata. La posta in gioco è altissima quando Mike scopre cosa ha veramente in mente la donna: riuscirà, insieme ad un nuovo gruppo di ballerini da rimettere in carreggiata, ad essere in grado di farcela?
Iniziamo subito col dire che si vede la mano di Soderbergh che torna alla regia. Suo il primo Magic Mike (2012), mentre invece non aveva diretto il sequel Magic Mike XXL (2015), affidato a Gregory Jacobs.
La trama, come si può
facilmente intuire, è piuttosto esile, sebbene si cerchi di farne qualcosa di
più che un semplice pretesto per uno spettacolo di spogliarello maschile, cambiando completamente scenario rispetto ai due precedenti film e
inserendo temi quali l’amore, la rivalsa, i desideri delle donne e le seconde
possibilità. Il tutto naturalmente in maniera semplice e piuttosto prevedibile, seguendo molti stilemi della commedia romantica. Ma alla fine Magic Mike - The Last Dance
fa più che bene il suo dovere: intrattiene e diverte, con quel pizzico di autoironia che non guasta.
È piacevole godersi un film di puro intrattenimento, specie quando, come in questo caso, diventa anche una gioia per gli occhi. Le scene di ballo, meravigliosamente coreografate (ad opera di Alison Faulk e Luke Broadlick, già entrambi parte del franchise di Magic Mike e del team creativo di Soderbergh), sono coinvolgenti e di forte impatto, merito anche dei ballerini, molto bravi (e con un fisico mozzafiato), che rispondono un po’ a tutti i gusti.
Lo stesso Soderbergh commenta: "Con questi film, e questo in particolare, l’intento è sempre stato quello di intrattenere gli spettatori con le esibizioni di ballerini straordinariamente talentuosi, ma al contempo di usare la danza come una sorta di cavallo di Troia per approfondire altre tematiche".
Mentre Tatum, che è anche produttore, oltre a calarsi ancora perfettamente nei (pochi) panni del personaggio che 11 anni fa gli ha regalato il successo, osserva: "Nel primo film Mike rifletteva su cosa stesse facendo della sua vita. Nel secondo capitolo tutti i ragazzi vengono messi su un piedistallo facendo emergere le loro personalità, e mettendo comunque sempre al centro la vita di questi uomini. A mano a mano, le donne nei film sono diventate più disinibite, più esplicite su ciò che vogliono, e abbiamo quindi creato gli spettacoli dal vivo. Così facendo però, abbiamo altresì sentito la necessità di realizzare questo terzo film per ridefinire la figura di Magic Mike. Volevamo inserire nella pellicola i migliori ballerini del mondo, e presentare una forte protagonista femminile che fosse fondamentale per la storia e importante quanto Mike per la trama”.
È ovvio che non bisogna aspettarsi nulla di particolarmente impegnativo ma possiamo considerare Magic Mike - The Last Dance una sorta di guilty pleasure che regala due ore di svago spensierato e sarà apprezzato soprattutto dal pubblico femminile, grazie alla sensualità prorompente dei protagonisti.
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