mercoledì 21 febbraio 2024

"Night Swim" - Tutto quello di cui avete paura è sotto la superficie

 di Aida Picone


Il 22 febbraio arriva nelle sale italiane un nuovo film horror prodotto da James Wan e Jason Blum, scritto e diretto da Bryce McGuire e distribuito da Universal Pictures: Night Swim. L’idrofobia, quindi, è dietro l’angolo per chiunque si appresti a passare una notte al cinema.

I Waller, dopo l’ennesimo trasferimento, stanno cercando una nuova struttura abitativa che possa accogliere le loro esigenze. Questo nucleo familiare non ha passato molti tempi felici e vorrebbe poter metter radici in un quartiere residenziale per poter dimenticare il passato e ricominciare a vivere. Ray Waller (Wyatt Russell) è un ex giocatore di baseball della Major League a cui è stata diagnosticata la sclerosi multipla, malattia che lo ha costretto a ritirarsi troppo presto. Infranti i sogni di gloria, lui e la moglie Eve (la candidata all'Oscar Kerry Condon, Gli Spiriti dell'Isola), con i figli Izzy ed Elliot (Amélie Hoeferle e Gavin Warren) comprano questa nuova casa che – come da prassi nelle trame degli horror – nasconde un segreto.

La famiglia è stata attratta dalla presenza di una piscina: essa permetterebbe loro di poter eseguire alcune delle terapie di cui Ray necessita, così come di poter stringere dei legami col vicinato. Le feste a bordo piscina e le nuotate serali, però, ben presto si trasformano in veri e propri incubi ad occhi aperti. Uno spirito sembra infestare quelle acque e delle strane presenze si manifestano davanti agli occhi increduli dei quattro nuovi inquilini. Ricerche un po’ più approfondite faranno emergere degli strani eventi legati a quel luogo: numerose sparizioni si sono registrate nel corso del tempo tra i diversi proprietari che hanno dimorato in quel luogo. 

 


 

Per quanto questa pellicola voglia cercare di puntare sull’horror, dobbiamo ammettere che è più accostabile al genere thriller. Per certi versi, un po’ come molti dei soggetti dei libri di Stephen King, autore in grado di rendere posseduta persino un’auto. In questo caso, le acque della piscina di casa Waller provengono da una fonte naturale. Luogo su cui sorgono praticamente tutte le case del vicinato ma le cui conseguenze ricadono solo sulla loro rete idrica.

Leggenda vuole che quella sorgente fosse il luogo prescelto per lo stanziamento di un demone: Temagami che, come una sorta di Jihn, esaudisce i desideri a caro prezzo. Infatti, i sogni più profondi e reconditi posseduti dal soggetto debole del nucleo familiare diventano la fonte da cui il male attinge il suo potere. Una pia illusione, costituita da un repentino miglioramento della salute, nasconde un sacrificio da dover pagare. Motivo per cui, nel corso degli anni, sono state registrate così tante scomparse intorno a questa piscina. Un individuo acquisisce la piena salute, l’altro la perde. Un semplice baratto che viene stipulato tra chi esprime il desiderio e chi è pronto a compierlo, ovvero chi infesta quelle acque.

L’idea che muove la narrazione, quindi, è per lo più interessante. Trasformare il pozzo dei desideri in una sorta di incubo può essere davvero la base per un buon horror, ma le cose in questo film prendono invece una piega un po’ ridicola, finendo col rompere tutto il climax di tensione che si era cercato di costruire. È sempre intrigante notare il sadismo dei demoni che, prima di entrare realmente in azione, si divertono a spaventare la famiglia e a giocare “al gatto col topo”. Resta pur vero che se le cose si esaurissero in fretta, non avremmo altro che il prologo con cui proprio Night Swim si apre. Possiamo, quindi, definire stimolante la costruzione della leggenda posta alla base della pellicola; peccato che poi le premesse non vengano mantenute nella sua realizzazione. 

 


 

Il cast riesce ad essere funzionale alla storia. Gli amanti del genere possono aver apprezzato la recitazione di Wyatt Russell in opere come Black Mirror, del resto è un figlio d’arte e la recitazione si respira a pieni polmoni nella sua famiglia. Allo stesso modo riteniamo interessante l’interpretazione portata in scena dai due ragazzi, nei panni dei figli che risultano credibili nel loro terrore. Va comunque detto che sono stati bravissimi anche nel restituire al pubblico la tipica stupidità dei protagonisti degli horror, per cui lo spettatore sarà come sempre spinto a chiedersi il perché delle loro azioni.

Una nota a margine va fatta sulla ‘personificazione’ del demone perché, in un certo senso, ricorda quasi uno dei pesci che abita i fondali marini. È come se le sue sembianze riportassero alla mente i predatori dai denti aguzzi che vivono nell’oscurità.

Quindi, nonostante l’interessante lore posta alla base di questa pellicola, si rischia di non riuscire a trattenere le risate in alcuni momenti narrativi. Al di là di qualche jumpscare, sentire in sottofondo come mantra il nome del demone ha contribuito a rendere divertente l’intera messa in scena. Non aspettatevi dunque un film che sia in grado di puntare sull’orrore, quanto più un thriller con un demone intento a far scomparire i poveri malcapitati pegni umani. 

 


 

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