di Silvia Sottile
Da Metro Goldwyn Mayer Pictures arriva Creed III, debutto alla regia di Michael B. Jordan che torna nel ruolo di Adonis Creed nel terzo capitolo del celebre franchise, dopo Creed - Nato per combattere (2015) e Creed II (2018).
Nelle sale italiane dal 2 marzo 2023, distribuito da Warner Bros. Pictures.
Dopo aver dominato il mondo della boxe, Adonis Creed ha avuto una brillante carriera e una soddisfacente vita privata. Quando un amico d'infanzia ed ex prodigio della boxe, Damian (Jonathan Majors), si rifà vivo dopo aver scontato una lunga pena in prigione, è ansioso di dimostrare che merita di salire sul ring. L'incontro tra ex amici è più di un semplice combattimento. Per regolare i conti, Adonis deve mettere in gioco il suo futuro per combattere contro Damian, un lottatore che non ha nulla da perdere.
Il film è interpretato anche da Tessa Thompson (Creed, Passing, Thor: Love and Thunder), Jonathan Majors (Da 5 Bloods, Lovecraft Country), Wood Harris (Creed, Blade Runner 2049), Florian Munteanu (Creed II, Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), l’esordiente sul grande schermo Mila Kent e Phylicia Rashad (Creed, Soul).
Tra i produttori figura anche Sylvester Stallone, non presente invece nel cast.
Creed III, al netto di alcuni difetti, si può considerare un buon esordio registico per Jordan. Per la prima volta senza Rocky/Sylvester Stallone (di cui, inutile negarlo, si sente la mancanza, compensata in parte da diversi richiami, evidenti soprattutto negli adrenalinici temi musicali), il film prova a camminare sulle sue gambe e tutto sommato ci riesce.
La trama è piuttosto prevedibile, tipica di questo genere di film: un ritorno dal passato, tematiche familiari (anche particolarmente commoventi), un feroce scontro finale sul ring che ha motivazioni ben più profonde di quelle che appaiono a prima vista.
Ciò che fa diventare emozionante e avvincente Creed III è indubbiamente la parte agonistica sportiva, forte di alcune trovate stilistiche originali della regia che rendono le scene di boxe sul ring (ma anche quelle degli allenamenti) molto dinamiche, ben coreografate, ricche di pathos e visivamente accattivanti, grazie anche ad inquadrature non convenzionali.
Buone le interpretazioni, in particolare quella di Jonathan Majors (da poco visto in Ant-Man and the Wasp: Quantumania) che riesce ad esprimere tutte le sfaccettature fisiche ed emotive del suo complesso personaggio.
Nell’insieme, dunque, Creed III è un film piacevole, che fa il suo dovere, garantendo un paio d’ore d’intrattenimento.
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