di Silvia Sottile
Il Grande Lebowski, (USA, 1998) di Joel Coen, scritto da Joel Coen ed Ethan Coen, con Jeff Bridges (Jeffrey ‘The Dude’ Lebowski), John Goodman (Walter Sobchak), Steve Buscemi (Donny), Julianne Moore (Maude Lebowski), David Huddleston (Jeffrey Lebowski), John Turturro (Jesus Quintana), Philip Seymour Hoffman (Brandt), Tara Reid (Bunny). Torna in sala in versione restaurata dal 6 novembre, grazie a Cineteca di Bologna, Il Cinema Ritrovato.
Restaurato in 4K da Universal Pictures presso il laboratorio NBCUniversal Studio Post, il film vanta la fotografia di Roger Deakins.
“Il grande Jeffrey ‘Dude’ Lebowski, un
reduce di giuste battaglie. Un eroe dei nostri (altri) tempi. Molto di più:
un’icona di stile, con le sue camicie hawaiane, i bermuda, i sandali, la stazza
debordante e filosofica, la malinconica coscienza di trovarsi sempre altrove
rispetto al senso delle cose (che comunque non esiste). Beve White Russian,
gioca a bowling, ha una collezione di amici scombinati, si confonde in cose di
sesso con una maliarda rossa, figlia del miliardario che l’ha assunto perché
porti a termine un affare di riscatti (il rapimento è il congegno narrativo di
base, per i film dei Coen fino agli anni Novanta).
Lebowski è insomma un Marlowe post-hippy, cinico quanto basta a salvarsi la vita, fedele ai propri principi etici ed estetici, incline a certi sogni lisergici. Nel loro film più divertente e rilassante, i Coen compongono con delicatezza l’elegia d’una marginalità di gran classe. In fondo, dopo di lui abbiamo guardato con più rispetto i nostri vecchi tappeti kilim: perché se Dude Lebowski ha detto che "danno un tono all’ambiente", bisogna pur credergli”. – Paola Cristalli
Qui il trailer:
Nessun commento:
Posta un commento