di Silvia Sottile
Emily racconta l’appassionante vita di una delle scrittrici più amate di tutti i tempi, Emily Brontë. La storia dell'animo ribelle dietro uno dei più amati romanzi di tutti i tempi, Cime Tempestose.
Profondamente influenzata dalla morte della madre, dai confini imposti dal padre e dalla vita familiare, dal rapporto con le sorelle Charlotte e Anne e dall’amato fratello Branwell, Emily è incessantemente alla ricerca della libertà artistica e personale. Una ricerca irrefrenabile, fervida e impetuosa che esplode nella creazione di uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi: a meno di trent’anni scrive Cime tempestose.
Diretto da Frances O’ Connor (protagonista di Mansfield Park del 1999, adattamento dell’omonimo romanzo di Jane Austen) e magistralmente interpretato dalla star della serie televisiva Sex Education Emma Mackey (nonché tra i protagonisti di Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh). Nel cast anche Fionn Whitehead, Oliver Jackson-Cohen, Amelia Gething.
Al cinema dal 15 giugno, distribuito da Bim Distribuzione.
Emily è un racconto romanzato della vita di Emily Bronte, in particolare il film si concentra su una ipotetica storia d’amore appassionata che la giovane Emily visse in gioventù e che poi la portò a scrivere il capolavoro per cui è universalmente conosciuta.
Questo stratagemma ricorda per certi versi Becoming Jane – Il ritratto di una donna contro (2007) con l’attrice premio Oscar Anne Hathaway nei panni di Jane Austen. Ma mentre in quest’ultimo caso, la storia d’amore attribuita alla giovane Jane aveva un piccolo frammento di verosimiglianza, trattandosi realmente di un giovane da lei frequentato, e avendo inoltre la stessa Austen ricevuto una proposta di matrimonio, nel caso di Emily è invece tutto totalmente inventato. Non vi è traccia, infatti, nella sua biografia di questo folle amore.
Continuando con il paragone, Becoming Jane funzionava nettamente meglio rispetto allo sbiadito Emily, sia per il carisma degli attori protagonisti (a fianco della Hathaway c’era James McAvoy, e vogliamo dimenticare il piccolo ma fondamentale ruolo di Dame Maggie Smith?), che per regia, sceneggiatura e comparto tecnico, tanto da venir ricordato come un gioiellino. Inoltre c’è un dettaglio di non poco conto che inficia ulteriormente la riuscita di Emily: è un film sulla gioventù di una famosa scrittrice... che però nel corso della pellicola non scrive mai! Tra l'altro i personaggi secondari non hanno spessore, a parte il fratello Branwell (Fionn Whitehead).
Cosa rimane, dunque? Il racconto appassionante, molto romanzato e con piglio decisamente moderno, di una tanto improbabile quanto intensa storia d’amore che ha acceso le fiamme della passione che hanno condotto Emily Bronte a scrivere Cime Tempestose.
Per quanto il ritratto sia poco fedele, salviamo l’intensa e passionale interpretazione di Emma Mackey e il fascino poetico dei paesaggi brulli della campagna inglese. Anche le intenzioni sono lodevoli, ovvero raccontare una donna dal temperamento moderno per i tempi in cui ha vissuto, sebbene il risultato non sia all'altezza delle aspettative. Ne consigliamo comunque la visione agli appassionati di period drama che potranno immergersi per un paio d'ore in un Ottocento romanzato.
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