di Silvia Sottile
Indiana Jones e il Quadrante del Destino (qui la nostra recensione), quinto capitolo dell’iconico franchise Lucasfilm di Indiana Jones, interpretato da Harrison Ford nel ruolo del leggendario eroe archeologo e diretto da James Mangold, arriverà il prossimo 28 giugno nelle sale italiane.
In occasione della presentazione al 69° Taormina Film Fest, abbiamo incontrato i protagonisti Harrison Ford, Phoebe Waller-Bridge e Mads Mikkelsen. Ecco cosa ci hanno raccontato:
Harrison Ford: “Sono molto contento di essere qui. Girare in Sicilia è stata una bellissima opportunità. Ricordo in particolare Siracusa e una meravigliosa cava [L’Orecchio di Dionisio]. Realizzare il film in così tanti luoghi diversi in giro per il mondo è stata un’esperienza bellissima che penso abbia contribuito ad innalzarne la qualità. Cosa mi ha convinto a riprendere i panni di Indiana Jones? La sceneggiatura. Era scritta benissimo. Infatti abbiamo provato poco, era scritto tutto nello script, e abbiamo iniziato subito a girare! L’aspetto maggiormente emotivo del personaggio è dovuto probabilmente al fatto che è l’ultimo film. Ci sono delle questioni da risolvere che si portano dietro un peso emotivo importante. Quarant’anni fa Indy era nel pieno delle sue energie e dell’amore per il suo lavoro. Ora è in una fase diversa della sua vita, quasi in pensione, con una serie di problemi da risolvere piuttosto importanti. È cambiato e di conseguenza, con l’età, si comporta in modo diverso che in passato. Ho ripreso i miei ruoli storici [oltre a Indiana Jones anche Han Solo della saga di Star Wars e Rick Deckard di Blade Runner] solo se ero convinto ci fosse una storia valida, in modo da ottenere un risultato pari o migliore rispetto al precedente. Noi raccontiamo storie ricche di emozioni, senza una buona storia i personaggi non funzionano. Non credo di interpretare un eroe, sono un archeologo. Gli eroi indossano tuta e mantello, invece ammiro di più le persone normali che diventano eroi in circostanze particolari, comportandosi altruisticamente e agendo in modo straordinario. Con Indiana Jones e il Quadrante del Destino volevamo chiudere un cerchio, dare la giusta conclusione alla saga e al personaggio. Chiediamo al pubblico un ultimo investimento emotivo”.
Mads Mikkelsen: “Per essere un villain di Indiana Jones, devi trovare il tuo nazista dentro… [Ride]. Non è che uno si alza la mattina con l’idea di essere il cattivo di turno. Devi comprendere la cornice di riferimento del film di Indiana Jones, che va avanti splendidamente da oltre 40 anni, il contesto, il registro da utilizzare. Quando interpreto un cattivo io cerco di renderlo sempre credibile, punto a farlo diventare l’eroe del proprio mondo”.
Phoebe Waller-Bridge: “Il rapporto tra Indy ed Helena è complesso. Il mio è un personaggio femminile diverso dal solito. Non è in mio potere decidere se ci sarà uno spin-off su di lei. Anche perché sono convinta che Indiana Jones vivrà per sempre nel modo in cui il personaggio è stato caratterizzato da Harrison Ford”.
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