di Silvia Sottile
In occasione dell’uscita al cinema, il 23 marzo, di Stranizza d’amuri, primo lungometraggio da regista di Giuseppe Fiorello, parliamo del giovane interprete Manuel Bono (Paolo e i suoi angeli, Makari). Nato a Palermo nel 2006, è già un artista a 360 gradi che spazia dalla recitazione, alla musica (ambito in cui si fa chiamare Manuboh), al ballo. In Stranizza d’amuri, film dedicato a Giorgio e Antonio, i due ragazzi che si amavano uccisi a Giarre (Catania) nel 1980, Manuel interpreta il giovane bullo chiamato Sucabenzina.
Di seguito una breve intervista a Manuel Bono:
Manuel, cosa ci puoi dire del tuo ruolo
nel film di Giuseppe Fiorello?
Nel film interpreto Sucabenzina uno dei bulli del paese, e mi sono dovuto impegnare molto per creare un personaggio odioso, con una risatina fastidiosa, quanto di più distante da come invece sono io e da come mi rapporto con gli altri
Conoscevi la storia di Giorgio e Antonio uccisi a Giarre nel 1980, che ha ispirato il film “Stranizza d’amuri”?
Non conoscevo prima di questo film questo duplice omicidio avvenuto negli anni 80. L’averlo scoperto attraverso la sceneggiatura mi ha fatto riflettere su quanta cattiveria ci può essere anche in un paese dove tutti si conoscevano e magari si fidavano l’uno dell’altro, e hanno ritenuto giusto condannare a morte due ragazzi che volevano solo vivere liberamente il loro amore. Oggi fortunatamente i tempi sono cambiati, ma ancora tanta strada si dovrà fare per la piena libertà e tutela della dignità umana.
Che cos’è per te l’arte della recitazione e quando hai deciso di diventare un attore?
Recitare è sempre stato parte della mia vita, perché ho calcato il primo palco in uno spettacolo teatrale con il ruolo di protagonista a soli 10 anni. Quindi non è stata una decisione presa un giorno della mia vita, ma un percorso che mi sta portando delle esperienze bellissime, come quelle che ho vissuto in questo film “Stranizza d’amuri”.
Come concili recitazione e musica e cosa
è per te la musica?
Le due arti hanno tempi e modalità differenti che si avvicinano molto tra di loro, perché anche nella musica sono parte attiva in quanto compongo i miei testi, per cui, come nella recitazione, anche nella musica metto sempre qualcosa di me. Mi piace stare in un set così quanto mi piace stare in sala di registrazione… sono due mondi che si incontrano: la musica con i videoclip e il cinema con le colonne sonore…
Bio professionale di
Manuel Bono
Nel 2021 Manul Bono interpreta
Fabio Vincenzo Li Muli nel cortometraggio Paolo
e i suoi Angeli di Giulia Galati, dedicato al giudice Borsellino e alla sua
scorta, la cui versione teatrale da cui è tratto intitolata “Gli Angeli
di Paolo… 80 anni del Giudice Paolo Borsellino” lo aveva già visto protagonista
sul palcoscenico del Real Teatro Santa Cecilia Palermo.
Nel 2020 nella serie Rai Makari Manuel Bono ha dato vita in una scena al protagonista Saverio Lamanna, interpretato da Claudio Gioè, da bambino.
Nello stesso anno è stato
protagonista del cortometraggio “5 Modi di passare l’Estate” degli youtuber
MATT & BISE realizzato per Treedom, l’azienda fiorentina che permette a
chiunque di piantare alberi a distanza in qualunque posto del mondo.
Per Manuel Bono tutto è
cominciato sul palcoscenico. Dopo aver frequentato i Laboratori teatrali con
“Maxuel Ass. Culturale”, tra il 2016 e il 2017 è stato attore protagonista
nelle commedie teatrali “Destini Incrociati” al Teatro Savio Palermo,
“Amici senza tempo” al teatro Al Convento di Palermo, di “Ricchi per sempre” al
Teatro Sant’Eugenio di Palermo e di “Aggiungi un posto a tavola” al Teatro
Finocchiaro di Palermo. Come attore e ballerino ha preso parte allo spettacolo
“Tutti giù dal Web” di e con I Sansoni al Teatro di Verdura di Palermo.
Come ballerino, Manuel Boni si è formato alla Scuola “Dancer Broadway” diretta dal Maestro Renato Tumminia, alla Scuola “Balletto di Palermo” diretta dalla Maestra Clara Congera e alla “Energy Dance” diretta dal Maestro Enzo Paolo Turchi.
Nel 2018 ha partecipato al Programma di Rai 1 “Sabato Italiano” su coreografia di Enzo Paolo Turchi, nel 2019 alla Prima Edizione di “Tra Cinema e Doppiaggio” al Cine Teatro Rouge et Noir di Palermo, e ancor prima, a soli 8 anni, alla manifestazione “House in Theatre… from here to eternity”, spettacolo musicale a sostegno della ricerca scientifica sul cancro del pancreas. Nel 2015 ha vinto la Sesta Edizione del “Free Dance Summer Festiva”l per la categoria “Modern Solisti Junior”.
Come artista musicale Manuel Bono ha scelto lo pseudonimo di Manuboh e come tale ha scritto e pubblicato due singoli: “Sguardi” (distribuzione Altafonte) e “Big Dream” (Southside Records, produzione Berkelio, distribuzione Altafonte) che ha anche un video.
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