di Sivia Sottile
Dall'acclamato regista Alexander Payne, The Holdovers – Lezioni di vita racconta la storia di uno scontroso professore, Paul Hunham (Paul Giamatti), di una scuola privata del New England, che rimane nel campus durante le vacanze di Natale per sorvegliare gli studenti che non possono tornare a casa. Alla fine stringe un improbabile legame con uno di loro, un ragazzo strambo e problematico (l'attore emergente Dominic Sessa), e con la cuoca della scuola, il cui figlio risulta di recente disperso in Vietnam (Da'Vine Joy Randolph).
Dal 18 gennaio al cinema, distribuito da Universal Pictures.
Meritatamente tra i principali protagonisti della stagione dei premi in corso, The Holdovers – Lezioni di vita è un caldo film invernale, ambientato nel 1970. E degli anni ’70 riprende fortemente le atmosfere, alcuni aspetti narrativi e il comparto visivo: non solo i costumi e le scenografie impeccabili, ma soprattutto la fotografia che, con i colori e la grana un po’ rétro, ci immerge immediatamente in quell’epoca creando un affetto ‘antico’ che sembra assolutamente vivo e reale, anche grazie al perfetto accompagnamento musicale.
Il racconto si svolge in un campus durante le vacanze natalizie, viene dunque subito naturale chiedersi come mai la distribuzione italiana non abbia colto l’occasione per regalare al pubblico questa deliziosa pellicola durante le festività appena trascorse.
The Holdovers – Lezioni di vita è una commedia dolceamara, permeata di una forte ironia caustica, un’atmosfera nostalgica, a tratti malinconica, che avvolge lo spettatore come una calda coperta davanti al camino. Un film delicato e intelligente sull'importanza dei rapporti umani, un film scritto e diretto magistralmente in cui si ride di cuore e ci si commuove profondamente. Un racconto agrodolce, toccante, divertente, a tratti spassoso, che emoziona senza cadere nel sentimentalismo, sorretto da tre interpretazioni magistrali: i Golden Globes e i Critics Chioce Awards attoriali appena vinti dagli straordinari Paul Giamatti e Da'Vine Joy Randolph (entrambi in pole position per gli Oscar, rispettivamente come Miglior attore protagonista e Migliore attrice non protagonista) non sono certo un caso; a loro si aggiunge il giovane Dominic Sessa, già più che una promessa.
Per certi versi The Holdovers – Lezioni di vita ricorda il capolavoro di Peter Weir L’attimo fuggente con il compianto Robin Williams, ovviamente con le dovute differenze. Non soltanto per via del carattere scorbutico del Professor Hunham, decisamente respingente, totalmente diverso dal poetico Professor Keating di Dead Poets Society, ma anche per il taglio ironico che Payne dà alla pellicola – con l’aggiunta di quel piacevole tocco dolceamaro che entra dentro – perfetto per le caratteristiche recitative di Giamatti.
The Holdovers – Lezioni di vita è un film che scalda il cuore e ti lascia con la piacevole sensazione di aver visto qualcosa d’altri tempi di cui avevi assolutamente bisogno per sentirti meglio.
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