di Valerio Brandi
Succede spesso (almeno nei film) che due giovani si incontrino per caso, anche in circostanze un po’ imbarazzanti, ma finiscano ugualmente per piacersi, andando subito a letto insieme. È l’inizio della storia tra Bea (Sydney Sweeney) e Ben (Glen Powell), che però sembra già finire la mattina successiva, per via di atteggiamenti sbagliati da parte di entrambi. Ma appunto, ‘sembra’ finita, perché il destino ha in serbo tutt’altro per questi due ragazzi.
Infatti Ben, quel giorno, non aveva proprio idea che Claudia (Alexandra Shipp), sorella del suo migliore amico Pete (GaTa) stesse per sposarsi con Halle (Hadley Robinson), sorella di Bea. I due si ritrovano dunque invitati al matrimonio delle due ragazze: riusciranno a mettere in pausa i loro dissapori o finiranno per rovinare lo sposalizio a forza di litigate?
Tutti
tranne te è la nuova commedia sentimentale molto piccante di
Will Gluck, regista già famoso per aver affrontato questo genere non solo con Amici di letto (2011) ma anche con Fired Up! – Ragazzi pon pon (2009)
ed Easy Girl (2010).
Un argomento che, se scritto e diretto bene, provoca sincera ilarità. Se poi ci
si aggiunge l’ambientazione matrimoniale, che nel cinema statunitense ma anche
in quello francese (C'est la vie –
Prendila come viene) ed italiano (Il
grande giorno) è spesso e volentieri sinonimo di spassosi imprevisti, ecco
che Tutti tranne te è una nuova
commedia a stelle strisce da non perdere, non solo per il lato comico della
pellicola.
La scelta di ambientare il matrimonio in Australia è risultata anch’essa fin da subito vincente, perché questo Paese è affascinante per milioni di persone, sia per la sua flora e fauna ma anche per la modernità delle sue metropoli. Insomma, un viaggio che per via della distanza rispetto agli altri continenti è spesso e volentieri uno dei sogni della vita. Inoltre i due protagonisti sono un biglietto da visita più che accattivante, perché Glen Powell e Sydney Sweeney sono due degli attori più belli – esteticamente parlando – della loro generazione.
Un bello spettacolo per gli occhi assolutamente paritario, perché entrambi mostrano senza problemi le loro nudità sul grande schermo (al pari di altri personaggi come quelli interpretati da Charlee Fraser e Joe Davidson), rendendo dunque Tutti tranne te una commedia sicuramente più indicata per il pubblico adulto ma anche un prodotto che non ha paura delle polemiche dei sostenitori del politicamente corretto.
Protagonisti affascinanti ma anche impacciati ed
imbranati, altro punto a favore di questa pellicola, che ribalta qualche
classico archetipo delle commedie statunitensi, riprendendone al tempo stesso
degli altri comuni, come quello dei genitori invadenti o sopra le righe, con
Bryan Brown che ricorda molto Dustin Hoffman in Mi presenti i tuoi?.
Non solo spassose risate: in Tutti tranne
te c’è anche spazio per i buoni insegnamenti, quelli utili a trovare la
propria strada e scegliere la persona giusta, una bella storia che funziona
adeguatamente anche nella versione italiana, diretta da Laura Boccanera: i
dialoghi sono di Rossella Acerbo (che sceglie saggiamente gli adattamenti
storici italiani per le tante citazioni di cultura pop che il film nomina
spesso e volentieri) e le voci di Davide Perino (Ben), Letizia Ciampa (Bea),
Emanuele Ruzza (Pete), Lucrezia Marricchi (Halle), Giulia Franceschetti
(Claudia), Massimo De Ambrosis (Leo), Roberta Pellini (Innie), Martina
Felli (Margaret), Luca Mannocci (Beau), Stefano De Sando (Roger),
Paola Majano (Carol) e Manuel Meli (Jonathan).
Prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures, Tutti tranne te sarà al cinema dal 25 gennaio.
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