di Valerio Brandi
Siamo nel 1963, e il trentaquattrenne Jack “Fritz” Von Erich (Holt McCallany) ha grandi ambizioni per quel che riguarda la sua carriera nel mondo del Wrestling. Con il suo personaggio da cattivo Nazista e la sua mossa speciale, l’artiglio di ferro (in originale The Iron Claw) punta a conquistare la cintura più ambita, non solo per garantire stabilità alla sua già numerosa famiglia ma anche e soprattutto per la gloria e l’orgoglio personale.
Un desiderio che non si è poi mai avverato, ma questo
non significa che non possa riuscirci in altro modo: sono passati un po’ di
anni dal suo ritiro agonistico mentre i suoi figli cominciano a diventare
grandi e forti, e pronti a salire sul ring. Il suo preferito, Kevin (Zac Efron),
sembra appunto il più promettente: riuscirà a soddisfare le ambizioni del
padre, magari togliendo la cintura all’indiscussa stella mondiale del
Wrestling, “The Nature Boy” Ric Flair?
The Warrior – The Iron Claw è il terzo
lungometraggio per Sean Dunkin, nuovamente incentrato su un dramma familiare, solo
che al contrario di La fuga di Martha
e The Nest – L'inganno, questa volta
la storia è completamente vera.
Una reale tragedia shakespeariana già preannunciata nella prima parte del film, perché quando Kevin comincia a conoscere la sua futura moglie Pam (Lily James), le racconta che la sua famiglia sembra essere colpita da una sorta di maledizione, dovuta forse al cambio di cognome per essere popolari nel mondo del Wrestling. Il caso (o la sfortuna, se preferite) può essere malevolo ma spesso e volentieri tali tragedie hanno anche un colpevole umano, in questo caso il padre.
Fritz Von Erich rappresenta tutto ciò che un padre
non dovrebbe essere, non solo per i suoi atteggiamenti (nel migliore dei casi)
intimidatori, ma anche per aver obbligato i suoi figli (anche coloro che non
erano portati o desiderosi di farlo, come Mike) a praticare Wrestling solamente
per sperare di vedere realizzati di riflesso i propri sogni infranti, arrivando
addirittura a fare una classifica di preferenze dei suoi discendenti.
The Warrior – The Iron Claw è dunque
un lungometraggio biografico molto formativo perché condanna in maniera
inequivocabile ed intelligente i problemi derivanti da una famiglia veramente
patriarcale (che tra l’altro professava senza problemi sia il culto cristiano
che quello delle armi) e che allo stesso tempo ci dimostra che la catena, o
meglio l’artiglio di ferro, può essere spezzato in favore di una concezione più
umana e benevola della vita.
Una narrazione sublime (a cui si può solo rimproverare l’ingiusta assenza di
Chris Von Erich, il fratello più piccolo di Kevin), tassello di una produzione
esemplare, a partire dalla scelta degli attori.
Non solo Zac Efron, ma anche Jeremy Allen White (premiato
con il Golden Globe per la serie The Bear),
Harris Dickinson, Stanley Simons e Holt McCallany assomigliano tantissimo ai
loro corrispettivi Von Erich, così come è stato perfetto, sia dal punto di
vista estetico che da quello interpretativo, Aaron Dean Eisenberg nei panni di
Ric Flair, forse il più importante lottatore di Wrestling della storia insieme
ad Hulk Hogan (quest’ultimo citato con immagini d’archivio).
Ulteriore e non meno importante elemento che ha garantito la buona riuscita di The Warrior – The Iron Claw è sicuramente
la regia agonistica, con la riproduzione di veri e propri incontri di fronte a
un pubblico dal vivo, il tutto realizzato alla perfezione grazie anche al
contributo di una vera stella del Wrestling ancora in attività come Chavo
Guerrero jr. (nipote dell’indimenticato Eddie) che, oltre a recitare nel ruolo di
un altro lottatore realmente esistente come Edward "Ed" George Farhat
(alias The Sheik), è stato appunto consulente per le scene di combattimento e
stunt wrestling coordinator, in modo da rendere questo nuovo film di Sean
Durkin non solo un sincero racconto di storia statunitense ma anche un tuffo
nel passato per molti appassionati di Wrestling, come ad esempio quelli italiani che lo
hanno conosciuto attraverso le trasmissioni su Italia Uno, accompagnate dalle
simpaticissime telecronache di Giacomo Ciccio Valenti e Christian Recalcati.
Chiudiamo quindi parlando del nostro Paese: The Warrior – The Iron Claw è potente anche nella versione italiana, diretta da Simone D’Andrea, con i dialoghi di Linda Barani, l’assistenza di Sabina Montanarella, Luca Massone come fonico di doppiaggio e Mauro Lopez come fonico di mix, e un cast artistico di assoluto valore, perché presso il “ring” della CD Cinedubbing sono scesi in campo grandi doppiatori come Andrea Mete (Kevin von Erich), Davide Perino (Kenny Von Erich), Manuel Meli (David Von Erich), Riccardo Suarez (Mike Von Erich), Alberto Angrisano (Fritz Von Erich), Giò Giò Rapattoni (Doris Von Erich), Gaia Bolognesi (Pam Adkisson), Giorgio Borghetti (Ric Flair) e Massimo De Ambrosis (il giornalista Bill Mercer).
Prodotto da A24, BBC Films, Access Entertainment e House Productions e distribuito da Eagle Pictures, The Warrior – The Iron Claw sarà al cinema dal 1° febbraio.
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